...é questione di omologazione...lo fa qualcuno, devono farlo tutti per non sentirsi esclusi...é un classico della società contemporanea...la debolezza sulla quale costruiscono le campagne di marketing le aziende...una volta il famigerato "motorino" lo dovevi soffrire ...invidiavi quello degli altri e, magari in cambio di maggior impegno negli studi, lo ricevevi in regalo...oggi tutto é dovuto, come dicevo...non c'é più "la morale" dietro all'esperienza dell'avere...se ti impegni forse puoi aspirare ad avere anche tu quello che hanno gli altri...oggi i genitori, invece, per soddisfare la propria necessità di mettere in mostra la propria ricchezza, lo regala a prescindere...oggi il ragionamento é "il figlio di quell'altro ha il motorino...chi sono io per non comprarlo a mio figlio?" ...che insegnamento vuoi che ricevano i ragazzini in questo contesto? ...alla base c'é sempre un comportamento errato del genitore...i più giovani sono vittime predestinate di questi meccanismi, ma da persone adulte mi aspetterei un minimo di senso critico... (ovviamente é una pia illusione).
non so sai... io credo che molte persone la personalità se la costruiscono man mano crescendo e la famiglia influisce ma non è determinante... non troppo almeno. ad esempio... in casa mia siamo 3 figli, io son quello di mezzo... tutti medesima educazione ovviamente... io sono "la pecora nera"... sempre combinato casini... sempre creato problemi (purtroppo)... ho smesso di crearne con un incidente in moto di cui ormai vi ho parlato diverse volte. nonostante gli insegnamenti fossere gli stessi sulla mia personalità non attaccavano abbastanza da farmi esser come "sarei dovuto" essere... dove c'era un pericolo qualcosa di sbagliato... io c'ero (nei limiti) non credo di essere una persona sbagliata o fatta male... ho i miei pregi e difetti come tutti... so solo che io sono me stesso al 101%... non sento di essere così perchè così hanno provato a farmi essere.
Probabilmente ho frainteso, hai detto che non rispondevi a quanto avevamo detto io e Goldie perchè sennò succedeva un casino e che preferivi uscire per andare a comprare un kg di gelato, visto che il mio intervento cercava in qualche modo di provare a comprendere il perchè i ragazzi si ubriacassero a morte e sapendo che sei piuttosto rigido quando ci sarebbe da pescare nella propria comprensione ho inteso che non commentavi perchè la tua posizione era molto distante, ed ho ipotizzato (e continuo a farlo anche ora) che la distanza si ridurrà quando figlierai, tutto là :wink:
...non mi permetterei mai di giudicarti e peraltro non ti conosco (quindi tantomeno), ma da quello che scrivi mi sembri tutto fuorché una "persona sbagliata" :wink: ...comunque sono d'accordo, non dipende solo dai genitori, ma un ambiente "sano" (se si può usare questo termine) secondo me é indispensabile...generalmente chi ha difficoltà ha molta più probabilità di averne a causa del contesto nel quale cresce...poi chiaro, non é una regola scritta, diciamo...
tranquillo, facevo solo un esempio su di me... la famiglia sicuramente conta... deve spronare ecc... ma credo che ognuno abbia già "di base" un certo carattere e delle potenzialità... a seconda di quanto le frutterà sarà migliore o meno... e ad aiutarlo in questo c'è la famiglia, gli amici, l'ambiente ecc...
Il dolore fisico purtroppo è una cosa che si fa più fatica a dimenticare, mentre una grossa sgridata da un genitore entra ed esce allo stesso tempo da un orecchio all'altro. Con questo non voglio dire di tenerli picchiati una volta al giorno così non dimenticano mai, ma in modo che ogni qual volta pensino di sgarrare gli torni in mente la mano/piede che arriva sul fondoschiena, così da pensare "e se mi scopre, me ne becco un'altra!"
...non so...dipende anche da persona a persona e dal rapporto che riesci a stabilire...sarà che i miei mi avevano insegnato a rispettare comunque la loro autorità senza la famosa sberla...non ne ho mai ricevuta una ma quando volevano impormi qualcosa ci sono sempre riusciti...secondo me funziona meglio l'esperienza diretta: se sbagli e paghi in prima persona poi ci pensi due volte a commettere di nuovo l'errore... ...poi non dico che sia una regola assoluta (e comunque non é mai morto nessuno per una sberla, voglio dire) ma se si può evitare, tanto meglio...mi é capitato di avere a che fare con i bambini e, benché non fossi il loro genitore, mi sono fatto sentire quando c'era bisogno... ...adesso ti faccio ridere : dopo due giornate intere con due bambini di parenti che ci erano stati affidati, quello più piccolo comincia a fare la rogna...due ore a rompere..."ho sete, ho fame, ho sonno, andiamo via..." ...al ché con fare serio gli ho detto: "ascolta piccolo amico...adesso hai rotto i cogl..." ...da me non se l'aspettava...probabilmente pensava che solo i genitori potessero rimproverarlo e c'é rimasto male ....non ha fiatato per un'ora...poi con calma ho riallacciato i rapporti e non si é più lamentato...siccome gli avevo promesso una pizza, l'ho portato a mangiarla e, nonostante non apprezzi mai quello che mangia, mi fa "...buona questa pizza"
faccio anch'io così :wink:, in effetti le amiche delle mie figlie, dopo essere venute a fare l'week-end in montagna con noi, la seconda volta non ci vogliono più venire
...addirittura ...comunque io ricordo ancora bene gli sguardi che mi lanciavano da piccolo quando facevo qualcosa che non andava...già bastavano... ...certo, poi immagino che con i ragazzini più grandi non funzioni più...
la sbornia ci sta. la serata allegra pure. x chi vuol farlo, anche la pasticca. Non giudico. ma sti programmi col finto "osservare ma non commentare" che fan passare per caproni tutti giovani,e di riflesso x coglioni mangiapappa tutti quelli che vedono,che si scandalizzano come se non fosse esistito nulla del genere prima di premere quel pulsante sul telecomando, o peggio "ma non è cosi, x la gente che non conosco,i miei figlie ecc... chissà che genitori han questi..." son deprimenti. insegnate ai vostri figli, fratelli ,conoscenti, fidanzati o cmq chiunque a cui tenete ecc che c'è un limite. e a conoscerlo, non superarlo. e la consapevolezza che quando si sballa si paga. E spegnete sta TV spazzatura.
Quoto, il potere del fare autoritario al momento giusto supera qualunque punizione fisica quali ceffoni etc etc. Personalmente mai ricevuto "botte" da piccolo, bastava uno sguardo per paralizzarmi quando facevo qualcosa di sbagliato...
ora vi racconto come è andata che ho capito quanto conta l'omologazione... (me sembro DOn ALfio de Verdone) era durante la seconda media (si parla di anni tra 1985/1986)...ed ero in fissa con le CLarks verdi queste...per chi è giovane e non le conosce.... dopo mesi di lagna, mia madre decide (anche se sitrattava di una bella spesa) di accontentarmi. Le indosso...vado a scuola...tutto fiero... Dopo 2 settimane, durante una lezione di educazione tecnica, mi rovescio addosso da solo una bottiglietta di china rossa...che ovviamente cola tutta sulle Clarks nuove di zecca. Arrivo a casa e mia madre mi dà due opzioni: 1 - me le tengo così (ossia verdi con riflessi rossastri) 2 - le butto...e ovviamente non me ne vengono comprate di nuove. Opto per la prima scelta....e da lì ho capito tantissime cose...che cerco di insegnare anche a Livia e Giacomo...
Dia nadare a lavorare/scuola con scarpe di ***** così non hai pensieri e puoi concentrarti al 100% e tenere quelle buone per andare a figa. Mel'ha insegnato anche mio padre.