Santanché, ossessione-Silvio "E' inutile, non gliela do" La candidata premier de La Destra replica all'ennesima battuta del Cavaliere "E' ossessionato da me, ma non otterrà l'unica cosa che vuole..." ROMA - Stavolta l'ha detta tutta. Non che in passato le sia mai sfuggita un'occasione, ma stavolta l'ha detta come la direbbe un'adolescente fuori da un liceo, come la direbbe una partner di Boldi o De Sica in un film dei Vanzina, una concorrente del Grande Fratello commentando con un'amica un'avance poco gradita. "Non gliela do". Daniela Santanché, a Silvio Berlusconi non gliela dà. Lui le ha dato della "sberla", che è come dire una sventola, una bonona, e lei per tutta risposta ha detto che il Cavaliere parla da vecchio, si comporta da vecchio, corteggia da vecchio. Lui dice in tv che lei "è quella destra Billionaire che cerca di portarci via i voti ma fa solo il gioco della sinistra" e lei replica chiaro e tondo sillabando: "E' ossessionato da me. Tanto, non gliela do". Con Daniela la pantera nera è inutile perdere tempo. Lei non le manda a dire. E intanto, alle più giovani, dispensa precetti di educazione sentimentale: "Le ragazze che vogliono fare carriera non devono darla, non serve. Bisogna darla solo per amore". Quindi, "inutile dare il voto a Berlusconi, uno che vede noi donne sempre in posizione orizzontale, e mai verticale". Un linguaggio da bar dello sport, da spiaggia, da stadio. Forse è un po' anche questo il segreto del successo, o almeno della visibilità dell'unica candidata premier di questa campagna elettorale mai sfiorata dal dubbio del fair play, nemmeno per cinque minuti, per distrazione, per sonnolenza. Lei che già da onorevole aveva dimostrato di essere perfettamente depilata anche sulla lingua, con quel "palle di velluto" spedito all'indirizzo dei colonnelli di An quando quello di Gianfranco Fini era anche il suo partito. Se lo ricordano gli studenti che, nel 2005, sfilarono in corteo davanti a Montecitorio contro la riforma dell'università, e ai quali la onorevole replicò, muta ed eloquente, levando verso l'alto il dito medio mano destra. Che la sua, con La Destra, sarebbe stata una campagna tutt'altro che low profile, l'aveva chiarito subito. Con una specie di manifesto programmatico facente funzione di carta d'identità: "Siamo un partito incazzato con la bava alla bocca". I clandestini? "Da cacciare a calci nel culo". Del medesimo trattamento aveva minacciato pure "un alto magistrato della Corte dei Conti che aveva rinviato un'audizione". A chi le dà e a chi le promette, senza distinzione di razza o censo. Eppure, piace. Al suo leader Francesco Storace, va da sé. Ma pure, ad esempio, a donne non di destra. Come Lucia Annunziata, che dice di averla "rivalutata". O a Ritanna Armeni, che invita le donne di sinistra a dare un'occhiata a come si comporta perché "forse c'è qualcosa da imparare da una femminista di destra". Femminista che però ha ammesso che volentieri avrebbe tirato pomodori, insieme a Giuliano Ferrara, contro i manifestanti pro-194 che hanno contestato il giornalista. Finiti i tempi del Billionaire, delle impegnative prestazioni mondane in Costa Smeralda, del cappellone di cuoio da cowboy, dei tacchi stiletto e delle serate danzanti, Daniela ha virato un po' come Carla Bruni a Londra. Capelli raccolti e camicetta abbottonata fino al collo. E' tempo di battaglia politica. Con un obiettivo preciso: "Noi donne avremo ottenuto la parità solo quando riusciremo a mettere una cretina in un posto di potere". Badando bene, però, che a Berlusconi non l'abbia "data", mai. Repubblica
Premesso che ancora un pò in campagna elettorale pur di prendere voti ci ritroviamo Bertinotti a sventolare gli stessi intendimenti della Santanchè in fatto di immigrazione clandestina voglio proprio vedere una volta terminate le elezioni, a prescindere da chi vince o perde, chi manterrà anche solo il 5% del proprio programma elettorale. Anche perchè il vero valore occulto, di cui nessuno parla ma tutti siamo tenuti col cappio alle palle, ossia il debito pubblico a livelli agghiaccianti e gli interessi sullo stesso sempre più galoppanti, condannerà inesorabilmente qualsiasi tentativo di ridurre la pressione fiscale o, specie nel caso di vittoria della destra, schieramento per il quale voterò, magari effettivamente ci verrà fatto vedere una diminuzione delle tasse su questioni davvero sotto agli occhi di tutti, per poi cacciarcelo allegramente in culo con un aumento su aspetti meno palesi della vita fiscale del paese. Premesso questo, la Santanchè e le sue uscite sono divertenti. Ma non sarà questo a risollevare le sorti del paese Ciao a tutti
Si, Alex, ma adesso non possiamo dire che il PDL (partito per il quale non voterò) non sia di centrodestra........in ogni caso voto di là, rispetto i compagni duri e puri ma mi fanno cagare i radical chic di sinistra che fanno gli intellettuali sinistroidi coi soldi di papà industriale che ovviamente vota dall'altra parte. Senza contare il fatto che, sempre a sx, ho conosciuto troppa gente con dei veri e propri muri nel cervello, del tipo "io il fidanzato di destra mai" oppure "io a lavorare in un'azienda privata mai" oppure "io a sottoscrivere un budget mai" etc etc etc etc Per non parlare delle belle "barriere all'entrata" che sempre i fottutissimi radical chic hanno nei confronti del prossimo, con la loro prosopopea e boria infinita. Sono un convinto sostenitore che il vero fascismo risieda a sinistra, mentre è difficile che se esponi un'idea a qualcuno di destra questo non stia nemmeno a sentirti, sai com'è col credo del self interest (a proposito, tocca il portafogli ad uno di quei pacifisti non-violenti di sx con tanto di bandierina della pace sul balcone e vedrai subitaneamente la sua trasformazione in una sorta di Hannibal Lecter) quello di dx almeno ti sta a sentire, perchè c'è il caso che dando una mano a te ci guadagni pure lui, vera leva motivazionale del mondo (l'interesse personale) che qualcuno ha pure il coraggio di negare. In ogni caso, mi ripeto, coi conti pubblici combinati così (e tutto cominciò quando la lira fu sganciata dall'oro nel novembre 1972 per colpa di un Gov.Andreotti) di strada non se ne fa, lo squilibrio tra molto abbienti e medio/poco abbienti verrà ulteriormente accentuato (in stile differenza tra nord del mondo e sud del mondo) e avanti coi carri. Non si arriverà mai all'Argentina, almeno secondo me, però di gente disperata in giro ce ne sarà sempre di più. A prescindere da chi vada al Governo
Non ne facevo una questione ideologica come sai, lungi da me. Ritengo comunque più intelligente votare la Santanchè che il PDL, gruppo per il quale ho la stima più bassa fra tutti quelli candidati a queste elezioni.