Questo è un'appello di aiuto! ieri sera mi è stata proposta la rappresentanza di un'azienda leader nel mio settore (moto), l'ex agente quest'anno arriverà a fatturare 60.000€ di provvigioni. conosco titolari e l'azienda è più che sana. io sono un dipendente con buono stipendio ma non ho mai lavorato in partita iva. come faccio a capire quanto diventano netti questi €? c'è chi dice di contare il 50% e chi il 30-35% Vi rangrazio per l'aiuto...
Non è facile rispondere a questa domanda perchè per raffrontarlo con il tuo stipendio da lavoratore dipendente dovresti stimare quelli che sono i costi che dovresti sostenere con la tua nuova attività di lavoratore autonomo con partita iva. Se infatti da dipendente per esempio non deduci alcuna spesa (acquisto auto, carburante, utenze etc etc) da lavoratore autonomo questo ti è consentito. In ogni caso considera che indicativamente l'imposizione fiscale dovrebbe gravare intorno al 40% ma sull'utile (provvigioni meno costi) e non sulle provvigioni
no, io da dipendente non deduco niente purtroppo! i dati ricevuti ieri sera durante il colloqui sono: 60.000 € provvigioni 70.000 km percorrenza unnua 5 giorni la settimana territorio lombardia quindi no notti ingiro.
e poi....scusa se mi permetto, ma su una questione così seria come la valutazione di un cambio di professione secondo me varrebbe la pena di prendere appuntamento con un commercialista ed approfondire bene la cosa......
Se scrivi un solo altro messaggio nel forum per richiamare a questa discussione te la chiudo e ti banno a tempo determinato.
Secondo me meglio che parli con un commercialista, prendi appuntamento e poi decidi con lui, le variabili in gioco sono davvero tantissime. Personalmente, essendoci passato anni fa, ti posso dire che alla fine sono più problematiche che guadagni. Conta che non solo incidono le tasse su quanto è il tuo utile, ma devi anche pensare ad INPS, partita iva, commercialista, etc... All'epoca avevo anch'io un lordo similare ed alla fine in tasca me ne venivano puliti 28/29.000. Oltretutto se per qualche motivo (tocca ferro) avessi qualche problema di salute, il guadagno diventa 0 e questo meglio ricordartelo bene! Spesso ho lavorato in condizioni pessime di salute ma non vi era alternativa, se hai famiglia a fine mese i conti devono quadrare!
Quoto tutto e sottoscrivo, allo stato delle cose, oggi come oggi, ti resta in tasca sicuramente meno della metà di quanto fatturato (ero rappresentante, ho festeggiato quando mi sono cancellato dalla partita IVA:wink:)
Quoto Piero. A mio parere in tempi come questi mollare una posizione Irpef a favore di una a partita IVA o è motivato da un salto in avanti consistente quanto ad introiti (ed anche lì: bisogna fare le stime sul netto, per far le stime sul netto serve fare una stima dei costi sostenuti una volta a partita IVA, fare il conto delle detrazioni, etc etc etc) oppure è un bel regalo per chi non si trova più la busta paga da pagare appunto ogni mese. E poi Fabio74 non averne a male ma se la tua idea di fartene un'idea non è come dicono tutti andare da un commercialista ma chiedere su un forum pubblico ho idea che è meglio che resti dove sei. Perdonami ma se a 35 anni suonati certe botte di conti non le sai fare al volo, magari mentre pensi a qualcos'altro, ho idea che la libera professione non faccia per te
io mi permetto di dirti solo una cosa: oggi il "posto fisso" è una chimera, chi ce l'ha non dovrebbe nemmeno mettere in discussione la possibilità di lasciarlo. A meno che - ovviamente! - non ci sia un giro d'affari tale da giustificare una scelta di questo tipo, ma - ad occhio - non mi sembra questo il tuo caso.
a mio avviso, fabio, dovresti prima valutare se la libera professione fa per te o meno.. non devi scegliere valutando solamente il portafoglio! nel senso che purtroppo non è tutto cosi "matematico" e scontato.. (gia il fatto che scrivi che lavorerai 5 giorni è un assurdo avendo una libera professione). se affronti tale scelta non ti basare solo sul presunto o meno fatturato che l'azienda ti passa, devi considerare che parti con una profesisone e devi fare i conti con le mille problematiche del mondo lavorativo (che da dipendente ignori completamente!) e non sono solo i 3 giorni che ti fai a casa con l'influenza (che non comportano nessun problema) ma piuttosto i rapporti con una sola azienda mandante.. le spese che tu devi sostenere per mantenere ed incrementare il fatturato... i vincoli contrattuali con l'azienda mandante... ecc.. io ho scelto di far il passo perche da dipendente, nonostante la buona retribuzione, mi sentivo troppo vincolato! ora, sono sincero, guadagno meno di prima ma vivo 10mila volte meglio e lavoro 100mila volte meglio! oltre al fatto che le prospettive sono notevoli e prima o poi a forza si seminare qualcosa crescerà..
Ti consiglio di restare dipendente,di buone motivazioni te ne hanno fornite svariate nei post precedenti.
scusami ma prima di fare certe affermazioni bisognerebbe conoscere un po' più le persone non fare giudizi pesanti a *****. ho sempre lavorato in proprio e causa un padre "particolar" mi son trovato nel giro di un mese senza neanche un tetto.... e neanche una lira. è grazie alla mia voglia di lavorare che sono arrivato dove sono ora mettendo su anche una figlia... senza mai aver dato dell'ignorante a nessuno!
penso che se una persona chiede è perchè ha bisogno! non perchè vuole sentirsi dare del ricolo da altri che pensano di essere miglori!!!! complimenti alla bella gente!
certo si che ho famiglia! è per questo che chiedo, inoltre commercialista uno mi dice di contare la metà, l'altro il 40% meno. se fossero 500.000 non farebbe differenza ma su 50.000 fanno la differenza fra pagare il mutuo e far mangiare i figli a non far niente. volevo sentire il parere di chi stava sul campo e ho trovato una marea di gente che ha saputo solo darmi dell'ignorante!
se il 10% in meno ti fa la differenza di non riuscire a pagare n'è mutuo n'è dar da mangiare ai figli mi sa che hai sbagliato a farti un po i conti in tasca...:wink:
dai Fabio, così imho esageri... Ci sono stati molti utenti (me compreso) che hanno cercato realmente di darti un consiglio in base alle proprie esperienze. Lo stesso Bodhisattva - anche se in maniera un po' brusca - ti ha comunque dato una dritta motivata sulle insidie di un lavoro autonomo rispetto a quello da dipendente.
cambia commercialista. Visto che vuoi fare questa scelta avrai bisogno di un commercialista di cui fidarti, ed un professionista coscienzioso non può sparare nessuna cifra se non gli hai fornito prima tutti gli elementi (e sono tanti). Ecco il perchè qualcuno ti ha giustamente fatto notare che sei in alto mare (proprio perchè non hai mai avuto esperienza da autonomo) ed ancora di più necessiti di un professionista serio. In linea di principio per me devi iniziare a pensare a lasciare la busta paga quando l'utile è il doppio del tuo attuale stipendio. Altrimenti il gioco non vale la candela.IMHO