Campionati diversi in rapporto ai vini di monsieur Satta ma un Cartizze dosaggio zero ve lo devo proporre. L'acidità lo rende molto gradevole, a tutto pasto. Certo, non ha neanche costi da prosecco ma è un ottimo prodotto
Brut di ottima fattura...ma lo zero non l'ho ancora assaggiato. Di solito li preferisco un pochino più zuccherini. A cosa lo hai accostato ?
Non lo so, a nord del Garigliano non dovrebbero mai chiamarla pizza. Fatta da una torinese, poi... Ma come? @Fabio64 !
Anche no,essendo produttore non mi va ne di dare giudizi sui prodotti dei colleghi ne di reclamizzare il mio,la cosa migliore,sempre,é assaggiarne alcuni e scegliere quello che a te piace di più
Non lo sapevo neanch'io, ma ben venga il consiglio di una persona del settore. Personalmente compro e assaggio e le recensioni o opinioni (online) non fanno per me, visto che nella maggior parte dei casi i miei gusti sono dissimili da molti altri. Ma ripeto, un consiglio diretto e disinteressato in tal senso lo ascolto sempre.
Ottima bottiglia, ma veramente difficile come beva. Non è un vino da pasto o aperitivo, ma da degustazione in solitaria.
Biodinamico 100%, lui ne ha fatto un cavallo di battaglia. Si tratta di un 100% Pinot nero prodotto con blend delle sue migliori annate più aggiunta di vini di riserva con metodo solera, infine fa 12 anni sui lieviti. Il colore è il suo, infatti anche il sapore è molto intenso ed aromatico. Per la sboccatura ti rispondo questa sera appena rincaso da lavoro, perché non ricordo proprio
Eh,immaginavo,saró vecchio e tradizionalista ma da quei vini sto alla larga,biodinamici,macerati ed affini sono prodotti per chi apprezza più la filosofia produttiva che le caratteristiche organolettiche,un po’ come i vegetariani che mangiano mele bacate e col verme in quanto non trattate al posto di quelle perfette.
Concordo in parte con te, nel senso che me ne frega una banana che sia biodinamico o meno, l'importante è che sia buono Questo l'ho provato per mera curiosità sui 12 anni di lieviti e metodo Solera.
Sino perfettamente d'accordo caro amico. Nelle mie scorribande nel cercare cantine "casa casa" ho scoperto realtà inimmaginabili, prodotti di nicchia che fanno un baffo ai blasoni. Passione, competenza, duro lavoro, investimenti in strutture nobrand conferiscono un valore aggiunto che non lascia nulla di intentato. A me piacciono vini che sanno di uva, con retrogusto fruttato, lodore della campagna e tutto cio che ne eswlta i valori. Non sopporto il vino che sa di alcol, la gradazione max 11,5. I vecchi delle mie parti dicevano che il buon vino ti taglia le gambe ma non fa mal di testa. Vangelo. Poi oh, magari chissà quante volte son passato da te ( tra perfetti sconosciuti) a prendere il cartizze, quello che mi complessa il naso, meloso, peroso, la frutta appunto. Non un semplice prosecco. Ciao