Ciao a tutti sono Loris di Torino, ho un problema. Ho acquistato da un mese un cabrio 3000 d, da qualche giorno mi sono accorto le marmitte non sono più bianche ma nere, sembra che il Fap non funzioni correttamente, a qualcuno è mai capitato?? Il tutto dopo aver sostituito filtro aria e filtro gasolio.. Non so se sia una coincidenza, poi dopo un lungo tragitto per qualche secondo sembra calare di giri.. Qualcuno mi aiuti.. Valvola EGR pulita...
il fap non fa altro che trasformare i pm 10 in pm più piccoli, quindi in caso di umidità la sporcizia si deposita cmq
forse quel calare di giri che noti è la pulizia del fap che entra in funzione,in teoria dovresti sentire anche un rumore un po piu cupo.coreggetemi se sbaglio... :-)
Errore madornale: per quanto piccolo il particolato sia, si deposita sempre e quindi è una delle solite leggende metropolitane da "guru" di internet, che il DPF riduca le dimensioni del particolato. Io ho 73.000 Km sulla mia e non c'è l'ombra di un'idea di polvere all'interno dello scappamento. Se passo il dito, rimane pulitissimo. È evidente che il DPF dell'auto di Loris non funziona proprio. Loris, ma l'auto l'hai comprata usata, vero?
I più grandi ricercatori italiani sostengono questo, quindi io do retta a loro e non a quello che dicono le case automobilistiche ... ho letto diverse pubblicazioni, con tanto di tabelle con dati ... la legge di conservazione della massa poi affermava questo già dai primi del 1800 ... se crei un kg di scorie e dopo un po' non lo trovi più le cose sono due, o l'hai convertito in energia oppure non sei stato in grado di misurarlo ... in natura niente si crea e niente di distrugge se ti va bene lo hai trasformato in energia altrimenti lo hai solamente trasformato fisicamente
non sono esperto sull'argomento, ma tra polvere della strada smog delle altre macchine e anche un pò di gas di scarico credo non si possa pretendere che i tubi rimangano luccidi come nuovi....
Intanto non sarebbe male che citassi le fonti di queste tue affermazioni e possibilmente che non si riferiscano al solito sito-blog del grande studioso mitomane di turno. È inevitabile che, bruciando un solido, nella pratica rimangano particelle solide, però da quel che mi risulta la combustione del particolato emesso dalle nostre euro 4 e ancor piú euro 5 si trasforma quasi tutto in gas (e principalmente anidride carbonica), come promettono le caratteristiche di ogni filtro antiparticolato. Se hai un Kg di materiale che con un'adeguata reazione chimica (come quella che avviene nel filtro antiparticolato) puoi trasformare in gas, otterrai un Kg di gas, misurabile o meno, non un Kg di micro, nano o picoparticolato. Difficile che la porcheria si depositi da fuori a dentro, comunque ribadisco: dal mio scarico evidentemente fuoriesce solo gas; mi è capitato di non lucidare l'interno per 15-20.000 Km e non rimaneva nemmeno un po' di sporcizia, come se l'auto fosse a metano. Notare che, al contrario, osservando le auto a benzina dei miei fratelli, l'interno dello scappamento è contaminato da notevoli quantità di particolato.
Non è proprio cosi, il filtro brucia le particelle fino alla misura definita PM10 che è quella sopra alla quale non si può emettere polveri, ma da micropolveri le trasforma in nanopolveri che al momento nessuno è in grado ne di misurare ne di stabilire quanto siano nocive.
Per curiosita'.....se ntri nel menu' service quanti kilometri ti da prima della sotituzione del filtro anti particolato??
Fap Io non ho il navigatore, nel menù service non dice niente a riguardo.. Strana questa situazione eppure la macchina gira davvero bene e rende molto.
Ma dov'è il problema... su un'auto è normale che si annerisca la marmitta il DPF agisce semplicemente riducendo la grandezza delle particelle solide PM10 in PM2.5
Ma chi l'ha detto?!? È una leggenda metropolitana che gira in internet. Voglio i nomi e i cognomi dei personaggi autorevoli che hanno inciso nel marmo queste affermazioni, altrimenti piantiamola di screditare la scienza con affermazioni false.
A bloccare il 95% del particolato. Il biossido di cerio, che svolge la funzione di catalizzatore metallico, provoca inoltre una diminuzione del punto di infiammabilità del particolato, portandolo a circa 450°C. Come vedremo più avanti, la tecnologia DPF (senza additivo) prevede invece una temperatura di combustione del particolato più elevata (circa 600- 650°C). Nella fase di "rigenerazione" si ottiene la combustione periodica dei depositi di agglomerati intrappolati nel filtro, riducendoli in dimensioni dell'ordine di 3,5 - 1,5 micron; queste nanoparticelle (pericolose per la salute) vengono poi espulse dallo scarico. E' quindi un errore ritenere che il particolato venga totalmente eliminato con tale processo: la quantità di polveri misurabile con gli attuali strumenti viene solo in parte ridotta. Una buona percentuale viene trasformata in nanoparticelle volatili ancora più piccole che sfuggono all'attuale normativa e quindi agli strumenti di monitoraggio.