Tutte le lettere d’amore sono ridicole. Non sarebbero lettere d’amore se non fossero ridicole. Anch’io ho scritto ai miei tempi lettere d’amore, come le altre, ridicole. Le lettere d’amore, se c'è l’amore, devono essere ridicole. Ma dopotutto solo coloro che non hanno mai scritto lettere d’amore sono ridicoli. Magari fosse ancora il tempo in cui scrivevo senza accorgermene lettere d’amore ridicole. La verità è che oggi sono i miei ricordi di quelle lettere a essere ridicoli. (Tutte le parole sdrucciole, come tutti i sentimenti sdruccioli, sono naturalmente ridicole). [Tutte le lettere d'amore - Poesie di Alvaro De Campos] De Campos è uno dei tanti falsi nomi (venti) sotto cui si celava lo e poeta portoghese Fernando Pessoa . a proposito della fissazione per l'eteronimia di Pessoa, scrive Antonio Tabucchi : " l'eteronimia è anche qualcos'altro: è un tentativo di superare l'unicità dell'essere e la finitezza dell'uomo, è l'espressione della consapevolezza che la vita non basta, è un vago e inquietante interrogativo: se possono esserci più di una vita in una sola vita, se sono davvero il tempo e lo spazio che ci segmentano o se siamo noi che crediamo sia così, mentre forse esiste solo l'hic e il nunc, la persona nell'Istante, diversa da quella esistita nel momento prima, diversa da quella che esisterà nel momento dopo ". "Tutte le lettere d'amore" ha ispirato a Roberto Vecchioni questa canzone: [youtube]http://www.youtube.com/watch?v=xnslQaGKj44[/youtube] recarsi a Lisbona e vedere la statua di Pessoa che aspetta la sua solita ordinazione seduto ad un tavolino del caffè "a brasileira" (abituale ritrovo degli intellettuali e degli artisti), è imho un omaggio dovuto ad un grande
Veramente, vivo in tempi bui ! La parola disinvolta è folle. Una fronte liscia indica insensibilità. Colui che ride probabilmente non ha ancora ricevuto la terribile notizia. Che tempi sono questi in cui un discorso sugli alberi è quasi un reato perché comprende il tacere su così tanti crimini! Quello lì che sta tranquillamente attraversando la strada forse non è più raggiungibile per i suoi amici che soffrono ? È vero: mi guadagno ancora da vivere ma credetemi: è un puro caso. Niente di ciò che faccio mi da il diritto di saziarmi. Per caso sono stato risparmiato. (Quando cessa la mia fortuna sono perso.) Mi dicono: "Mangia e bevi! Accontentati perché hai!" Ma come posso mangiare e bere se ciò che mangio lo strappo a chi ha fame, e il mio bicchiere di acqua manca a chi muore di sete ? Eppure mangio e bevo. Mi piacerebbe anche essere saggio. Nei vecchi libri scrivono cosa vuol dire saggio: tenersi fuori dai guai del mondo e passare il breve periodo senza paura. Anche fare a meno della violenza ripagare il male con il bene non esaudire i propri desideri, ma dimenticare questo è ritenuto saggio. Tutto questo non mi riesce: veramente, vivo in tempi bui ! Voi, che emergerete dalla marea nella quale noi siamo annegati ricordate quando parlate delle nostre debolezze anche i tempi bui ai quali voi siete scampati. Camminavamo, cambiando più spesso i paesi delle scarpe, attraverso le guerre delle classi, disperati quando c'era solo ingiustizia e nessuna rivolta. Eppure sappiamo: anche l'odio verso la bassezza distorce i tratti del viso. Anche l'ira per le ingiustizie rende la voce rauca. Ah, noi che volevamo preparare il terreno per la gentilezza noi non potevamo essere gentili. Ma voi, quando sarà venuto il momento in cui l'uomo è amico dell'uomo ricordate noi con indulgenza. [A Quelli Nati Dopo Di Noi - Bertold Brecht]
la più bella di sempre questa non so, vale? : ''Alcuni non riescono a pensare ad altro se non che devono andare. Andare e non sapere dove si concluderà la loro giornata. Andare per sentire l’asfalto scivolare indietro. Andare senza voglia di tornare, e poi ritornare ancora colmi di voglia d’andare. Andar per luoghi sconosciuti ma senza nel cuore paura alcuna dell’ignoto. Andare a vedere. Sentire di non avere altro che la propria libertà. Andare e scoprire volti che non si vedranno mai più. Cibi che non si assaporeranno più. Andare per restare senza fiato. Nuovi profumi, nuovi colori, nuove terre che non saranno mai più. Momenti che resteranno nel cuore sotto le spoglie di un’indimenticabile emozione Come un sogno ormai ricordo. Loro sono i viaggiatori. E questa è l’anima del viaggio. ''
Nei suoi sogni la luna è più pigra, stasera: come una bella donna su guanciali profondi, che carezzi con mano disattenta e leggera prima d'addormentarsi i suoi seni rotondi, lei su un serico dorso di molli aeree nevi moribonda s'estenua in perduti languori, con gli occhi seguitando la apparizioni lievi che sbocciano nel cielo come candidi fiori. Quando a volte dai torpidi suoi ozi una segreta lacrima sfugge e cade sulla terra, un poeta nottambulo raccatta con mistico fervore nel cavo della mano quella pallida lacrima iridescente come scheggia d'opale. e, per sottrarla al sole, se la nasconde in cuore.
I Doni della luna - Baudelaire. Mentre dormivi nella tua culla, la Luna, che è il capriccio in persona, guardò dalla finestra e disse: "Questa bambina mi piace". Discese languidamente la sua scala di nuvole, e passò senza fare rumore attraverso i vetri. Poi si stese su di te con la morbida tenerezza di una madre, e depose i suoi colori sulla tua faccia. Così le tue pupille sono rimaste verdi, e le tue guance straordinariamente pallide. Contemplando quella visitatrice i tuoi occhi si sono così bizzarramente ingranditi; e lei ti ha così teneramente serrato la gola che ti è rimasta per sempre la voglia di piangere. Nell' espansione della sua gioia, la Luna continuava a riempire tutta la stanza di un'atmosfera fosforescente, di un veleno luminoso; e tutta quella viva luce pensava e diceva: "Subirai eternamente l'influsso del mio bacio. Sarai bella a modo mio. Amerai ciò che amo io e ciò che mi ama: l'acqua, le nuvole, il silenzio e la notte; il mare immenso e verde; l'acqua informe e multiforme; il luogo in cui non sei; l'amante che non conosci; i fiori mostruosi; i profumi che fanno delirare; i gatti che si beano sui pianoforti e che gemono come le donne, con voce roca e dolce. "E sarai amata dai miei amanti, corteggiata dai miei corteggiatori. Tu sarai la regina degli uomini dagli occhi verdi a cui ho stretto la gola con le mie carezze notturne; di coloro che amano il mare, il mare immenso, tumultuoso e verde, l'acqua informe e multiforme, il luogo in cui non sono, la donna che non conoscono, i fiori sinistri che somigliano ai turiboli di una religione ignota, i profumi che turbano la volontà e gli animali che sono gli emblemi della loro follia". Ed per e' questo, maledetta e cara bambina viziata, che io ora sono ai tuoi piedi, e cerco in tutta la tua persona il riflesso della temibile Divinità, della fatidica madrina, della madrina avvelenatrice di tutti i lunatici!
Non dovresti conoscere la disperazione se le stelle scintillano ogni notte; se la rugiada scende silenziosa a sera e il sole indora il mattino. Non dovresti conoscere la disperazione, seppure le lacrime scorrano a fiumi: non sono gli anni più amati per sempre presso il tuo cuore ? Piangono, tu piangi, così deve essere; il vento sospira dei tuoi sospiri, e dall'inverno cadono lacrime di neve là dove giacciono le foglie d'autunno; pure, presto rinascono, e il tuo destino dal loro non può separarsi: continua il tuo viaggio, se non con gioia, pure, mai con disperazione ! [Emily Brontë - Non Dovresti Conoscere la Disperazione]
caro TAG, tu attrai le mie Rep come la Terra le Meteore. Non sarà molto romantico ma, poiché te l'ho già data, dovrò darla ad altri 30 prima di potertela ridare.
caro mix, purtroppo anche a me, come a tutti, questo forum richiede un certo "libertinaggio"... il fatto è che, come nella vita reale, anche in quella virtuale ci sono persone fra le quali si instaura una forte empatia in breve tempo. comunque, prendere atto della tua stima con un post come questo è per me equivalente ed altrettanto gradito :wink:
Sì, lo so: solo il felice È amato. La sua voce È ascoltata con piacere. La sua faccia è bella. L'albero deforme nel cortile È frutto del terreno cattivo, ma Quelli che passano gli danno dello storpio E hanno ragione. Le barche verdi e le vele allegre della baia Io non le vedo. Soprattutto Vedo la rete strappata del pescatore. Perché parlo solo del fatto Che la colona quarantenne cammina in modo curvo ? I seni delle ragazze Sono caldi come sempre. Una rima in una mia canzone Mi sembrerebbe quasi una spavalderia. In me si combattono L'entusiasmo per il melo in fiore E il terrore per i discorsi dell'imbianchino. Ma solo il secondo Mi spinge alla scrivania. [Bertold Brecht - Tempi Brutti per la Poesia]