Ho ancora negli occhi la finale di Wembley e quella magnifica interpretazione di calcio corale offerta dal Barcellona. Penso possa essere interessante aprire un "angolo della tattica" in cui si analizzino i vari sistemi di gioco, esercizio nel quale, mi sembra, non si cimenta quasi più nessuno né alla radio né alla tv. Iniziamo dalla squadra più forte del mondo.
Barcellona: i marziani Qualcuno dice la squadra più forte di tutti i tempi. Impossibile fare una classifica. Però è sicuramente una fortuna vivere in questo periodo per poter ammirare le giocate dei ragazzi di Pep Guardiola. Tatticamente il Barca è un miracolo, un unicum senza precedenti e probabilmente un sistema non replicabile. E' l'unica squadra al mondo che gioca senza centravanti! I tre attaccanti titolari (Pedro, Villa e Messi) fanno gran movimento senza che nessuno di loro occupi stabilmente la posizione di centrale d'attacco. Questa impostazione ha importanti ripercussioni su tutta la squadra e non dà riferimenti alle difese avversarie. Non allungando il gioco fa sì che i reparti siano sempre molto corti e ci si trovi in ogni zona del campo in superiorità numerica. Inoltre permette alle punte di non trovarsi mai spalle alla porta. E' un sistema difficile da attuare per fare il quale Guardiola ha dovuto attuare altri accorgimenti: un esasperato possesso palla fatto di passaggi brevi. I centrocampisti giocano una quantità infinita di palloni; Xavi e Inesta che si alternano nel ruolo di centrale sovente più di cento a partita. Giocano sotto ritmo contraddicendo una delle tendenze del calcio moderno che vuole velocità e profondità. Il ritmo lento però è fondamentale per la precisione dei passaggi. Ritmo lento significa anche consentire agli avversari di schierarsi. Come superare questo problema? Nel modo più semplice possibile, con vecchi insegnamenti che oggi sembrano dimenticati nelle nostre scuole calcio: due tocchi e triangolazioni, tanto movimento senza palla e poco movimento con la palla . Il centrocampista scarica e occupa lo spazio libero per riceverla di nuovo e di solito ha sempre più di un compagno libero. E' un fondamentale in cui tutti si cimentano con successo e che dà a tutti la convinzione dei propri mezzi perché meno sbagli e più aumenta la tua autostima. Autostima talmente grande che non è infrequente vedere i giocatori rinunciare al contropiede, tanto sono convinti di poter arrivare alla porta comunque e in condizioni migliori. Altrettanto interessante la fase di non possesso. Il pressing è feroce, pur a zona i giocatori prendono posizioni uno contro uno impedendo all'avversario di giocare in tranquillità. Il pressing si spinge fino all'area avversaria e la palla viene riconquistata nella tre quarti. La difesa è a 4 con i terzini abbastanza bloccati. Il Barca è un'orchestra e non può permettersi di lasciare zone del campo sguarnite. Non ho ancora scritto niente su Messi. E' l'unico a cui è consentito di partire palla al piede, ma quando si ha quel piede.... [video=youtube;hokq-7olthE]http://www.youtube.com/watch?v=hokq-7olthE
Bello, Costa. Ma o ti doti di lavagnetta o non si capisce 'na mazza /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Costa, ormai dovresti saperlo che io credo solo nella BIZONA... Scherzi a parte, magnifico 3d (come al solito), che seguirò volentieri.
Ma il titolo è generico? Mica si rifà allo schema del Barca? Anche se Messi spesso va a prendere palla talmente dietro che fa il quarto centrocampista... Il 4-3-3 del Barca è atipico...l'attaccante centrale esce spesso a scambiare, tirando fuori gli avversari...gli attaccanti laterali si infilano con una regolarità impressionante, aiutati anche dal fatto che la padronanza di palleggio dei centrocampisti permette di costruire le proprie lunghe, lente ed avvolgenti manovre di gioco a ridosso dell'area di rigore avversaria.
Non è un 3d sul Barca. Prossimamente analizzeremo altre squadre /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> @emidio_ anche io sono per la bizona
Credo che il Barcellona sia appunto un'anomalia. Oltre a giocare senza centravanti puro, sono costantemente orientati al "due tocchi". Per farlo serve molto dinamismo (e i brevilinei sono per antonomasia i più portati), molta umiltà e quindi incessanti movimenti senza palla. Se avete notato, soprattutto nelle palle scoperte, sono sempre in vantaggio sugli avversari ed hanno costantemente due soluzioni a disposizione, senza dover ricorrere al lancio lungo. Finora uno dei limiti pareva essere il tiro dal limite, ma Villa e Messi hanno sfatato anche questo mito. Il centrocampo non ha un incontrista puro, Iniesta e Xabi sono costruttori di gioco e l'unica protezione alla difesa la offrono Mascherano e Busques (quest'ultimo il meno dotato IMHO). E' come vedere un'orchestra sinfonica diretta da Riccardo Muti. /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> In Italia si favorisce la tattica, nel Barcellona la tecnica...su chi abbia ragione, non credo ci siano dubbi.
è anche una questione di mentalità, nella "cantera" del Barça sin dai pulcini insegnano a giocare coi due tocchi e fare del possesso palla un'arma fondamentale; si "inculca" sin da piccoli l'importanza nell'essere padroni del gioco prediligendo chiaramente molto di piu' la tecnica anzichè la tattica (come invece accade da noi); non è un caso che nell'attuale formazione di Guardiola ci siano parecchi giocatori provenienti dalla cantera
molto interessante questo topic... anche se il 442 di delneriana memoria è un pò troppo ehm old per il calcio di oggi /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> ritengo il 4231 una piacevole sorpresa, anche se pecca di sostanza davanti, in quanto con una sola punta, le ali e il trequartista devono tendenzialmente buttarsi dentro... però la chiave di volta della tattica penso risieda in due concetti, che nascono dal buon senso: -non esiste una tattica perfetta, ma dipende dal contesto -qualsiasi tattica ha lati positivi e lati negativi
Ergo, se c'hai degli scarponi, non c'è tattica che tenga. Se c'hai dei campioni, la tattica serve maggiormente ai tuoi avversari
ho già detto di là che anche il napoli, quest'anno, ha giocato senza centravanti /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> nessuno dei tre attaccanti titolari, lavezzi, cavani e hamsik (che proprio attaccante non è) occupa la posizione di centravanti nel senso vero e proprio, ma si muovono e svariano tantissimo su tutto il fronte d'attacco (non è raro vedere cavani addirittura difendere, prendendo posizione addirittura più arretarata di lavezzi) come dicevi tu, questo gioco, decisamente dispendioso, non dà punti di riferimento e permette di avere superiorità in diverse zone del campo.......se poi ciò viene accompagnato da una ottima condizione atletica che permette ai centrocampisti di pressare oltre la linea di metà campo e alle due "ali" (maggio e dossena) di spingere in maniera decisa, ecco che viene sviluppato un calcio spettacolare (come il napoli ha fatto quest'anno /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />), talvolta ingiustamente paragonato (in alcune fasi) a quello del barcellona /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> certo che se quest'ultima (parlo del Barcellona), oltre ad essere schierata in maniera quasi perfetta, si ritrova con 2 calciatori a centrocampo (xavi e iniesta) che sono i migliori in ASSOLUTO nel proprio ruolo, ecco che nasce una macchina da "guerra" perfetta!! N.B. ritengo che per le "fortune" del Barcellona odierno siano di gran lunga più importanti Xavi e Iniesta (per me il più forte giocatore della passata stagione, tatticamente perfetto, con un gran tiro, gran dribbling e gran contarsto), piuttosto che Messi, che comunque è, nella totalità delle sue giocate, il giocatore più forte al mondo.... insomma, sono (quasi) convinto che il Barcellona senza Messi continuerebbe a vincere in lungo e in largo.......non sono convinto che il Barcellona senza Xavi e Iniesta rimanga la squadra tritatuto che oggi amiamo osservare /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
a parte il modulo a farfalla (perdonatemi la citazione), il 4-3-3 del Barcellona è sicuramente un esempio. il problema italiano, però, è che noi abbiamo il mito di Trapattoni, di Bergomi, di Cannavaro. Siamo una nazione calcisticamente difensivista. basti pensare che l'idolo delle folle degli ultimi anni è diventato Gattuso, che è l'antitesi del calcio alla Barça. l'antidoto, come diceva qualcuno, è tornare ai fondamentali: passaggi precisi, palla a terra e movimento senza palla. non credo ci sia alternativa. mi unisco al napoletano actarus, per quanto riguarda il Napoli. Mazzarri ha inventato un sistema molto efficiente, che ha valorizzato giocatori come Pazienza, Grava (quest'anno molto sfortunato) e Yebda, oggettivamente solo mediocri, puntando molto sulla forma fisica, sulla corsa, sugli inserimenti senza palla e sulla rotazione degli attaccanti.