cerchiamo di parlare in parole chiare... so il significato,ma sfido a smentire quello che ho scritto io. come ricorderai faceva effetto vedere la lista dei condannati in parlamento,ma anche in quel caso il sovversivo Grillo non poté inserire Silvio:wink: non condannato=innocente...
siam qua a dire che le due cose dovrebbero esser più colluse. i processi vengon tirati in lungo cent' anni per oltrepassare la soglia di prescrizione..che valore hanno, allo stato attuale?
E che lui abbia accorciato i tempi di prescrizione non vuol dire nulla? che si faccia leggi su leggi per perdere tempo e arrivare alla prescrizione non conta nulla? processi servono a quello e il voto serve per decidere che qualcuno non faccia piū le leggi a suo uso e consumo. a meno che qualcuno non voglia un delinquente a governare...allora si va alla guerra civile...
Altro errore di fondo. Leggo sempre più spesso che i processi arriverebbero alla soglia della prescrizione per merito di avvocati abili e senza scrupoli, che obbligherebbero i poveri giudici a rinvii infiniti. E' una boiata che fa ombra al sole, tanto è grande. I processi vanno in lungo perchè il sistema giudiziario non permette trattazioni rapide delle cause, vuoi per inefficienze sistematiche, vuoi per menefreghismo dei magistrati. Ti posso garantire che i giudici non sono obbligati a rinviare nulla e che, spesso, lo fanno perchè hanno il ruolo strapieno, oppure anche perchè sono al mare...:wink:
si..con gli scudi stile lodo alfano alleggerisce il carico di lavoro ai tribunali di parecchi punti percentuali ma cio' nn vuol dire cose fatte bene e prima..cio' vuol dire più furbi in libertà (di governare, tra l'altro)
La Procura di Milano imho sì, eccome, e ne fornisce un valido indizio la celerità della richiesta di rinvio a giudizio. Per me o per te se ne parlerebbe tra anni, per Ilvio è questione di giorni. Eppure c'è l'obbligo dell'azione penale, le inchieste dovrebbero essere praticamente assegnate a sorte sulla base della data della notizia di reato...:wink:
Daccordo, ma fai affermazioni che sono in contraddizione. La verità è che alcuni procedimenti vanno in prescrizione per l'azione congiunta di: - avvocati, molto bravi a sfruttare i cavilli e le possibilità di rinvio - parlamento, che depenalizza alcuni reati in maniera retroattiva e accorcia i tempi di prescrizione Con questo clima e con questo modo di operare, capisci bene che assoluzione e innocenza diventano concetti molto ma molto distanti.
Non sono d'accordo, perchè io potrò anche essere l'avvocato più scaltro del mondo, ma la lunghezza del processo la decide il giudice. Sulla depenalizzazione già sai come la penso: la si propone come un fatto scandaloso, quando sappiamo benissimo che esiste in ogni sistema penale.
interessante davvero!!!! google_protectAndRun("ads_core.google_render_ad", google_handleError, google_render_ad); Girovagando tra le varie fonti d’informazione online ho trovato, sul sito de L’Espresso e firmata dalla penna di Alessandro Gilioli, un’interessantissima intervista a Carlo Taormina (già legale di Berlusconi, parlamentare nonchè difensore di Annamaria Franzoni per un certo periodo nel delitto di Cogne) il cui contenuto ha un grande valore istruttivo. L’avvocato parla infatti del modo in cui lui stesso, su ordine del diretto interessato, si apprestava a scrivere le leggi ad personam per il Cavaliere, e rivendica ora una certa cognizione di causa in merito alle discussioni che ruotano attorno alle nuove proposte di legge, come il legittimo impedimento o il processo breve. Consiglio a tutti di leggere quest’intervista con molta, molta attenzione. Avvocato, qual è il suo parere sulle due norme che il premier sta facendo passare in questi giorni, il processo breve e il legittimo impedimento? «La correggo: le norme che gli servono per completare il suo disegno sono tre. Lei ha dimenticato il Lodo Alfano Bis, da approvare come legge costituzionale, che è fondamentale». Mi spieghi meglio. «Iniziamo dal processo breve: si tratta solo di un ballon d’essai, di una minaccia che Berlusconi usa per ottenere il legittimo impedimento. Il processo breve è stato approvato al Senato ma scommetterei che alla Camera non lo calendarizzeranno neanche, insomma finirà in un cassetto». E perché? «Perché il processo breve gli serve solo per alzare il prezzo della trattativa. A un certo punto rinuncerà al processo breve per avere in cambio il legittimo impedimento, cioè la possibilità di non presentarsi alle udienze dei suoi processi e di ottenere continui rinvii. Guardi, la trattativa è già in corso e l’Udc, ad esempio, ha detto che se lui rinuncia al processo breve, vota a favore del legittimo impedimento?». E poi che succede? Che c’entra il Lodo Alfano bis? «Vede, la legge sul legittimo impedimento è palesemente incostituzionale, e quindi la Consulta la boccerà. Però intanto resterà in vigore per almeno un anno e mezzo: appunto fino alla bocciatura della Corte Costituzionale. E Berlusconi nel frattempo farà passare il Lodo Alfano bis, come legge costituzionale, quindi intoccabile dalla Consulta». Mi faccia capire: Berlusconi sta facendo una legge – il legittimo impedimento -che già sa essere incostituzionale? «Esatto. Non può essere costituzionale una legge in cui il presupposto dell’impedimento è una carica, in questo caso quella di presidente del consiglio. Non esiste proprio. L’impedimento per cui si può rinviare un’udienza è un impegno di quel giorno o di quei giorni, non una carica. Ad esempio, quando io avevo incarichi di governo, molte udienze a cui dovevo partecipare si facevano di sabato, che problema c’è? E si possono tenere udienze anche di domenica. Chiunque, quale che sia la sua carica, ha almeno un pomeriggio libero a settimana. Invece di andare a vedere il Milan, Berlusconi potrebbe andare alle sue udienze. E poi, seguendo la logica di questa legge, la pratica di ottenere rinvii potrebbe estendersi quasi all’infinito. Perché mai un sindaco, ad esempio, dovrebbe accettare di essere processato? Forse che per la sua città i suoi impegni istituzionali sono meno importanti? E così via. Insomma questa legge non sta in piedi, è destinata a una bocciatura alla Consulta. E Berlusconi lo sa, ma intanto la fa passare e la usa per un po’ di tempo, fino a che appunto non passa il Lodo Alfano bis, con cui si sistema definitivamente»… Come fa a esserne così certo? «Ho lavorato per anni per Berlusconi, conosco le sue strategie. Quando ero il suo consulente legale e mi chiedeva di scrivergli delle leggi che lo proteggessero dai magistrati, non faceva certo mistero del loro scopo ad personam. E io gliele scrivevo anche meglio di quanto facciano adesso Ghedini e Pecorella». Tipo? «Quella sulla legittima suspicione, mi pare fossimo nel 2002. Gli serviva per spostare i suoi processi da Milano a Roma. Lui ce la chiese apertamente e noi, fedeli esecutori della volontà del principe, ci siamo messi a scriverla. E abbiamo anche fatto un bel lavoretto, devo dire: sembrava tutto a posto. Poi una sera di fine ottobre, verso le 11, arrivò una telefonata di Ciampi». Che all’epoca era Presidente della Repubblica. «Esatto. E Ciampi chiese una modifica». Quindi? «Quindi io dissi a Berlusconi che con quella modifica non sarebbe servita più a niente. Lui ci pensò un po’ e poi rispose: “Intanto facciamola così, poi si vede”. Avevo ragione io: infatti la legge passò con quelle modifiche e non gli servì a niente». Pentito? «Guardi, la mia esperienza al Parlamento e al governo è stata interessantissima, direi quasi dal punto di vista scientifico. Ma molte cose che ho fatto in quel periodo non le rifarei più. Non ho imbarazzo a dire che ho vissuto una crisi morale, culminata quando ho visto come si stava strutturando l’entourage più ristretto del Cavaliere. A chi si riferisce? «A Cicchitto, a Bondi, a Denis Verdini, ma anche a Ghedini e Pecorella. Personaggi che hanno preso il sopravvento e che condizionano pesantemente il premier. E l’hanno portato a marginalizzare – a far fuori politicamente – persone come Martino, Pisanu e Pera. E adesso stanno lavorando su Schifani». Prego? «Sì, il prossimo che faranno fuori è Schifani. Al termine della legislatura farà la fine di Pera e Pisanu». Ma mancano ancora tre anni e mezzo alla fine della legislatura… «Non credo proprio. Penso che appena sistemate le sue questioni personali, diciamo nel 2011, Berlusconi andrà alle elezioni anticipate». E perché? «Perché gli conviene farlo finché l’opposizione è così debole, se non inesistente. Così vince un’altra volta e può aspettare serenamente che scada il mandato di Napolitano, fra tre anni, e prendere il suo posto». Aiuto: mi sta dicendo che avremo Berlusconi fino al 2020? «E’ quello a cui punta. E in assenza di un’opposizione forte può arrivarci tranquillamente. L’unica variabile che può intralciare questo disegno, più che il Pd, mi pare che sia il centro, cioè il lavorio tra Casini e Rutelli. Ma se questo lavorio funzionerà o no, lo vedremo solo dopo le regionali». google_protectAndRun("render_ads.js::google_render_ad", google_handleError, google_render_ad);google_protectAndRun("render_ads.js::google_render_ad", google_handleError, google_render_ad); google_protectAndRun("render_ads.js::google_render_ad", google_handleError, google_render_ad);google_protectAndRun("render_ads.js::google_render_ad", google_handleError, google_render_ad);google_protectAndRun("render_ads.js::google_render_ad", google_handleError, google_render_ad);google_protectAndRun("render_ads.js::google_render_ad", google_handleError, google_render_ad);google_protectAndRun("render_ads.js::google_render_ad", google_handleError, google_render_ad);
Sinceramente l'ho scritto di mio pugno senza saperlo, cmq se nascerà qualcosa di interessante e di questo tipo, credo sarà una buona ipotesi di voto.
per chi ancora parla di prescrizione e la parifica all'innocenza nel particolare caso di silvio perche' Silvio e' una eccezione, vorrei ricordare quanto segue....il lavorio per il popolo lo si evince da qui..... Legge n. 367/2001. Rogatorie internazionali. Limita l'utilizzabilità delle prove acquisite attraverso una rogatoria. La nuova disciplina ha lo scopo di coprire i movimenti illeciti sui conti svizzeri effettuati da Cesare Previti e Renato Squillante, al centro del processo "Sme-Ariosto 1" (corruzione in atti giudiziari). Legge n.61/2001 (Riforma del diritto societario). Depenalizzazione del falso in bilancio. La nuova disciplina del falso in bilancio consente a Berlusconi di essere assolto perché "il fatto non è più previsto dalla legge come reato" nei processi "All Iberian 2" e "Sme-Ariosto2". Legge 248/2002 (cosiddetta "legge Cirami sul legittimo sospetto"). Introduce il "legittimo sospetto" sull'imparzialità del giudice, quale causa di ricusazione e trasferimento del processo ("In ogni stato e grado del processo di merito, quando gravi situazioni locali, tali da turbare lo svolgimento del processo e non altrimenti eliminabili, pregiudicano la libera determinazione delle persone che partecipano al processo ovvero la sicurezza o l'incolumità pubblica, o determinano motivi di legittimo sospetto, la Corte di cassazione, su richiesta motivata del procuratore generale presso la Corte di appello o del pubblico ministero presso il giudice che procede o dell'imputato, rimette il processo ad altro giudice"). La norma è sistematicamente invocata dagli avvocati di Berlusconi e Previti nei processi che li vedono imputati. Legge n.140/2003 (cosiddetto "Lodo Schifani"). E' il primo tentativo per rendere immune Silvio Berlusconi. Introduce ildivieto di sottomissione a processi delle cinque più altre cariche dello Stato (presidenti della Repubblica, della Corte Costituzionale, del Senato, della Camera, del Consiglio). La legge è dichiarata incostituzionale dalla sentenza della Consulta n. 13 del 2004. 12 Legge n. 251/2005 (cosiddetta "ex Cirielli"). Introduce una riduzione dei termini di prescrizione. La norma consente l'estinzione per prescrizione dei reati di corruzione in atti giudiziari e falso in bilancio nei processi "Lodo Mondadori", "Lentini", "Diritti tv Mediaset". 14 Legge 46/2006 (cosiddetta "legge Pecorella"). Introduce l'inappellabilità da parte del pubblico ministero per le sole sentenze di proscioglimento. La Corte Costituzionale la dichiara parzialmente incostituzionale con la sentenza n. 26 del 2007. 15 Legge n.124/2008 (cosiddetto "lodo Alfano"). Ripropone i contenuti del 2lodo Schifani". Sospende il processo penale per le alte cariche dello Stato. La nuova disciplina è emenata poco prima delle ultime udienze del processo per corruzione dell'avvocato inglese Davis Mills (testimone corrotto), in cui Berlusconi (corruttore) è coimputato. Mills sarà condannato in primo grado e in appello a quattro anni e sei mesi di carcere. La Consulta, sentenza n. 262 del 2009, dichiara l'illegittimità costituzionale dell'art. 1 della legge per violazione degli articoli 3 e 138 della Costituzione. 18 Disegno di legge sul "processo breve". Per l'imputato incensurato, il processo non può durare più di sei anni (due anni per grado e due anni per il giudizio di legittimità). Una norma transitoria applica le nuove norme anche i processi di primo grado in corso. Berlusconi ne beneficerebbe nei processi per corruzione in atti giudiziari dell'avvocato David Mills e per reati societari nella compravendita di diritti tv Mediaset. e questo brontola dei magistrati?
Il giudice fissa le udienze, gli avvocati le fanno saltare con la scusa del momento, procurando riinvii infiniti. Sulla depenalizzazione: la retroattività non esiste in ogni sistema penale, e soprattutto il fatto che sia l'imputato a disporla attraverso credo che sia solo italiano.
Quindi secondo te io che mi faccio difendere dall'avvocato di ufficio ho le stesse possibilità di arrivare alla prescrizione di uno che può permettersi i migliori 10 avvocati sulla piazza?