cos'è la vita Come spiega la meccanica quantintistica, la realtà al di fuori di noi non si trova nello stato che la vediamo: viene costruita così dal nostro cervello solo al momento che la osserviamo. Quindi, se "la fuori" non c'è niente, la vita è solo un' illusione creata dal cervello che, quando siamo svegli ci fa credere di vivere, quando dormiamo si spegne temporaneamente, e sempre durante il sonno ogni tanto si riattiva facendoci sognare. Ma un sogno noi lo viviamo intensamente quanto la vita quotidiana: difatti è solo grazie al risveglio mattutino che ci rendiamo conto che in realtà dormivamo. Quindi per poter capire che anche la realtà quotidiana sia una qual sorta di sogno ci vorrebbe un qualche ulteriore risveglio, forse la morte. Ma se la vita è tutta un'illusione, tutta un sogno, se siamo protagonisti di una realtà virtuale come in un computer, allora, come in un sogno non siamo noi a decidere, non siamo noi a progettare la vita (scoperte di Libet: le aree del cervello interessate al movimento di un dito si attivano, non un momento prima di muovere quel dito, ma un momento prima che SI DECIDE di muovere quel dito!!) e se poi "la fuori" non c'è veramente niente allora anche GLI ALTRI non esistono, sono solo un'illusione, come è un'illusione il mio corpo, il mio cervello: esiste la mia mente, che situata chissà dove, mi fa credere di vedere, di parlare, di sentire, di vivere una vita inesistente!
Come spiega la meccanica quantintistica, la realtà al di fuori di noi non si trova nello stato che la vediamo: viene costruita così dal nostro cervello solo al momento che la osserviamo. Quindi, se "la fuori" non c'è niente, la vita è solo un' illusione creata dal cervello che, quando siamo svegli ci fa credere di vivere, quando dormiamo si spegne temporaneamente, e sempre durante il sonno ogni tanto si riattiva facendoci sognare. Ma un sogno noi lo viviamo intensamente quanto la vita quotidiana: difatti è solo grazie al risveglio mattutino che ci rendiamo conto che in realtà dormivamo. Quindi per poter capire che anche la realtà quotidiana sia una qual sorta di sogno ci vorrebbe un qualche ulteriore risveglio, forse la morte. Ma se la vita è tutta un'illusione, tutta un sogno, se siamo protagonisti di una realtà virtuale come in un computer, allora, come in un sogno non siamo noi a decidere, non siamo noi a progettare la vita (scoperte di Libet: le aree del cervello interessate al movimento di un dito si attivano, non un momento prima di muovere quel dito, ma un momento prima che SI DECIDE di muovere quel dito!!) e se poi "la fuori" non c'è veramente niente allora anche GLI ALTRI non esistono, sono solo un'illusione, come è un'illusione il mio corpo, il mio cervello: esiste la mia mente, che situata chissà dove, mi fa credere di vedere, di parlare, di sentire, di vivere una vita inesistente! Perchè ho il privilegio di esistere solo io? Dove mi trovo realmente? Cos'è la mia mente? Di cosa è fatta? Perchè tutto ciò?
Vivere ! @ Alessandro Su miliardi di spermatozoi , per una serie di fortunatissime combinazioni , con probabilita' che equivalgono a fare 6+1 10 volte consecutive , ti sei imposto tu . Hai sbaragliato miriadi di concorrenti ed hai fecondato l'uovo . SEI NATO !!! Questa è la piu' grande vittoria , l'unica che davvero conta . Tutto il resto va da se' , perche' anche il morire è un privilegio che solo chi è nato puo' permettersi . O sbaglio ?! Quindi forza , ragazzo , che sei gia' un prescelto . La Natura stessa ti ha voluto qui , come tutti noi dietro ad una tastiera o chi fa dialisi da 30 anni . Siamo fortunati perche' abbiamo il dono della vita , bella o brutta che sia , facile o difficile . E' il gioco della vita , ci dobbiamo preparare , che non ci sfugga tra le dita , come la sabbia in riva al mare... DAVIDE
domande senz'altro lecite, che l'uomo si pone perlomeno da 3.000 anni. risposte certe non ve ne sono e probabilmente non ve ne potranno mai essere, almeno quanto è improbabile che il reale riesca a cogliere il trascendente. la risposta: vivere serenamente il proprio tempo, essere epicurei "attivi", ossia non ricercare la felicità come assenza di paure e di desideri ma come soddisfazione di desideri attraverso le proprie capacità e talenti, godendosela come un riccio fino alla fine... in poche parole... chi vuol esser lieto sia, del doman non v'è certezza: male non fare, paura non avere :wink:
Alessandro, complimenti davveo per il post! Pensieri molto maturi davvero :wink: Ora, io non sono una mente molto colta, o matura, ma proverò lo stesso a esprimere il mio pensiero. Per me vivere la vita è un andare alla ricerca delle emozioni che la riempiono, la vita va vissuta e riempita, ogni momento che passa. Di cosa la riempiamo, cosa sono queste emozioni? Beh queste emozioni possono essere le nostre passioni (che contano molitissimo per me), gli amori, gli amici, una famiglia! Per permetterti di vivere al meglio queste emozioni è necessario coltivarle, indirettamente, con impegno; cosa intendo? Intendo che per molte cose, per una "sicurezza" è necessario un lavoro e delle certezze. Da quello che ho letto sei un buono studente, quindi, nel bene o nel male, non ti preoccupare che un' attività lavorativa la troverai, le porte si apriranno, magari sorprendendoti, in modi che adesso non puoi provare a immaginare:wink:. Fatto ciò il semplice coltivare una passione e condividerla (con amici, famiglia) ti riempirà la vita oltre le soddisfazioni che già avrai. La felicità non è nulla se non è condivisa. Attualmente sono io mi vedo in condizione di non poter condividere le emozioni e le passioni, ed è alquanto limitante, un periodo un po' basso anche per me (da quando il mio migliore amico me l'ha messa nell' ass). Pazienza, ci sono alti e bassi!
anch'io avevo solo 14 anni (4 meno di te) eppure sono (penso) riuscito a risollevare un po' il morale del nostro amico. cmq i tuoi pensieri sono giusti, li condivido
Mi hai tolto le parole di bocca. Bravo... A me sembra che il nostro amico soffra di .."angoscia esistenziale". E' comune a quell'età chiedersi che ci facciamo su questa terra e dove vogliamo/dobbiamo andare. Chiedersi che cosa ci riserva il futuro, inteso come esistenza e non solo come futuro lavorativo. A quali gioie e dolori andremo incontro. Come hai detto tu, la ricerca delle cose semplici ma vere è l'unica ricetta per vivere in pace col mondo e con sè stessi. Mi riservo qualche ora di riflessione per aggiungere eventualmente qualcos'altro....ma vedo che mentre scrivevo han già detto molto gli altri... Mio figlio che ha la vostra età potrebbe farsi/mi le stesse domande....
52 a giorni.... Il buonsenso non ha età. :wink: Io non sono depositario di nessuna verità, quel che so l'ho imparato strada facendo ma ho dovuto "imparare" presto, avendo perso mio padre a 18 anni, e decidere che cosa era importante e cosa non lo era. Il porsi delle domande sul "senso della vita" e saper dare delle risposte è indice di maturità da parte di entrambi, te e SenzaUnaBMW. Ed altri, vedo, hanno aggiunto dei post con dei begli interventi. C'è molto buonsenso, molta maturità e .... molta umanità in questo forum.:wink:
allora sei prorpio vecchio cmq anch'io li ho scritti a 14 anni quei post mi dispiace per te, non è semplice perdere un padre a quell'età (i miei sono separati da 7 anni quindi non vedo più mio padre con la stessa continuità di prima)
La vita secondo me è una sorta di possibilità che Dio ti da per arrivare alla felicità terrena. Detta così sembra una fesseria (forse lo è considerando l’ora) ma osservando umanamente cosa significa essere veramente felici ci si rende conto di quanto sia complesso raggiungerla. Un uomo nasce, cresce, e arriva al punto in cui i canoni di felicità delle persone che gli stanno attorno e che l'hanno educato possono differire da suo. È bene fermarsi ogni tanto, guardarsi profondamente dentro e domandarsi se veramente quello che si sta facendo ci renderà veramente felici, perché com'è stato detto da diverse persone in questa discussione, non esiste un canone di felicità valevole per ognuno, ogni mente ha degli interessi e degli ideali e per raggiungere uno stato di felicità assoluto si devono instaurare delle priorità, diffidando da ciò che a noi da solo una falsa percezione di appagamento. Essendo un pensiero complesso non mi aspetto di averlo espresso senza torsioni o nella sua interezza, ma spero che possa essere inteso. Auguro una buonanotte a tutti.
Credo che la felicità sia una situazione mentale che si verifica nell'uomo solo a sprazzi. Sono "momenti" di felicità. Ciò che invece credo sia l'anelito di tutti è la "serenità" e purtroppo per molti non è così semplice raggiungerla. 'notte...:wink:
Questa frase secondo me resterà fissa nella mia mente per un pò. Angoscia esistenziale ? Già, ed è fortssima.i
riesumo questo 3d, per chiedere ad Alessandro il suo stato d'animo, sperando che sia migliorato... e ne approfitto per rammentargli ciò che diceva il buon (IMHO) Nietzsche: "L'uomo é difficile da scoprire, ed egli é per se stesso la più difficile delle scoperte"
Domenico, grazie del bel gesto. Posso dire che adesso va molto meglio. Ho centrato alcuni obiettivi o comunque percorsi, piccoli percorsi, da seguire. E cerco di andare un pò più tranquillo, in tutte le cose. Tranquillo, non superficiale. Posso dire insomma che qualcosa è migliorato, soprattutto grazie a questo thread, riempito dalle vostre bellissime parole. Anche le tue. Alessandro