ho notato alcune persone in moto in questi giorni che, nonostante il caldo non rinunciano all intelligenza attraverso varie forme di sicurezza preventiva. Sono adulti (uomini e donne) con moto svariate, dalle piu potenti stradali agli scooter, che indossano protezioni per la colonna vertebrale. Di accesori a tutela della sicurezza ce ne sono molti, e l'educazione stradale è importante al fine di preservare la salute delle persone. Ho notato in alcuni casi protezioni elastiche per ginocchi e gomiti. Notare queste cose fa piacere. Nel senso che pur andando in giro senza una tuta (esagerata per la citta), ci sono persone non sciocche o superficiali che badano all'importanza di alcuni accessori. Aggiungo solamente che, rispetto a protezioni per gomiti e ginocchi, o giubbotti anti abrasivi in casi accidentali, forse il proteggicolonna per la sua delicata importanza potrebbe divenire obbligatorio (ovviamente imho).:wink:
Mi spiace che questo post non abbia avuto l'attenzione che merita. Parlare di sicurezza fa sempre bene. Oltre a quella attiva (paracolonna, ginocchiere e gomitiere e soprattutto tanta prudenza) bisognerebbe far qualcosa anche per la sicurezza passiva, ossia i guard-rail "rompi schiena", pali segnaletici messi lì senza alcuna protezione nel caso di scivolata sono vere e proprie armi micidiali. Non capisco perchè l'automobilista, già protetto di suo in quanto racchiuso in un guscio di acciaio è sottoposto a studi continui per evitargli (evitarci) incidenti e il motociclista invece debba essere considerato un pò come figlio di un dio minore.... Nelle curve è sufficiente porre a due dita da terra una fascia di gomma-plastica per evitare che chi scivola finisca la propria corsa su quei tanti paletti verticali che sostengono il guard-rail perchè nel caso sia la schiena ad avere l'impatto senza dubbio riceverà dei danni pesanti.
Da automobilista (BMW X3) oltre che motociclista (R1150R), ho notato un atteggiamento sbagliato che fa del primo un attentatore dei motard e i secondi vittime indifese. Non è così. Tanti automobilisti NON motociclisti considerano una moto in arrivo alla stregua di un'auto, ma una moto ha degli spunti di accelerazione da formula 1 e quindi non meravigliamoci quando ad uno stop un'auto all'improvviso riparte e ci sbarra la strada. Quell'automobilista ha "semplicemente" (tra virgolette) calcolato male l'arrivo delle due ruote. Pertanto cerchiamo di fare attenzione a quelle auto che in qualche incrocio, casomai da ferme, improvvisamente ripartono e ci si parano innanzi.
Per esperienza personale (frontale con auto che aveva invaso la mia corsia) i danni maggiori li ho avuti dove avevo abbigliamento normale, gambe e piedi, per fortuna niente di rotto, ma diversi segni che sono rimasti, mentre l'impatto principale l'ho avuto con la spalla destra e la schiena e grazie alle protezioni non mi sono fatto nulla. Cerchiamo, finché possibile di indossare sempre abbigliamento tecnico, anche con temperature elevate, le infradito lasciamole agli scuteristi.