2035-Ban motori endotermici

Se sei sufficientemente ricco il tempo e' importante, sono d'accordissimo!

 

Avere i soldi e non spenderli è come non averli (cit.: me stesso). Sarà per questo che non ne ho ..

 

Il mio problema e' che per spenderli (e sono un re in questo) devo prima guadagnarli.

 

Io l'ho fatto per 42anni e 10 mesi......ora me li danno e basta, pochi ma senza lavorare

 

io non ce la faccio ad abbandonare i miei bambini.........

 

Spendili anche per noi diversamente vecchi che non l'avremo mai

 

Mamma mia. Io devo resistere ancora 7 anni. Poi solo mirare a morire il più tardi possibile.

 

Vale la pena? Perche' per me ovviamente no. Ma anche alla moglie che lavora in italia hanno chiesto delle cifre astonomiche.

 

Col contributivo non ha senso

 

Era anche la mia sensazione. Il problema sara' farlo capire alla signora. Ma alla fine, 'sticazzi. Se vuole farlo comunque e' perche' se lo puo' permettere. E comunque secondo le statistiche io crepero' prima e le lascero' comunque troppo

 

Dovrei avere un excel da qualche parte. Se lo trovo, glielo mandi, che mi sa che lei crede solo ai numeri

 

Eh bravo, lo sai che è così.

 

Beato te, a me ne mancano ancora 11, ed ho un anno più di te

Io ho riscattato anche i 15 mesi di leva.

A mio avviso, se riesci ad andare in pensione di anzianità (non di vecchiaia), conviene.

Dipende, se serve ad anticipare l’accesso, spesso conviene.

 

Boh, ammetto di non aver mai approfondito troppo, ma da un rapido e approssimativo calcolo, a me non sembra convenire il riscatto degli anni di laurea.
Troppi soldi da pagare a fronte di un non troppo chiaro, potenziale e ancora piuttosto distante, aumento della mensilità di pensione.

Parlando però con una ex collega che la scorsa estate è andata in pensione (grazie ad una serie di agevolazioni riservate alle donne, scoperte per puro caso), m'ha raccontato di aver riscattato gli anni di laurea a condizioni particolarmente agevolate e di averne approfittato per anticipare l'uscita dal lavoro.
La stessa mi ha anche detto che, dopo l'avvio della carriera da umarell, le hanno proposto di continuare a lavorare con partita iva: s'è informata ed è venuto fuori che le avrebbero applicato l'Irpef massima, ma soprattutto che avrebbe anche dovuto pagare contributi all'INPS, che comunque non sarebbero mai tornati indietro (dato che è già pensionata).
Pertanto ha preferito rinunciare a mantenere l'INPS e ora si gode le vacanze in giro per il mondo.

 

Ma infatti, secondo me ha senso se e solo il riscatto ti consente, in quel preciso momento, di andare in pensione, altrimenti rischi di spendere (tanti) soldi per niente.

 

Concordo, ma da quanto ha raccontato la tizia, il costo a lei riservato è stato particolarmente favorevole, ben più di quanto pensasse. Forse perchè ci sono delle agevolazioni riservate alle donne, boh.

 

Non potrebbe essere che una parte le è stata gentilmente pagata dall'azienda?

 

No, su questo sono sicuro.
Mi raccontava che l'estate scorsa era proprio stanca del lavoro che stava facendo ed ha dato le dimissioni volontariamente, senza alcun incentivo all'esodo.
S'è poi recata in qualche ufficio (CAF o roba del genere) per gestire alcune pratiche relative alle dimissioni ed il solerte impiegato le ha detto che forse c'era la possibilità di chiedere la pensione, grazie a qualche legge apposita.
Dal detto al fatto, con sua grande sorpresa, dopo qualche calcolo più preciso è emerso che avrebbe potuto farlo sul serio.
Leggo proprio ora che le donne con almeno 59 anni (se dipendenti) e 35 di contributi possono andare in pensione. Probabile che lei fosse in questa condizione, forse proprio grazie al riscatto degli anni di laurea.