...Processo per direttissima noh, lo volevamo mica tutti????? /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20">
Non so se in Italia ormai è più pietoso lo stato della politica o quello dell'informazione... è una bella lotta...
Sallusti alla radio ha anche avuto la faccia tosta di affermare che il "reato" dell''82 della Boccassini (avere atteggiamenti amorosi con un giornalista di Lotta Continua) è simile a quello di B.
metto una perla del giornale filo governativo.....la macchina del fango lavora a pieno regime..se non posso nettare l'immagine di Silvio posso renderla meno appariscente lordando chi lo accusa..... http://www.ilgiornale.it/interni/laccusa_boccassini_e_quei_controlli_serali_stanze_giudici/27-01-2011/articolo-id=502025-page=0-comments=1 adesso scorrete pagine addietro e andatevia vedere le indagini portate a termine da questo pm......io sono indignato da questa volonta' di delegittimazione attraverso i media....io sono davvero pronto a scendere in piazza con la mazza in mano, non ne posso piu' di sentire cazzate simili....scusate lo sfogo!
Gente come Sallusti sarebbe capace pure di asserire che i maiali hanno le ali pur di difendere il loro datore di lavoro...
avete letto questo....ormai anche dall'estero non possono piu' ignorare la situazione politica Italiana.....il disagio internazionale e' alto: IL CASO Il NYT e il dibattito su Berlusconi "Perché gli italiani lo perdonano ancora?" Sull'edizione online del quotidiano ampio spazio dedicato agli scandali recenti. Titolo: "Decadence and Democracy in Italy". Gli interventi di giornalisti, studiosi, sociologi. Il ruolo "decorativo" delle donne. "Gli italiani sono arrivati al punto di rottura. Non, però, l'elite politica ed economica" PERCHE' gli italiani tollerano da così tanto tempo tutto quel che ruota intorno a Silvio Berlusconi? Se questo, e in che misura, rappresenti un punto critico per il nostro Paese se lo chiede il New York Times che al tema dedica un ampia discussione nelle pagine "Room for Debate" dell'edizione online. Titolo: "Decadence and Democracy in Italy 1". Sette interventi, da quello di Federico Varese, ordinario di Criminologia alla Oxford University e autore di "Mafia on the Move: How Organized Crime Conquers New Territories", a quello di Chiara Volpato, che insegna Psicologia sociale a Milano Bicocca e il cui contributo si intitola, in modo eloquente, "Women's Decorative Role", alle analisi di Clare Watters dell'università di Birmingham e dei giornalisti Maurizio Molinari, Alexander Stille, Antonio Monda, Eloisa Morra. NYT parte dal cosiddetto Rubygate, cita le intercettazioni "secondo le quali Berlusconi avrebbe avuto rapporti con Karima el-Mahroug da quando questa era minorenne", parla dell'inchiesta e delle altre ragazze. "Tuttavia - si legge - meno del 50 per cento degli italiani chiede le sue dimissioni. E, al momento, il suo futuro politico sembra sicuro". L'interrogativo: perché gli italiani - in particolare le donne - continuano a sopportare da così tanto tempo le sue "buffonate"? "Il profilo dell'Italia nel mondo non è mai stato tanto basso - scrive Varese - in una democrazia matura, i leader del Pdl gli avrebbero suggerito di fare un passo indietro per il bene del partito. Ma in Italia lui 'possiede' il suo partito. Le opposizioni potrebbero essere un'alternativa ma non lo sono". E i media, aggiunge Varese, potrebbero avere un ruolo, usando il materiale che proviene dalle indagini sugli scandali recenti, "ma Mr. Berlusconi possiede le tv private e controlla quella pubblica e i suoi oppositori spesso vengono umiliati a mezzo stampa". A tutto questo si aggiunge la riluttanza degli altri attori della scena italiana a "smarcarsi", dagli imprenditori "che in ogni caso preferiscono un governo guidato da Berlusconi che dalla sinistra" al Vaticano, "che dopo le misure a sostegno delle scuole cattoliche si è mostrato estremamente timido nel criticarlo", alla Lega, "della quale resta il partner favorito". "Gli italiani, dunque, potrebbero essere arrivati al punto di rottura. Ma non le elite economiche, sociali e politiche. Speriamo - conclude Varese - che ci arrivino presto". Sul ruolo delle donne si concentra l'intervento di Chiara Volpato, "ridotte a mera decorazione e ciò conferma la loro posizione subordinata nella società italiana", tant'è che "l'Italia appare al 74esimo posto nel rapporto 2010 del World Economic Forum sulle disparità di genere". In questa situazione, "alcune donne provano a migliorare la loro condizione intrecciando relazioni con uomini di potere". L'opinione della studiosa è che l'Italia sia "un gigantesco esperimento sociale, un laboratorio politico per un regime basato sul controllo da parte dei mass media, il cui uso, e il cui potere, rischia di fare da modello ad altre democrazie. Quel che sta accadendo in Italia - conclude Volpato - domani potrebbe accadere in qualsiasi altro luogo". E Antonio Monda (giornalista di Repubblica e docente presso il Film and Television Department alla New York University), che nel suo intervento parla di "neo paganesimo", osserva che Berlusconi "ha saputo cogliere meglio di chiunque altro il carattere 'di pancia' degli italiani, e plasmarlo negli anni a sua immagine attraverso il suo impero mediatico", ma sottolinea pure l'atteggiamento del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, che nel condannare il lassismo morale dei politici ha anche, però, puntato l'attenzione su quella "guerra fra potere esecutivo e potere giudiziario che destabilizza il Paese". I sondaggi non mentono, ma "non ci danno neanche un quadro completo della situazione", sostiene Clare Watters dell'università di Birmingham. Che si chiede come sia possibile la sopravvivenza politica di Berlusconi "dopo scandali che avrebbero coperto di vergogna qualsiasi altro capo di una domocrazia". Ma "ci sono tanti italiani che si oppongono a lui e agli effetti del suo governo sull'Italia". E cita Sabina Guzzanti, "che rappresenta solo una parte di una larga fetta di persone che si rifiuta di restare seduta a guardare lo spettacolo". (27 gennaio 2011)
Macheccazz...a porta a porta gli esponenti dell'opposizione si stanno facendo mettere sotto dalla Santanché Dice bene Telese http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/27/l%E2%80%99arte-dell%E2%80%99opposizione-sbagliare-tutti-i-rigori/88735/
io porca a porca non lo guardo per principio....Stasera mi sono rifatto con "Annozero" solo per come Santoro ha trattato Masi, il servo di berlusconi...!
Ecco infatti, non so se vi rendete conto del livello a cui siamo arrivati. Per chi l'avesse perso. http://www.youtube.com/watch?v=8l-_q8_WsrU
Quasta perla me l'ero persa. Delle telefonate in diretta non se ne può più, sembra che tutti possano entrare al novantesimo e segnare su calcio piazzato. Mah. Tra l'altro, in Italia non c'è libertà di parola e opinione? Se uno vuole guarda la trasmissione, altrimenti è libero di cambiare canale, quindi non vedo il problema in cosa consista. E le trasmissioni non sono i tribunali, quindi perchè c'è ansia di puntualizzare? L'italiano non può farsi un'idea da solo? Per inciso, ho partecipato ad un corso bignami di comunicazione perchè avrò necessità di andare in onda e in una pausa mi sono intrattenuto col docente a parlare dei nostri politici. Secondo la sua teoria B è un pessimo comunicatore se si trova di fronte ad un contraddittorio con un giornalista o un avversario politico, per cui o evita di andare ospite in TV, oppure lo fa quando è solo e con conduttore "amico". La telefonata è un espediente per tirare il calcio piazzato e andarsene indenne. Ecco perchè lui o chi per lui ne fanno uso smodato.
Ho ancora negli occhi quel famoso faccia a faccia in campagna elettorale con Prodi, dal quale se ne uscì a pezzi, il Grande Comunicatore. E' più comunicativo il mio cane.
Appunto, se non tiene testa a Prodi, che di certo non è un Benigni, figuriamoci a che livelo è! Ve lo ricordate contro Diliberto?
Il risultato sarebbe avere prodotti scadenti a prezzi elevati. La concorrenza e la competizione sono necessarie. Il problema del nostro paese, IMHO, è lo smarrimento collettivo, la perdita di bussola e di motivazione. Occorre tornare a produrre eccellenza, dove nessun cinese ci può avvicinare, ne abbiamo le capacità. Chiaro che il cambiamento non può non passare per una bella tabula rasa sulla attuale classe dirigente, capace solo di generare conflittualità, polemiche, freni e lacci, anzichè unire, motivare, costruire.
A mio parere vive lì (concubina di Travaglio) /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20"> /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20">
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2011/01/27/visualizza_new.html_1615396523.html ..e via di sciopero contro il modello Marchionne che li sfrutta, gli fà fare gli straordinari però li paga!!