spè, il diluvio lo fece prima della partita, poi rasserenò, e il match si giocò tutto su un campo impraticabile! :wink: (me lo ricordo perchè c'ho sofferto 'na cifra)
Confermo: ricordi male. Il secondo tempo iniziò alle 17:11 http://www2.raisport.rai.it/mcalcio/1999_2000/a/p0300.html Calori il gol lo segnò al 5' del secondo tempo, però /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Allora ricardavo bene che il perugia andò in vantaggio dopo il diluvio....ma non ricardavo del primo tempo già giocato :wink:
Vedo che piu' che "i retroscena di calciopoli" qui si potrebbe pure titolare "le chiacchiere di calciopoli" o "dagli addosso a quel dexxxxxte di Moratti" ,che tristezza .
Niko, d'accordo sulle chiacchiere ma che il TUO presidente passi per immacolato non è giusto. Si cerca solo di ristabilire la verità perché c'è chi ha giustamente pagato (molto) e chi no /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Ma infatti, credo che il 70% dei tifosi neroazzurri sappia bene che nessuno sia immune da colpe in quello che e' stato uno degli scandali piu' grossi dello sport italiano. Il problema e' che si sta portando avanti un prosieguo di quel processo mediatico iniziato 4 o 5 anni fa, e lo stan facendo proprio quelli che ne lamentavano i modi ed i tempi all'epoca. Il tutto Imho :wink: /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Infatti la Gazzetta dello Sport continua ad essere "sul pezzo"? Macchè, tutto in sordina, senza che nemmeno un revisore di bozze (a proposito, esistono ancora?) abbia la compiacenza di verificare ciò che i suoi scribacchini rendono a far passare per verità. Un esempio? Qualificare Moggi come radiato, quando invece è squalificato. Simpatia o meno, la verità ha comunque un valore assoluto, non parziale...
no non intendevo quello. Le intercettazioni mi sembra lascino poco spazio ai dubbi. Erano truccati il moviolone, il televoto, e decidevano con Lucianone cosa dir e cosa no, basta riascoltare le intercettazioni con Baldas per capire che tipo di rapporto ci fosse e quanto Moggi fosse spavaldo nell'affrontare quel tipo di persone. E alla fine del lavoro una bella ricompensa, con un bell'orologio da 40 cucuzze.(lo dice lui, ti sembra normale?) Decideva persino cosa mandare in onda e cosa no (non solo per la Juve, ma anche lazio samp c'è nelle intercettazioni...), e decideva in base a come si comportavano gli arbitri se dovevano accedere o no ai campionati del mondo. Questo lo dice lui in una intercettazione, cosa volete di più di cosi? I riscontri di che? Si è spu.ttanato da solo al telefono e secondo te non ci sono i riscontri?:wink:
Quel che "diceva" era una cosa, quel che avveniva era un'altra. Anche in un intercettazione con Giraudo poco mancava che mandasse i sicari a Paparesta, cui invece non venne quasi torto un capello. Mi pare abbia salatato un turno. Recalbuto ne saltò 10. Le trasmissioni sono state visionate ? E' questo il tipo di riscontro che intendo. Moggi era solito anche "millantare" molto. Anch'io posso dire che voglio uccidere qualcuno ma bisogna verificare se l'ho fatto davvero. Quali arbitri hanno avuto accesso ai mondiali e perchè ? Sono esistiti veramente gli orologi ? Mi pare che li regalasse qualcun'altro.
perchè le intenzioni, sportivamente parlando, sono punibili. non so quanto penalmente. E questo è il processo penale.
Intercettazione del 3 aprile 2005. In linea Meani, Ramaccioni e Galliani. Meani. Ciao Silvano, sono Leonar do. Allora cosa han fatto? Hanno fatto slittare il campionato, allora, praticamente Ramaccioni. Sì, Sì Se vuoi ti passo il presidente, te lo passo. E’ sli tatto. Galliani: Leonardo? M: Dottore? G. Allora abbiamo slittato, giochiamo sabato alle 20.30, anzi alle 18 col Brescia, poi domenica andiamo a Siena. M. Senza Kakà senza l’altro G. Ma secondo lei io dormo? M. No G. Lei pensa che io dormo, ma porca *****. Anche perché quel figlio di ******* di Moggi, le racconto: Moggi, che è un figlio di *******, faccio sentire anche a Costacurta così si carica. Ha pure chiamato Preziosi ( e gli ha detto) Adriano l’ha fatto apposta così recupera i sudamericani, c’hanno Shevchenko che sta meglio, hanno spostato di una settimana. Con l’Inter ce l’abbiamo già. Dopo pensiamo a quelli di Torino l’abbiamo già sistemata perché l’ac coppiata Moggi- Capello è? M. E’ micidiale? G. Come Capello- Sensi, via Capello, Sensi è tornato amico. L’abbiamo purgato già l’anno scorso, *lo purghiamo anche quest’anno. Fa niente ( ride). Capito Leonardo. E’ pieno di uccelli padu-li, se non tiri le corde, non capisco no? M: Anche se ho visto che nel sorteggio gli è saltato fuori Collina (arbitro di Fiorentina - Juve 3-3): e ciò è positivo. G. Tranquillo, vigilare su tutto. * Intercettazione del 19 aprile 2005 dopo Siena 2 Milan 1. Galliani: Ha parlato con qualcuno dei due ex designatori? Meani: Dio bono, altro che parlato. Non ha visto che in macchina c’era Ancelotti e gli bestemmiavo paro lacce, e Ancelotti mi fa: ma che co sa gli dici. G. A chi? M. A Bergamo e Mazzei, perché Pairetto è in Germania G. E che dicono questi signori? M. *Si cagano addosso: frasi di cir costanza? “ chi va a pensare un er rore del genere da uno così ”. Con una squadra come il Milan a un minimo dubbio si sta giù con la bandiera, non si va su a van vera. Questa è gente che non è preparata psicologicamente. Cosa vi preoccupate più del Palermo? Ha visto la designazione? Ci mandano persino Puglisi. Adesso, gli ho detto, vietato sbagliare e vietato sbagliare dal l’altra parte, nel senso contrario però. Questo è un periodo pericolosissimo. G. Lo so, lo so. M.: Anche perché lui mi fa: siete an dati in vantaggio lo stesso?. Gli ho detto: comincia a darmi il mio gol. Dottore, ha parlato ieri con Collina ? La cercava. G. : No. M. : Guardi che la chiamerà. G. : Adesso, lo cerco io.
Ma perchè in tribunale non si presenta mai nessuno? NAPOLI, 16 novembre - Oggi moltissime le assenze anche tra i legali: l'udienza doveva essere dedicata all'ascolto di Giuliano Tavaroli, capo della security Telecom, sullo spionaggio su Moggi, De Sanctis, Fabiani e Bergamo. Ma nessuna traccia di Tavaroli, che aveva comunque fatto sapere di volersi avvalere della facoltà di non rispondere. In udienza doveva essere ascoltato Riccardo Bigon, chiamato a deporre da Lillo Foti, ai tempi di Calciopoli ds della Reggina ma anche lui avrebbe avuto un problema di notifica. Gli ultimi fuochi delle difese, prima dell'ascolto delle testimonianze degli imputati (molti rinunceranno e faranno solo dichiarazioni spontanee), sarà l'udienza di martedì prossimo: allora le difese depositeranno circa 300 telefonate scovate nei cd analizzati in queste ultime settimane. Tra queste con tutta probabilità anche alcuni file presenti nel cd dedicato a Meani, dirigente addetto agli arbitri. 10.45 - UDIENZA E' TOLTA L'Udienza è tolta: nessun teste è presente. La Casoria vuole stringere i tempi: «Questo processo deve finire presto. Il 23 gli ultimi testi, poi le deposizioni degli imputati. Le telefonate da depositare entro il 23. Non ho tempo da perdere». 10.40 - DEPOSIZIONE DI BERTINI Deposizione spontanea dell'arbitro Bertini: «Mi scuso se non sarò chiaro o se avrò difficoltà comunicative, ci tenevo a dire alcune cose importanti. Volevo rimarcare: sono un arbitro di calcio da una vita, oggi a 46 anni sono ancora un arbitro. In questa vita ho rispettato regole scritte nel regolamento e quelle non scritte tramandate da mio padre arbitro e dall'Aia. Io sono stato ligio a questo atteggiamento. Non ho mai fatto parte di alcuna associazione a delinquere, mi è suonato alieno essere accostato ad una fattispecie così. Potevo essere associato a una non associazione: ogni partita si è sottoposti a critiche, i club sono sempre scontenti. Ogni gara si crea una non associazione: anche con Moggi e la Juve era una non associazione perché anche la Juve così come tutte le squadre arbitrate sono state scontente del mio operato e di altri. Perché è normale sbagliare: l'arbitro va in campo e sbaglia, a volte non sbaglia ed è criticato lo stesso, spesso ingiustamente. L'errore dell'arbitro è tanto più rimarcato se messo in comparazione con le immagini tv, quella è un'altra partita, un'altra realtà: l'arbitro non potrà mai essere comparato con un sistema elettronico di 30 telecamere. Quindi io ho sbagliato, ma l'ho fatto ovviamente pensando di fare bene, all'istante, non per svantaggiare o avvantaggiare qualcuno. L'ho fatto anche contro la Juve. Anche a favore e contro le squadre in competizione con la Juve. Quando mi hanno accusato non s'è preso in considerazione che nel 2004-2005 per aver arbitrato 5 partite, 3 delle quali della Juventus, la Juve con me ebbe una media punti inferiore del campionato, con me meno punti che con gli arbitri qui. Con me il Milan, il competitore, ottenne più punti della Juve e più punti della sua media punti. Per essere uno dell'associazione ci sono dati che non tornano. Nella gara denominata partita regina di tutte le partite, Juve-Milan: voglio rimarcare (ho rivisto 15 volte quella gara, non mi dò pace) fu una partita arbitrata assolutamente bene. Lo dissero gli osservatori, qualche critico più oggettivo di altri. In quella gara ci sono dati oggettivi: 23 volte ho arbitrato in quella stagione, ho comminato 35 ammonizioni per squadra di casa e 41 per quella in trasferta, una media di ammonizioni di 1,52 per la squadra di casa e 1,78 per gli ospiti. Punizioni fischiati sono stati 449 a favore di squadra 437 per gli ospiti: equilibrio marcato. Questi sono dati ufficiali forniti alla Figc. Ho fischiato 4 rigori: 2 e 2 e 3 espulsioni. In Juventus-Milan una media di falli fischiati 42, 15 per la Juve, 27 per il Milan: un solo ammonito, contro la Juve. Uno scostamento rispetto alla media di 4,5 falli in meno alla Juve rispetto alla media e +8 per gli ospiti in quella partita. Io ho solo questo e le risultanze degli osservatori per confutare questa accusa: l'osservatore fu soddisfatto, commisi l'errore di fermare Kakà che subì un fallo con ammonizione perché era un fallo duro e invece Kakà poteva continuare a giocare. Fermai per un mancato vantaggio al Milan: questo è l'errore umano in quella partita. Per Inter-Fiorentina le ammonizioni di due giocatori viola che non giocarono contro la Juve: nel processo sportivo l'accusa di Borrelli, sentito da lui, portai il filmato della gara e facendo vedere che quella gara che le ammonizioni non potevano non essere comminate. Ho rivisto poi la gara e il tema dell'accusa: i giocatori viola diffidati erano tre e Dainelli commise cinque falli e non lo ammonii e quello fu un errore. Sulle altre gare ho dati simili. Io in quel campionato ho commesso molti errori, ma il più importante l'ho commesso con l'assistente durante Atalanta-Milan: era nello stesso giorno di Roma-Juve, in quella gara non ho espulso Nesta per fallo da ultimo uomo. Era un contropiede, ero a 50 metri dal fallo e il mio assistente non prese provvedimento, non mi aiutò: quella partita era sull'1-1, avrei dovuto lasciare il Milan in 10 e poteva decidere il campionato, avvantaggiai il Milan che al 94' segnò vincendo. Ho subito critiche enormi: venni massacrato, anche da Moggi sui giornali. Nell'arbitraggio non potrò più fare errori, ne ho fatti tanti. Qui mia controparte la Figc che mi ha assolto nei due processi sportivi: ho pagato molto, quattro anni di vita cancellati, con conseguenze familiare e di lavoro. Confido in un giudizio rapido: abbiamo rinunciato ai testi per arrivare prima possibile ad un giudizio».