Calcio Lega Pro - Treviso, Venezia e Pisa dicono addio al professionismo di Redazione RealSports.it Il Venezia non è stato in grado di iscriversi al campionato di Prima divisione. Lo ha reso noto il sindaco di Venezia Massimo Cacciari. "Malgrado lo straordinario impegno della squadra e quello profuso dalla amministrazione comunale, per venire a capo della crisi della società Calcio Venezia - rileva Cacciari -, non è stato possibile iscriverci al campionato di Prima divisione per il prossimo anno. E' una grande delusione e la dolorosa conclusione di difficoltà e crisi societarie di ogni genere, che si sono succedute fin dall'abbandono della presidenza Zamparini". "Occorrerà ripartire dalle fondamenta, nella consapevolezza che una società di calcio è oggi, in tutti i sensi, una impresa economica - rileva Cacciari -, e come tale deve essere gestita, con progetti strategici, mezzi finanziari, professionalità". Anche "il Pisa deve dire addio al calcio professionistico". E' questo l'annuncio ufficiale che è stato pubblicato nel tardo pomeriggio sul sito della società, dopo che lo stesso commercialista del club neroazzurro, Saverio Magagnini, ha dovuto ammettere che la Covisoc non può considerare i titoli apportati per la ricapitalizzazione della società nel primo semestre del 2009, e "che le condizioni poste dalla Covisoc per l'iscrizione della squadra al campionato non possono essere superate". Il presidente Luca Pomponi, da giorni è in silenzio. Il Pisa perciò ripartirà dalla serie D. Il Comune ha chiesto un progetto serio a medio-lungo termine. Tra gli interessati, l'ex presidentessa Maria Gabriella Gentili, la Copra di Piacenza e il presidente del Grosseto, Piero Camilli. La città, nella prossima stagione calcistica, potrebbe trovarsi con due squadre nei dilettanti. Il Pisa sparito dal calcio professionisticoin D e il Pisa sporting club in Eccellenza, che gioca, nella vicina San Giuliano Terme. E a meno di quattro anni dalla sua ultima presenza in serie A, anche il Treviso Calcio non riesce ad iscriversi alla Lega pro e rischia di scomparire dal panorama calcistico. La Covisoc aveva respinto la richiesta di iscrizione e la società non è riuscita a ripianare il passivo di alcuni milioni di euro. Si conclude così una parabola discendente che aveva visto il Treviso in serie A nel 2005-2006 e l'anno successivo nella serie cadetta. http://www.realsports.it/index.php?method=section&action=zoom&id=69717 So che la notizia non sconvolgerà il mondo del calcio però fa tristezza vedere società che spendono 30-60-90 milioni per singoli giocatori mentre altre società che per molti meno (ma molti meno...) soldi devono sparire.... Che peccato....
Si è un peccato. Purtroppo nel calcio sta avvenendo ciò che in altri sport tipo il basket avviene già da tempo. Troppo a lungo si è tollerato in questo sport l'accumulo di debiti ed ora i nodi vengono al pettine. Dispiace che per pochi "spiccioli" ( viste le cifre che girano oggi) queste squadre che un tempo davano filo da torcere alle grandi debbano sparire ma... tant'è... the "show must go on"...
sarà, ma a me sembra che le società più accumulano debiti e più vengono glorificate....vedi real, arrivato a 700 milioni di esposizione verso banche.
Appunto, ma ciò avviene in Spagna dove evidentemente le banche si aspettano un grande "ritorno" in termini economici, senza tener conto che la "bala es tonda" e non si sa mai come va a finire. Dal povero Venezia e dal povero Treviso nessuno si aspettava niente e così.... Comunque mi sembra che a "glorificare" il Real siano solo i suoi tifosi. Il resto del mondo calcistico mi è sembrato quanto meno perplesso....se non infastidito da queste spese pazze...
Basterebbe mettere dei limiti di tetto di spesa per le società di Serie A Serie B, ecc... Vedreste come i calciatori sarebbero molto meno pagati e soprattutto come le compravendite avrebbero qualche zero in meno!!!!:wink: Hanno perso il senso del valore del denaro. C'è gente, tipo me, che lo stipendio di un giocatore di serie a di 1 meso forse lo guadagnerà in tutta la sua vita!!!!!
Ieri ho visto l'intervista fatta al presidente del Treviso (ormai ex....) dove spiegava che in 2 anni a ripianato prima 20 milioni (nel tentativo di tornare in serie A) e poi altri 15....con parecchi sacrifici personali. Quest'anno aveva chiesto una "mano" a calciatori e staff tecnico ma nessuno a rinunciato ai contratti.... Ormai è chiaro che chiamare SPORT il calcio è un'eresia..... dove il principale attore non è il pallone ma il DENARO!
siiiiiiiiiiii finalmente inizia pian piano la disfatta del calcio era solo che ora dai si è superato di troppo la soglia del giusto...si sperpera troppo...e lo spettacolo non c'è più....è giusto che salti tutto per essere rifondato con regole più giuste e meno sperperi :wink: parlo da persona che fino 5 anni fa non si perdeva una partita...e si faceva pure trasferte di km :wink:
