Però posso dire una cosa? ......senza malizia e con la solita grandissima stima che nutro per Nicola................... ......Nik, tu non stai bene! /emoticons/happy@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Io sono uno che se ne è sempre sbattuto dei limiti (diciamolo, chissenefrega), perchè credo che ci siano persone a 110 all'ora in strada che sono più pericolose di me a 250 e che la causa degli incidenti non sia la velocità, ma l'incapacità del 95% delle persone circolanti sul territorio italiano. Detto questo però, mi scuserai se sporco il tuo thread con questa considerazione, sei andato nella fantasia ben oltre il limite del buon senso. Quando a 300 all'ora fai calcoli su quanto salterà l'auto sul giunto del viadotto o su quanto questa scarta in curva sugli stessi giunti, c'è qualcosa da riconsiderare, ed è bene farlo prima che un giunto faccia scartare di 3 metri in più. Amo correre e amo anche ingarellarmi, ma c'è un limite oltre cui non andare MAI su strada, che numericamente si attesta intorno all'80% delle proprie capacità di guida, ed è quello entro cui ha anche senso fare i pirloni per il solo sfizio di far rimanere male qualcuno con un'auto superiore alla nostra, ma oltre il quale non avrebbe senso andare neanche per il jackpot del superenalotto...............o magari solo per quello /emoticons/happy@2x.png 2x" width="20" height="20" /> /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Il limite tuo non coincide con il limite della macchina, ciò che per te è rischioso può non esserlo per qualcun altro o per il limite della macchina, riflettici.
Nono, per l'amor di Dio, su questo sfondi una porta aperta............. .......ma siamo seri Nicò, qui si parla di roulette russa, non di limite dell'auto o del pilota. Del resto anche tu hai citato una Subby in testa coda davanti al tuo muso a 200 all'ora................credi che evitarla sia stata tutta questione di manico e mezzo? In quelle situazioni comanda il culo, poi.........e solo poi, proporzionalmente contano manico e mezzo. Imho, eh.........il racconto è splendido, ma non ti nego che nel leggerlo mi si è rizzato il pelo di 2cm in alcuni passaggi azzardati. Poi per carità, il sogno lo hai fatto tu e tu sai perfettamente se le condizioni permettevano un svolgimento più o meno rischioso delle cose. /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Fidati non c'è bisogno di andare a 200 o a 300 per farsi male, basta prendere una albero a 70. Se inizi a farti tutte queste pippe mentali ti compri un suv, gli monti una rollbar anticappottamento e vivi sereno. PS: questo era un vero racconto di fantasia, da quando sfiorai quell'incontro con la cornacchia a 320 di tachimetro ho allentato molto la mia voglia di velocità, ecco forse perchè mi è tornata quella di scrivere.
Perfettamente d'accordo con te e ti prego di non prendere la mia riflessione come una pugnetta da rompiballe.........è che non so, faccio anche io pirla ma mi sono imposto un limite.......tutto qui, /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />.
A nessuno è mai venuto in mente che anche nelle condizioni di sicurezza migliori in un TD, in una pista sicura, ti può capitare una macchina che ha perso l'olio in una curva o uno che si è girato in un punto cieco? Correre è pericoloso, ed ho sempre sperato che nei miei racconti si cogliesse la mia perizia non solo nella tecnica di guida ma anche la scrupolosità nel mettere a punto il mezzo meccanico. Non è un caso che i racconti si intersechino sempre con le uscite in pista. Lo sapete che prima di ogni TD, per una giornata intera, faccio controllare da cima a fondo tutta la macchina da Ice? Dai serraggi con dinamometrica, agli angoli ruota, alle pressioni, allo spurgo dell'olio, finanche il controllo dell'olio del servosterzo.
Lo so stai tranquillo ma il punto è: il tuo limite è coerente con le tue capacità di guida? Io, per me, non lo so e quindi preferisco valutare le singole circostanze facendo affidamento sulla mia esperienza
Verissimo, ma imho in pista hai vie di fuga e condizioni diverse rispetto ad un'autostrada, per larga che voglia essere. Per tutto il resto sei un professionista, per cui non mi attendevo nulla di meno dalla tua scrupolosità verso Blacky e nell'attenzione alla sicurezza del mezzo. Non lo so Nic, probabilmente abbiamo concezioni diverse della sorte...........ma neanche il più scrupoloso dei professionisti può nulla contro la sfiga, per cui, io personalmente ho sviluppato un pensiero secondo cui faccio tutto per prevenire tutto, magari sta benedetta sorte la stuzzico anche a volte, ma non le ballo il waka waka nudo a 90 gradi davanti. /emoticons/happy@2x.png 2x" width="20" height="20" />
La prima è una domanda splendida................. .............e sai che non so risponderti? Non ho spesso l'opportunità di verificarlo (la mia ultima volta in pista risale al 2008), proprio perchè mi impongo di non osare oltre un certo limite e di non scoprire se io posso andare oltre un determinato valore, dato che potrei farlo solo su strada. E' un po' il gatto che si morde la coda, no? /emoticons/happy@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Se non provo non lo scopro e se non lo scopro non so come tararmi. Diciamo che so quando ad un determinato ritmo o velocità comincio a non sentirmi più a mio agio...........e mi fermo lì, ecco. /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Beh io posso darti una risposta illuminante, una volta ero come un utente che ormai ci segue poco sul forum per via di un incidente importante, avevo da una parte la convinzione di saper guidare veramente forte e questa convinzione era associata ad una buona dose di incoscienza. Poi ho iniziato a frequentare i track day, ad approfondire le tecniche di guida ed ho capito tutti gli errori che avrei potuto fare inconsapevolmente nel caso qualcosa fosse andato storto. Oggi che sono consapevole, corro molto meno e mi cago molto di più quando faccio 1/10 delle cose che racconto, perchè sono meno incosciente e so che la mia tecnica necessita di ulteriori affinamenti per avere il massimo della governabilità possibile del mezzo. Ma la passione per la velocità è una droga a lento rilascio e non è facile disintossicarti, quando inizio a raccontarla vuol dire che sono in astinza adrenalinica. Spero con tutto il cuore che chi abbia contratto la mia malattia, grazie ai miei racconti diventi più consapevole e quindi meno incosciente.
/emoticons/happy@2x.png 2x" width="20" height="20" />...........oddio, ho pensato la stessa cosa riferita a me.............figurati a Nic.
Ipocrita no, forse utopica ma questo è l'effetto che ha fatto a me dopo il primo corso di guida da Sthor.
Ti faccio i miei più sinceri complimenti per il racconto, per la macchina che hai, per come la curi, per come la usi e per dove la usi. Insomma mi sei proprio piaciuto. Condivido con te la paura di "oggi" nel fare la metà delle cose che facevo "ieri" con autovetture ben meno sicure e performanti. Non so, sarà che l'esperienza insegna, che 40 anni suonati, un bimbo piccolo ed una bimba in arrivo tra 4 mesi magari mi hanno calmato, ma a volte mi vergogno di quanto in fretta fuggano certe idee bellicose che mi travolgono quando vedo una strada tutta curve a medio ed ampio raggio, magari anche un po' in salita.... E pure in quei momenti in cui l'imbecillotto di turno con la turbodiesel taroccata mi si incolla agli scarichi (e questo, non so perché, generalmente capita quando "passeggio" con tutta la famiglia), e sfiorandomi la portiera mi passa di slancio in una curva cieca o nel mezzo di un dosso con visibilità zero, un tempo mi sarei ingarellato fino alla morte, mentre oggi ho un brivido di paura, per lui, per me e per gli altri e, conseguentemente, mi faccio da parte. Sarò invecchiato forse?
concordo in pieno...anche per me è fondamentale vedere la dinamica ed il comportamento fisico della vettura che seguo...cio' consente di anticipare eventuali manovre di scarto o emergenza...oltretutto mi viene naturale come osservare il tratto di strada che deve ancora venire piuttosto che quello che sto percorrendo.