Per me è pessima. Primo perchè l'occupazione e l'economia ne risente, poi perchè edilizia non vuol dire per forza costruire il nuova ma vuol dire anche recuperare il nostro immenso patrimonio immobiliare: ridar vita a vecchi borghi, recuperare ville, castelli, ecc. Mica c'è bisogno necessariamente di costruire ex novo. Ma poi diciamo anche una cosa: chi ha accumulato immobili o lo ha fatto attraverso eredità che sono pesantemente tassate (e chi li ha lasciati in eredità a sua volta aveva già pagato tasse per costruirli/acquistarli, sul lavoro, ecc) oppure li ha acquistati coi risparmi del lavoro che come sapiamo in Italia è ipertassato. Quindi è gente che già ha pagato salato il conto allo Stato, perchè chiedere sacrifici ulteriori a chi ha sempre pagato? E' come dire che chi più ha più paghi: ma se io per l'erario ho molto vuol dire che la mia posizione è già nota, ergo io sto già pagando salato e da tempo. Se teniamo alla coesione sociale, andiamo a cercare i soldi dove sappiamo essere. Esempi? Legalizziamo la prostituzione. Oppure la malavita organizzata: un nuovo Prefetto Mori che vada e sradichi il sistema con metodi anche impopolari e illegali. Se serve usare una moglie o un figlio come ostaggio o ricorrere alla tortura a me va bene, ma è ora di farla finita. E a chi sta arricciando il naso leggendo queste righe vorrei ricordare che la stragrande maggioranza di persone perbene e che si fa il cu.lo al lavoro e in famiglia la pensa come me. E' sentire comune, credo che in una eventuale raccolta di firme ci sarebbe un successone nell'Italia che tira la carretta tutti i giorni nonostante tutto.
Ma vi siete beccati Scilipoti? in aula con il lutto al braccio -.-'''''''' E' un gioco per loro..una carnevalata
E tra l'altro è dove credo ci sia da guadagnare di più perchè in genere sono lavori complicati e di pregio. Da noi per fortuna, ma anche in Romagne, Umbria, Marche è così cioè la gente non necessariamente abbondona il borgo per una nuova lottizzazione. Sono state le grandi città la rovina. Che poi funziona meglio un borgo del '500 che una città nuova degli anni '60 il che è tutto dire.
Sul grassetto ho molti dubbi a riguardo: chi li paga i sacrifici? Devi pensare che c'è un ceto più basso di chi ha le case -per erdita o meno- e di chi ha uno stipendio degno di esser chiamato tale. Tu non la vuoi pagare perché già paghi: bene, tutti pagano! Quindi ripeto la domanda: chi li paga i sacrifici? Sempre i dipendenti pubblici che hanno lo stipendio bloccato da anni -e lo avranno ancora- e che ormai sono considerati loro i veri privilegiati, quando non lo sono? Sulle ultime righe proprio non sono d'accordo: la stragrande maggioranza di persone per bene e che si fa il cu*o non ha rendite finanziarie e nemmeno da locazione, non ha case sparse per l'Italia, non pensa che il rimedio sia legalizzare l'illegalità. Sempre la solita storia comunque: meglio esser ricchi e non sentire la crisi nel breve periodo ma nel lungo poi piangere, o fare sacrifici oggi nel breve periodo per stare bene -tutti- nel lungo periodo? Ormai la solfa è: te ne frega degli Italiani? Sì, allora sei disposto a sacrificarti per primo; No, allora te ne freghi, pensi a scaricare il barile sugli altri e poi dici che è colpa degli altri. Un po' di coesione nazionale, che manca da sempre, in casi di crisi e sacrifici, secondo me dev'essere la regola. Viceversa, se il primo pensiero al mattimo e l'ultimo alla sera sono la conservazione della ricchezza e l'avidità allora beh, a parer mio, non andremo molto lontano. Per la restante parte sono d'accordo anch'io!
Ci sono un sacco di sprechi tra municipalizzate, ASL, motorizzazione, pubblica amministrazione in generale. E' li che vanno cercati i soldi. La prostituzione se la legalizzi rende, altrimenti continui a fare il bigotto ma le maiale esistono lo stesso solo che non rendono.
Se vedi come è ridotta la mia Liguria in questi giorni, ti viene voglia di prendere a calci nei denti costruttori e chi concede concessioni. Il bello è che sono tutti miliardari, che paghino loro i danni per il dissesto del territorio, altro che aumentare la banzina ancora una volta come fatto dal governo uscente.
Mica è colpa mia se al nord dove c'è la più grossa concentrazione di ricchezza latita il gusto e il concetto di qualità della vita.
Già, e neanche mia. Ma del resto l'edilizia guarda la' (qui).... e la' (qui) da ristrutturare c'è ben poco se non q alche cascinale e un paio di centri storici microscopici. Per il resto c'è la brianza da riempire di quartieri mostruosi...che è quello che a loro interessa.
Ora si dice che la Germania stia cercando di creare un Fondo per gli stati in crisi....commissariandoli. Una sorta di risollevamento economico in cambio della perdita di sovranità. Mah...non credo di essere tanto contrario a duna cosa del genere
Oddio, un compromesso non farebbe male, poi bisogna ragionare sui varti contesti, a livello di paese dove vivo io, credo che il 70% di chi cerca una casa voglia qualcosa di nuovo o recente, dato che la maggior parte sonoi case di cortile o cose simili. E' preferibile una struttura nuova piuttosto che spendere denaro in una casa di cortile a "cubotto"! L'unica cosa che fa storcere il naso è il costo di un immobile che al giorno d'oggi ti impegna per 30 anni con cifre faraonico che per il mio modo di vedere rispecchia poco il vero valore.
La regola che imporrei è: costruisci nuovo solo su terreno dove c'è già costruito, quindi demolisci e ritiri su come piace a te. Basta ricoprire nuovo terreno di cemento.
Soprattutto sui litorali o sui crinali delle montagne /emoticons/sad@2x.png 2x" width="20" height="20"> PS_il bello è che regole in merito ci sono già ma....ciaaaao...
Meno che al centro-sud...parlando di middle-north...cioè dove si produce. (sulle alpi è diverso...ci son solo borghi e paesini ma anche lì, non è che l'economia sia quella della brianza) Esempio...Milano e Brescia...hanno u ncentro storico e una campagna fatta di poderi....ma come città sono per il 70% quartieri novecenteschi. Intere zone nate attorno alle fabbriche come case popolari, e ampliate decennio dopo decennio. Senza contare che molto del ristrutturabile è già stato ristrutturato! La bassa Bresciana e Bergamasca è piena di residence o gruppi di villette sorti dai vecchi cascinali. In tutta la lombardia ci sarà roba ristrutturabile nella stessa quantità di quella che c'è in una singola città del centro-sud.
Il problema di base è che costa meno comprare oggi un terreno agricolo, entrare come assessore in comune, modificare il piano regolatore trasformare il terreno agricolo in terreno residenziale e costruire piuttosto che pagare lo smaltimento delle macerie di una casa esistente.