Stupidaggine ...

Alla fine ho ceduto anche io. Dopo l’ennesimo video che insinuava dubbi sull’aggressione a Berlusconi ho deciso di mettere a disposizione le mie competenze di criminologo per dare il mio contributo alla scoperta della verità. Per rispondere ai quesiti lasciati in sospeso dalle poche immagini a disposizione ho dovuto tentare una strada diversa dall’analisi dei filmati: la simulazione.
Bisognava ricostruire la scena dell’aggressione il più fedelmente possibile per rispondere alle tre domande che stanno facendo il giro del mondo:
È possibile che il sangue fuoriesca solo dopo che Berlusconi esce dalla macchina? È possibile che i vestiti non si siano sporcati di sangue prima che Berlusconi se ne sia andato? È possibile che l’impatto con la statuetta abbia provocato la frattura del naso e di due denti?
Visto che gran parte dei dubbi vertono sulla capacità di sanguinare della vittima mi sono dovuto procurare diverse persone della stessa età del Presidente del Consiglio. Presumibilmente con la stessa pressione arteriosa. Un’altra variabile che poteva influire su modi e tempi del sanguinamento era il trucco presente sul volto di Berlusconi. Per questo a tutti i vecchietti utilizzati per la simulazione è stata applicata un’adeguata dose di cerone e fondo tinta.
Devo precisare che essendo di Firenze ho dovuto adeguarmi e utilizzare statuette del Duomo di Firenze. Il peso e le dimensioni sono però le stesse della statuetta del Duomo di Milano lanciata da Tartaglia a Berlusconi.
Per il lanciatore ho ingaggiato un perito elettronico della zona. La parte più difficile è stato trovarne uno della stessa stazza che però non frequentasse palestre. Questo per rispettare l’ipotetica potenza del lancio che si suppone essere relativa allo stile di vita del soggetto. Per questo un perito elettronico (come Massimo Tartaglia) e non un ragioniere.
Ho dunque proceduto come segue. Il vecchietto di 74 anni è stato posto alla stessa distanza della macchina in cui si trovava Silvio Berlusconi. La macchina usata per la simulazione però era una vecchia Panda. Il lanciatore è stato posizionato rispettando l’angolatura osservata nei filmati a disposizione. Tra il simulatore di Tartaglia e il simulatore di Berlusconi sono stati frapposti tre individui di media statura. Tre persone invece sono state messe alle sue spalle. Questo per mettere il lanciatore nella stessa situazione di difficoltà di movimento nella quale si trovava Tartaglia.
Al mio via il falso Tartaglia tira la statuetta mirando alla faccia del falso Berlusconi. Dopodiché si susseguono le fasi che tutti abbiamo osservato nel video rispettandone i tempi. Due persone prendono il vecchietto e lo infilano in macchina. Poi lo tirano fuori per farlo vedere. Infine lo ributtano dentro e se ne vanno.
Cosa ho scoperto?
Sette dei venti soggetti utilizzati per la simulazione sono morti all’impatto con la statuetta. In sei casi la statuetta e finita contro la macchina ammaccandone la portiera e/o sfondando il finestrino. In tre casi la statuetta a colpito altre parti del corpo dei soggetti. In uno di questi casi, particolarmente doloroso, sono stati colpiti i genitali.
In quattro casi infine il nostro lanciatore è riuscito a colpire il soggetto al volto senza ucciderlo.
Tutte e quattro le cavie hanno reagito nominando il nome di Dio invano per una media di 157 secondi ciascuno. In almeno due di questi casi le imprecazioni erano perfettamente udibili anche una volta chiusa la portiera della macchina. In questo potrebbe aver influito la diversa estrazione sociale delle vittime nonché il diverso grado isolamento sonoro delle due macchine.
Il primo dei soggetti colpiti, nonostante le diverse fratture riportate al volto, non ha sanguinato. Né prima né dopo. Sono in corso esami medici approfonditi per studiare quella che potrebbe essere una nuova forma di vita. Il soggetto colpito numero due ha subito il disarcionamento della dentiera e la frattura del naso. Il poco sangue fuoriuscito ha formato, insieme al cerone, piccoli grumi pastosi che gocciolando sulla giacca e la camicia non l’hanno macchiata ma sono scivolati via senza impregnarla. Come piccole gocce di mercurio. Successivamente è svenuto. Il soggetto colpito numero tre ha subito una forte emorragia all’interno della bocca. Tuttavia ciò non ha provocato macchie né sui vestiti né sulla macchina. La cavia ha infatti deglutito gran parte del sangue. Quando invece lo ha espulso lo ha fatto emettendo strani suoni gutturali e sputandolo insieme a catarro molto denso a circa un paio di metri di distanza. Il soggetto colpito numero quattro ha cominciato a sanguinare solo una volta salito in macchina. Mortificato per averla sporcata non è più voluto uscire. Stiamo ancora tentando di convincerlo.
In conclusione, visto che in nessuno dei venti tentativi si è verificata la stessa dinamica dei fatti registrata dalle telecamere di Rainews24 e dagli altri operatori presenti sul luogo dell’aggressione, si può senza ombra di dubbio concludere che si è trattato di una messa in scena.

Buon Natale a tutti