Più che convincenti, di parte. Oramai sono il tribunale d'appello: - rosa e olindo > innocenti - quello del mps > omicidio + complotto - forti > innocente incastrato - etc, etc
Viaggiano nel torbido e non dico certo abbiano ragione ma sono tutti casi con più di qualche ombra. E per tenere in galera a vita una persona ombre non dovrebbero essercene.
Sono più che d'accordo, infatti ogni rappresentazione dei fatti va ascoltata con spirito critico. Ciò non toglie, però, che se ascolti la storia narrata dal video ed escludi tutte le considerazioni più o meno discutibili, ne esce comunque una rappresentazione della faccenda che non porta a conseguire la presunta innocenza, anzi.... La vittima è arrivata all'aeroporto, doveva incontrare Forti e andare a stare a casa sua per qualche giorno. Forti inizialmente ha raccontato di non averlo incontrato, poi, dopo qualche giorno ha ritrattato ed ha ammesso di avergli dato un passaggio, ma questo ha cambiato programma e chiesto di farsi portare in un ristorante di Key Biscane (totalmente fuori dal percorso che avrebbero dovuto fare). Lì ha detto di averlo lasciato davanti all'ingresso, poi, dopo qualche giorno, ha ritrattato e ha detto di averlo lasciato nel parcheggio e di averlo visto salire su un'auto guidata da un latino americano. La vittima è stata ritrovata in una spiaggia isolata (a Key Biscane) con due colpi da calibro 22. Il cellulare di Forti ha agganciato una cella esattamente nel luogo e all'ora dell'omicidio. Forti aveva precedentemente acquistato una calibro 22, ma dice di averla solo pagata per conto di un vicino (truffatore), che sarebbe quindi il presunto omicida (per motivi misteriosi e mai emersi). Oltretutto il vicino e presunto omicida aveva un alibi di ferro dato che si trovava a notevole distanza da luogo e ora dell'omicidio, con molti presenti. Insomma, Forti aveva il movente, aveva comprato un'arma proprio identica a quella utilizzata, era stato l'ultimo ad incontrare la vittima, il suo cellulare è stato rilevato nella zona e all'ora in cui l'omicidio è avvenuto. Non ci sono altri sospettati e l'unico (accusato da Forti) aveva un alibi di ferro. Chi sarebbe disposto a giurare sull'innocenza dell'italiano? Io assolutamente no!
Ecco, su questo si può anche discutere, tant'è che la Franzoni alla fine s'è fatta solo 6 anni di carcere perchè non sono mai riusciti a trovare la presunta arma, ma se la procedura giudiziaria statunitense è imperfetta non può certo essere un paese straniero a dir loro come devono processare gli imputati.
Si ma molte delle ombre sono cinesi, fatte dalla loro redazione intervistando sedicenti testimoni a volto coperto. Ora va bene tutto , ma che l'agenda della giustizia in Italia sia dettata da un programma televisivo anche no, non sono nemmeno dei giornalisti. Hai fatto il riassunto che non avevo voglia di fare, anche nel suo caso mi sembra chiaro che ci siano più ombre che luci.
Magari è proprio innocente, ma se fossi il presidente del consiglio mi guarderei bene dall'incontrarlo ufficialmente e dargli il benvenuto. E spero che almeno Mattarella sia sufficientemente saggio dall'evitare di concedergli la grazia se non a fronte di (nuove) evidenze importanti e fondate sulla sua innocenza. Pare infatti (almeno così raccontano nel servizio di qualche post fa) che nessuno in Italia abbia mai avuto accesso agli atti giudiziari americani. Nemmeno il governo italiano.
Chico Forti è stato liberato? Non ti importa ma lo prendi per buono. Ripeto, su Forti c'è ampia documentazione. Negli anni se ne sono occupati giuristi, giornalisti, documentaristi. Fosse stato in Italia avrebbero certamente revisionato il processo ma nel Paese che dovrebbe insegnarci la democrazia non si può fare. Al massimo non ti impiccano e ti lasciano all'ergastolo, se sorge qualche dubbio. Che è poi il motivo per cui le sentenze di morte vengono eseguite dopo tempo immemore dalla condanna.
Io non prendo per buone le sue congetture, ma solo i fatti narrati. Se poi questi non corrispondono alla realtà allora spero che qualcuno mi racconti come sono andate effettivamente le cose, così da avere una visione più chiara e oggettiva della faccenda. Ma stiamo discutendo della sua innocenza/colpevolezza o della pena non commisurata alla prove rilevate? Il delitto è avvenuto negli States, il processo pure. Star qui a dire che in Italia sarebbe andata diversamente non significa che egli sia o non sia un omicida.
Sarebbe andata certamente diversamente per una serie di ragioni, in primis il tipo di processo penale diverso. Quindi sì, quello rileva
Al di là di ogni ragionevole dubbio. Formula magica. Per esempio per Yara Gambirasio, il padre naturale di Borsetti non potrebbe avere avuto un altro figlio fuori dal matrimonio?
Hai centrato il punto anch'io non metterei la mano sul fuoco sulla innocenza di Forti, ma tanto meno sulla sua colpevolezza al di là di ogni ragionevole dubbio. Perché qui di dubbi ce ne sono invece tanti. Sia pro che contro.
Su un caso in Friuli ho testimonianza diretta da una persona presente a rilievi fatti dai ris (generale G...) che riporta alcuni dettagli scandalosi nel modo tendenzioso a condurre le indagini.
Parlo di Forti. E comunque mi pare che qui si parli di quel processo come se aveste avuto accesso agli atti o aveste assistito personalnente. Ribadisco che si tratta di un delitto avvenuto in un'altra nazione, il cui processo è stato condotto con un ordinamento giuridico e procedurale diverso dal nostro. Star qui a dire che da noi le cose sarebbero andate diversamente è come dire che se Hitler avesse vinto la guerra ora saremmo tutti tedeschi.... embè? Il punto focale è totalmente diverso: c'erano delle prove (seppur indiziarie) che portavano unicamente in una direzione e niente, ma proprio niente altro, che portasse in un'altra. Forse ci sono andati pesanti, forse hanno trascurato qualcosa, forse l'accusato non ha scelto dei buoni avvocati, ma da qui ad avere ragionevole certezza che fosse innocente e spingere addirittura il nostro presidente del consiglio a dargli personalmente il benvenuto mi pare manchi ancora molto.... direi pure troppo!