Iron sempre preciso:wink: certo per chi non ha una M..beh io domenica ho girato col GTI8v della mia ragazza..un po' più prestante del motore del mio 1.8 VW ma fidati che tante valvole non vuol dire tanta potenza o tanto divertimento.. altrimenti i 6l che ne hanno 24 sarebbero meglio dei 4cilindri...ma mi sa che chi ha comprato il 318is non è daccordo..
quì non si sta dicendo che un 8 valvole vada meno che un 16,solo che sono diversi come guidabilità. io nel traffico e su auto di piccola cilindrata preferisco l'8valvole,entra prima in coppia,è un vantaggio ai semafori.
certo in generale si, si ma nei motori moderni questo discorso vale molto di meno, se poi una utilitaria 8v pesa 1000 kg e ti sembra molto piu' agile in città è un altro discorso, basta guardare i grafici di coppia/potenza di un m42 e di un m40 per rendersene conto edit. scusate doppio post
beh è certo più impressionante la spinta dei 112 cv dell'8v della mia golf che la corposa me regolare accelerazione del (sempre mio) 320 la guidabilità si sente eccome..poi sui motori moderni..beh dipende cosa si va a confrontare
sono d'accordo come dite voi, che oltre al fatto che un 8v ha un po piu di tiro ai bassi e pero perdendo un casino in alto rispetto ad un 16v, a patto di maggiori consumi. pero ci tenevo anche ad aggiungere che all'inizio del loro sviluppo, per colpa di materiali ancora abbastanza grezzi e di geometrie non molto avanzate, le 4v/cil presentavano un grande ostacolo all'affidabilita di un motore, specialmente se turbo (la punto gt, fiat degli anni 90 era 8v perche con 16 avrebbe distrutto le teste) quindi in poche parole 8v si consuma un po meno e da un pelo di piu ai bassi pero soprattuto c'è da considerare che son motori di vecchia generazione
4 valvole? significa due clindri? O_O guarda che forse era 4 valvole...per cilindro!! (cmq per la cronaca, mi sa che sbagliavo a lamentarmi.. stamattina mio padre era con la mia bmw ed io dietro con la sua ford mondeo 2000 benzina 16 valvole.. non è stato facile avvicinarsi :P ) e poi anche di serie lo scarico fa un suono troppo bello..mica come la ford!
Basta far caso alle moto: Honda Kawa Yamaha sono tutti a 4 o 5 valvole per cilindro: schizzano a 15000giri e un 900 mediamente ha 170 180 cv. Un ducati900 desmo4 (un bicilindrico a 2 valvole per cilindro no supera gli 8000giri con circa 90 cv di quasi 10 anni) in salita se ne va.... della serie: ci vediamo in cima!! Tutto cio per dire che poche valvole/corsa lunga/pochi cilindri/fasatura stretta aumantano la coppia e ridicono i giri e quindi AUMENTANO la ripresa. TAnta Valvole/tanti cilindri/corsa corta/fasatura spinta aumenta la potenza e la velocita max ma perdi in ripresa e salita/citta.
in linea di principio è esatto...ma non esiste che un ducati in salita se ne va.. i primi tre metri dall'uscita dal tornante magari si... ma poi sono dolori, garantito la distribuzione della coppia varia nell'architettura di un motore, per precise leggi fisiche (bicilindrico a L e bicilindrico parallelo, per esempio, sono mooolto diversi) le valvole c'entrano poco e niente^^
Non mi reputo un gran motociclista anzi... Nemmeno amo la ducat anzii Devo dire pero che se mai hai fatto un tratto alpino con le varie moto (per chi ha fatto Torino-sestriere-gap o il col di TENDA da Cuneo a ventimiglia sa che tipo di strada intendo) puoi constatare che le ducati a parita di pilota se ne vanno. Non voglio fare (ne posso permenttermi di fare) il saccente se prendi un Ducati coppia ne sprigiona parecchia. I motori a V hanno piu coppia in generale perche hanno la corsa piu lunga (in genere) per farti un altro esempio motocliclistico Honda VFR che ha parecchia spinta e poca potenza... (che infatti si impenna bene senza dover strippare da 7000giri in su....)
Mi spiego meglio, vi posto questa cosa che ho scritto tempo fa sul sito mio e dei miei amici..:) In un motore la cosa importante non è tanto la sua cilindrata ma il suo "frazionamento", ovvero in quanti cilindri è divisa la cilindrata totale... Non meno importante è anche la disposizione dei cilindri (4 in linea, bicilindrico parallelo, bicilindrico a "V" etc etc...) tutto questo è importante perchè secondo precise relazioni fisico-matematiche ogni "architettura" avrà delle sue prerogative...e anche un suo "perchè" Se ipotizziamo un motore 600 cc a due cilindri paralleli con una potenza massima di 65 cavalli e successivamente immaginiamo di dividere ulteriormente i 600 cc in 4 cilindri anzichè in due, la potenza sarà incrementata del 35-40% senza sforzi particolari.. questo perchè aumentano le superfici utili di funzionamento.. i tipi di motore più famosi sulle moto sono: BICILINDRICO PARALLELO : (kawa er-5 / ER6n) Un bicilindrico parallelo con l'albero motore a 180' (un pistone in cima mentre l'altro è in fondo) ha un migliore bilanciamento di un monocilindri¬co, ma produce sempre molte vibrazioni. Il secondo cilindro, e la migliore area a disposizione delle valvole, permettono potenze maggiori, ed un bicilìndrico parallelo è abbastanza compatto, e non pone vincoli sulla posizione degli organi d'alimentazione e dello scarico. Poche moto ad alte prestazioni adottano questo schema: la maggioranza sono turistiche in stiìe Yamaha TDM850 BICILINDRICO A V: (Ducati in genere, Suzuki Sv e similari) ha dominato il Mondiale SBK - la classe regina delle moto a quattro tempi - per quasi un decennio, quindi la potenza di sicuro non le manca. Un bicilindrico a V di 90°, come quello della inarrestabile famiglia Ducati 916/996, ha molti vantaggi. Riesce ad essere ancora relativamente leggero, ed è molto stretto, se paragonato ad un bicilindrico parallelo o ad un quattro cilindri. È inoltre ben bilanciato: mentre un pistone si muove, quell'altro va nella direzione ortogonale, cancellando così le vibrazioni più intense. QUADRICILINDRICO IN LINEA: la più comune architettura per motori motociclistici. I quattro in linea sono ottimamente bilanciati, con la coppia esterna di pistoni che compensa il movimento di quelli interni. In più, l'adozione di una testata sola e di due alberi a camme è relativamente poco costosa, ed è immediato disporre alimentazione e scarico. C'è spazio a sufficienza per alloggiare valvole grandi, e per favorire il raggiungimento di potenze notevoli ad elevati regimi di rotazione, come nel caso della Yamaha R6, i cui piccoli pistoni girano fino a 14-15.000 giri. Nonostante ia maggiore larghezza, rispetto ad un bicilindrico o ad un tre cilindri, riesce comunque a fornire una buona luce a terra e ad avere una sezione ridotta, per favorire la penetrazione aerodinamica. I motori di serie più potenti in circolazione - quelli della Kawasatì ZX-12R e della Suzuki Hayabusa -sono entrambi dei quattro cilindri in linea. e vibrano pochissimo.