Il titolo di Bmw crolla in Borsa (a Francoforte, alle 13,30, perde il 7,37% a 26,8 euro) dopo che il gruppo ha diffuso i conti: nel primo semestre 2008 ha accusato una flessione del 26% dell'utile netto, sceso da 753 milioni di euro, nel secondo trimestre 2007, a 507. Gli analisti avevano invece puntato su un risultato pari a 703 milioni. Le vendite sono scese a 14,6 miliardi di euro, dai precedenti 14,7. Il gruppo ha avvertito che non riuscirà a raggiungere i risultati finanziari previsti. A pesare sono stati l'aumento dei prezzi delle materie prime e la crisi di mercati chiave, come gli Stati Uniti, dove tutto il settore auto ha sofferto. Bmw, primo produttore al mondo di modelli di lusso, è stato poi particolarmente penalizzato dalla debolezza del dollaro. Il gruppo ha risentito anche della crisi delle borse, che ha inciso sull'andamento della divisione di servizi. Per fare fronte alla crisi del settore Bmw aumenterà i prezzi delle vetture quest'anno e il prossimo, ridurrà la produzione soprattutto sul mercato Usa, ma non ha allo studio ulteriori tagli del personale. Lo ha detto l'amministratore delegato. Norbert Reithofer intervenendo a una conference call, dopo l'annuncio dei risultati trimestrali e del profit warning sul 2008.