Buffone di un fermone!!!!! Brucia perdere il sedile.....ma se sei fermo è giusto che sia così!!!!! La FIA condanna senza prove.....mi chiedo.....perchè non boicottare la F1 così da far crollare questo sistema corrotto e antisportivo,resettare tutto e ripartire?
Sono choccato, mi hanno tradito E ora trema Ecclestone Il manager italiano studia le mosse. Ma rischia di perdere anche la squadra di calcio Flavio Briatore (Afp)MILANO — Dai Gran premi se ne anda­va sempre prima, le macchine non aveva­no ancora tagliato il traguardo e lui ave­va già in mano la ventiquattrore di cuoio diretto all’elicottero o all’aereo privato. Una specie di Boniperti della Formula 1 anche se la fine è stata piuttosto quella di altri juventini, Luciano Moggi e Antonio Giraudo (quest’ultimo suo grande ami­co). Anzi, a lui è andata pure peggio: per i bianconeri la radiazione è rimasta una proposta (mai discussa), per mister Bil­lionaire è immediatamente operativa. «Flavioooo», così lo sentivi chiamare nei paddock: lui era Flavio per tutti. Pote­va essere la Naomi che veniva ancora a trovarlo ogni tanto, o la neo-moglie Elisa­betta. Potevano essere Michael Schuma­cher o Fernando Alonso, i campioni che aveva scovato fino a portarli al titolo (e adesso pare strano che, a firmare la sua fine, sia un pilota di nessunissimo talen­to). Poteva essere Max Mosley, poteva es­sere il suo ex amico Bernie Ecclestone, che poi sono quelli che l’hanno fatto fuo­ri. E che ora dovranno stare ben attenti al Flavio Briatore ferito. Potevano essere i capoccioni della Renault che ora lo addi­tano a colpevole e lo salutano senza nean­che un grazie, come se non fosse stato lui quello che ha regalato al team francese due campionati del mondo costruttori e due piloti con Alonso (e con meno soldi degli avversari). Come se non sapessero, in Renault, quali sono i metodi che si usa­no in Formula 1: i metodi di Briatore e non solo i suoi. Potevano essere gli appas­sionati, lui che veniva fermato nei risto­ranti, o per strada, persino più degli stessi piloti. E ci teneva a fartelo nota­re: «Vedete, la gente chiede di me, per­ché non lo scrivete?». Flavioooo non c’è più. Bandito, nel senso di cacciato. Ma anche nel senso di un’etichet­ta che la Fia gli cuce addosso, con il massimo della vergogna: «La Fia dichiara che il signor Briato­re, per un periodo di tempo illi­mitato, non dovrà partecipare ad alcun evento internaziona­le, campionato, coppa, trofeo o altro in qualsiasi veste. E non concederà alcuna licenza a nessun te­am o altra entità che dovesse ingaggiare Briatore in qualsiasi ruolo. Dà anche istruzione a tutti i funzionari presenti agli eventi Fia di non consentire a Briato­re l’accesso a nessuna area sotto la giuri­sdizione Fia. Inoltre, non intende rinno­vare nessuna licenza a piloti associati con Briatore o ad altra entità o persona che lo siano». Mai vista una durezza si­mile dalle parti dei motori, o in altre giu­stizie sportive. Tanto che a leggere la sen­tenza, Briatore si è lasciato scappare agli amici fidati un «Sono choccato. Sono sta­to tradito». Da chi? Per ora ci sono solo parole a microfoni spenti. Parole di un uomo pro­vato, come nemmeno la malattia, come forse mai prima d’ora. Non che potesse aspettarsi un buffetto sulla guancia, do­po che Max Mosley aveva fatto chiara­mente capire di volere la sua testa. E do­po che la Renault l’aveva palesemente scaricato per salvare se stessa. Ma forse la radiazione, quella no, non se l’aspetta­va neanche lui. Si parla di una cena, avve­nuta a Parigi la sera prima del Consiglio mondiale, tra Bernie Ecclestone, Mosley e il presidente Renault Bernard Rey. Che ci sia stata o no, poco importa. L’accordo ri­sale ai giorni del Gp di Monza, quando Briatore ancora non aveva capito che aria tirava e si difendeva con il solito sti­le sfasciatutto: «Non posso permettere che un bambino viziato e un padre che è capace di tutto rovinino la Renault». Ma la Renault ha confessato: e dunque è col­pa di Briatore e del d.t. Symonds se Pi­quet jr, un anno fa a Singapore, è andato a sbattere contro un muro per favorire il compagno Alonso. Un fatto grave, gravis­simo: di più, una follia. Ma le prove non si sono ancora viste, e c’è un’aria da rego­lamento di conti. Un’aria che manca l’aria. E Briatore non ha ancora detto l’ul­tima parola: la prossima mossa spetta a lui e, tutti nell’ambiente, la stanno aspet­tando. È arrabbiato e cercherà di farla pa­gare a «quelli che l’hanno tradito». I capi Renault, certo. Ma anche Ecclestone, il compagno d’affari che temeva la voglia di Briatore di gestire in prima persona (per conto dei team) i diritti commerciali della Formula 1 e il compagno d’avventura nel Queens Park Rangers. Ma ora Briatore ri­schia di perdere anche il calcio, perché la Football association, la Federazione ingle­se, più rigida del Parlamento italiano, pretende che i manager «non siano sog­getti a squalifiche da parte di organismi sportivi». Un effetto domino. Flavio Briatore non amava la Formula 1, «amo il lavoro che faccio, il prodotto che esce, la gente che lavora con me, non la Formula 1» ed era ampiamente ricam­biato: anche la Formula 1 non lo amava, lui che non era un tecnico, lui che parlava un inglese un po’ così, lui sopra le righe, che sorrideva di tutto e prendeva in giro gli ingegneri. E infatti ha sempre cercato di cambiarla, la Formula 1, capendo qual­cosa più degli altri (e cioè che le astruse­rie e l’aria inavvicinabile di alcuni prota­gonisti avrebbero allontanato la gente), e qualcosa meno: non tutto si può sacrifica­re in nome dello show Corriere
ma una curiosità: piquet che accusa di esser stato "obbligato" a sbattere (e bravo coxione...) ha in prima persona eseguito. non è perlomeno "complice"?
gli hanno garantito l'immunità pur di avere la testa di Briatore... è facile far giustizia così comunque dubito che una qualsiasi scuderia di qualsivoglia livello prenderà mai in considerazione l'idea di ingaggiare Piquetinho...scarso, traditore e collione
Si ma l'ammissione di colpa nonchè la collaborazione fanno in modo che all'infame sia concessa una grazia...... Bel modo di fare sport eh?
Max Mosley è soddisfatto ''Abbiamo tagliato i rami cattivi'' Max Mosley ha affermato che la FIA ha “tagliato i rami cattivi” della F1 in seguito alla sospensione a vita di Flavio Briatore e la minaccia di esclusione definitiva di due anni nei confronti della Renault. “E’ un peccato perché è stato ai massimi livelli dello sport automobilistico per oltre 20 anni. E’ triste vedere che una carriera si concluda in questo modo. Ma cos’altro potevamo fare ?” ha affermato Mosley a proposito di Briatore. “Non può più essere associato ad una squadra, a una serie. Non può più venire nel paddock di un evento FIA. Non può più essere il manager di nessun pilota,” ha precisato Mosley. Il presidente della federazione internazionale ha stimato che la F1 continuerà a funzionare. “ Abbiamo tagliato i rami cattivi. Le cose continueranno come avrebbero sempre dovuto essere.” Francesco BUFFA © CAPSIS International
la colpa è vostra, ragazzi. io mi chiamo -volutamente- fuori. e vi spiego perchè. ho smesso di guardare ste farse chiamate corse dieci anni fa.basta togliere loro l'ossigeno(soldi) che usano x fare ste gaxate per impedire loro di farle. rigare dritto o scomparire. probabilmente la seconda.
mi sa che hai toppato........ i soldi glieli si da sottoscrivendo il pacchetto F1 con Sky o pagando il biglietto per il weekend di gara........ considerando che il 95% degli appassionati italiani di F1 la segue rigorosamente sulla Rai in chiaro ho idea che siffatti appassionati non stiano dando del grande ossigeno al carrozzone F1........
Se funziona come gli ultimi anni, credo che la F1 durerà ancora qualche gara e poi nessuno si ricorderà piu dell'esistenza di tale campionato!!!