fiiiiiiikius considerando che, anche nell'elettronica di consumo, la cosa più "importante" come peso ecc è la batteria, penso a telefoni-pc-macchinari e quant'altro che si aprono a nuove frontiere di miniaturizzazione e potenza...
se non ci fossero verdi, talebani, iraniani e chernobilliani, la parola nucleare evocherebbe davvero altre sensazioni.
sarebbe la vera soluzione per soppiantare il petrolio come unico vettore energetico di ragionevole utilizzo. Un accumulatore odierno per trazione dispone, nella migliore delle ipotesi, di una densità di energia pari a circa 200Wh/kg. I carburanti per autotrazione forniscono circa 12.000Wh/kg. Pur considerando la diversa resa energetica dei due sistemi propulsivi, rimane un vantaggio per i carburanti petroliferi di oltre dieci volte: il rapporto tra energia utile si riduce a 2000Wh/kg contro 160Wh/kg. Questo e solo questo è il motivo per cui le vetture elettriche non potranno diffondersi fino all'ingegnerizzazione di dispositivi di accumulo efficienti. Avere accumulatori atomici che vantino sei (6) ordini di grandezza (anche se c'è da capire se questo dato si riferisce al solo materiale attivo o contempla le strutture di contenimento ed erogazione) significa che di colpo la vettura elettrica si troverebbe proiettata nel futuro, invertendosi i rapporti finora a vantaggio del petrolio. Significherebbe balzare in un colpo solo a qualcosa dell'ordine di 100.000.000Wh/kg...una quantità inimmaginabile, oggi.
Però mi sembra abbia parlato di densità di energia, e quindi a parità di spazio occupato da una batteria chimica esso sarà di un milione di volte maggiore, ma, nel caso che si parli, come dopo poco, di batterie dello spessore inferiore ad un capello umane, la differenza si assottiglia (Quanto è grande più o meno un accumulatore da 160-200 Wh/Kg ?) Ps: il ragionamento mio lo vedo in ogni caso un pò confuso, perchè potrebbe semplicemente riferirsi a densità di energia come l'unità di misura Wh/Kg, quindi 100 Wh/Kg ---> 100 x 10^6 Wh/Kg. Ps: grazie della spiegazione ^^
ma dai samuel...retaggio di un po' di nozioni dell'università...:wink: per densità di energia si può intendere l'energia disponibile per unità di massa del materiale attivo (nel caso dei combustibili e in generale di sostanze che danno luogo a reazione esotermica) oppure al sistema di generazione (è il caso degli accumulatori chimici, come le "batterie" per autovettura). Ecco il perché il mio dubbio. In ogni caso un fattore 10^6 significa che nella peggiore delle ipotesi rimarrà un vantaggio sostanziale (anche se non quantificabile) rispetto ai combustibili tradizionali, perlomeno sotto questoprofilo. Poi bisognerà considerare il bilancio complessivo, ovvero il rapporto tra energia prodotta ed energia consumata, ma questo è un altro discorso.:wink:
Intendi il bilancio tra energia che viene usata per produrre la batteria ed energia promessa da quest'ultima ?
esattamente:wink:. Bisogna aggiungere anche l'energia necessaria allo smaltimento. Questi studi del bilancio energetico si chiamano, nella teminologia anglosassone, LCA (Life Cicle Analysis).
ma di nulla, figurati! è un argomento che mi piacerebbe approfondire, ma il tempo è tiranno. Uno dovrebbe vivere mille vite per seguire tutte le curiosità che vorrebbe.:wink:
Soprattutto le tue, visto che (come dicono gli altri e dalla cultura che emani nei tuoi post) ti interessi di tutto.
Senza dubbio un grande passo, che calcerà avanti l'auto elettrica portandola ad essere sotto tutti gli aspetti migliore del petrolio, quello che non mi convince è la sicurezza del progetto...
certamente, sono solo ipotesi allo studio, tuttavia le prospettive appaiono strabilianti. 30 anni fa nessuno avrebbe ipotizzato processori capaci ci compiere 5 milioni di operazioni al secondo, eppure adesso son qui.:wink:
No, no! sono batterie ai radioisotopi, sfuttano il decadimento radioattivo, non sono reattori nucleari che sfruttano la reazione a catena di fissione nucleare. :wink: