Mi sa che siamo nel mezzo di un nuovo 1929..

A luglio dell'anno scorso si discuteva sul se una crisi si sarebbe vista, non sull'entità. Inoltre i prezzi delle materie prime avevano raggiunto un nuovo massimo. Subito dopo il taglio del costo del denaro, hanno cominciato a precipitare. Non era per nulla una situazione ampiamente annunciata...





Ossia, a posteriori è piuttosto facile fare il presidente della BCE...

 

Infatti hanno rifiutato la mia candidatura
Non ho a portata di mouse alcuni indicatori che analizzammo lo scorso maggio. Convergevano tutti verso un pesante rallentamento dell'economia.

 

Del resto si sa che la regola di un buon trader è smettere d'informarsi... Anch'io ho guadagnato sempre di piú quando mi basavo solo sull'andamento dei prezzi.

 

Parliamo del presente e non di presunte colpe del passato: cosa dicono ora quegli stessi indicatori?

 

-I dati congiunturali sono stati scoraggianti e hanno mostrato che negli ultimi
tre mesi del 2008 la Germania ha subito una contrazione record del Pil (-2,1%
su base trimestrale), a fronte della paralisi delle esportazioni. D'altro canto, le
prospettive della maggiore economia europea non appaiono rosee: a febbraio
l’indice Ifo della fiducia delle imprese, un indicatore anticipatore, è sceso ai
livelli più bassi degli ultimi 28 anni

-l’economia nipponica ha mostrato un ulteriore deterioramento.
A gennaio le vendite estere sono diminuite quasi del 50% su base
annuale e l’accumulo delle scorte ha contribuito alla riduzione del 10%
della produzione industriale. Anche la domanda interna si è mantenuta
molto fragile e nel primo mese dell’anno la spesa delle famiglie si è
contratta del 5,4% in termini annui.

-In America Latina, l’Ipc messicano ha ceduto il 3,1% dopo che il crollo
della domanda estera di prodotti messicani ha spinto il pesos a nuovi
minimi contro il dollaro.

E potrei continuare...domani ho in programma un incontro di analisi dei leading indicators.
L'unico dato che attualmente delinea una graduale uscita dalla fase acuta della crisi è l'indicatore del recupero delle principali commodities rispetto ai minimi. Di solito tale grafico ha valenza di anticipatore di medio periodo

 

Molto, molto interessante, grazie!

 

:wink: Ti pare

 

:wink:




il problema di trichet non è tanto l'incompetenza, quanto, imho, la poca credibilità



sapendo che il mercato sconta a momenti anche i sospiri in mezzo a un discorso quanto può essere sensato lasciarsi sfuggire che a un taglio di tasso probabilmente ne seguiranno altri?

 

Come ho già scritto, ogni tre mesi si parla di rallentamento dell'economia. È azzeccare quando avviene veramente, il problema. Certo, lui avrebbe dovuto farlo, data la posizione... In ogni caso non mi pare proprio che la crisi che stiamo vivendo in Europa non dipenda minimamente dalla sua manovra. Come vedete, anche a buttare giú i tassi cambia ben poco perché il problema non è certo la politica monetaria. Semmai si potrebbe accusarlo di non aver saputo rinnovare la struttura del sistema creditizio negli ultimi anni...

 

Scusami, c'è una piccola omissione in questa frase:

a buttare giù i tassi ora cambia ben poco

In economia sei bravo se anticipi i cicli, altrimenti non ci sono scusanti.
Capisco che è semplice fare l'economista da dietro un pc, ma lui è pagato per questo :wink:

Cmq lungi da me pensare che sia la causa di questa crisi, però penso che ci saremmo potuti giocare meglio le nostre carte, soprattutto nei confronti degli usa.

 

Mah, non lo so: le economie sono tanto interconnesse... Se cosí non fosse, oggi noi non parleremmo di crisi e questa colpirebbe soprattutto il mondo anglosassone. Boh, errori se ne sono sicuramente fatti, altrimenti non saremmo al tremillesimo messaggio di un topic del genere. Speriamo solo che la lezione si sia appresa.

 

Be', non c'è niente di male; anzi è un bene che le banche si smuovano da questo stallo. Tanto non devono dimostrare niente a nessuno... Le banche francesi l'han fatto da quel dí.

 

Hai mai visto una banca con un margine lordo di meno del 7,5%? Loro sono signori, loro!

Un paio di notizie gradevoli

Citigroup potrebbe mettersi in luce in avvio di seduta: nei primi due mesi del 2009 i risultati conseguiti dalla banca sono positivi ed incoraggianti, lo riferisce Bloomberg citando un documento inviato dall'amministratore delegato Vikram Pandit al top management. A Francoforte il titolo segna un forte rialzo.

A sostenere gli indici azionari europei sono anche i risultati di Eads, il gruppo dell'aeronautica ha chiuso il quarto trimestre del 2008 con un aumento dell'utile dell'89% a 490 milioni di euro, meglio delle attese degli analisti. Il titolo sale del 2%

(Websim)

 

Tra un po la seguiranno tante altre, iniziano a farsela sotto in maniera pesante...
Un'azione Banco Popolare valeva 9 euro a inizio 2008, ora vale quanto una goleador...