Speriamo che i due euro per il taglio del toast non sia anche questa volta colpa del governo Sono convinto che se ci si impegna si riesce a trovare un qualche collegamento
Negli anni '60, '70 e '80 potevi scegliere se rimanere un morto di fame, oppure rimboccarti le maniche ed inventarti qualcosa. Dalle mie parti affittavano pure i garage come stanze per turisti, i bagnini di salvataggio facevano il doppio (cameriere/barista notturno) e triplo lavoro (muratore o cartongessista d'inverno), i portalettere aprivano negozi di abbigliamento con le proprie mogli o gestivano concessioni balneari con altri soci. Origini umilissime, scolarizzazione prossima al minimo indispensabile (terza media o quinta elementare), dichiarazione dei redditi da fame, ma 4 soldi in banca li riuscivano a mettere da parte tutti. I pochissimi fancazzisti erano quelli che si accontentavano dello stipendio minimo e non volevano saperne di adoperarsi un po'. Quegli stessi che poi invidiavano il vicino perchè riusciva a comprarsi un'automobile decente o fare le vacanze in qualche località esotica. Quella generazione è riuscita a comprarsi casa, spesso anche una al mare ed una in montagna e aveva i soldi per mandare i figli all'università, a differenza di ciò che era stato prima di loro. Ma i figli, nati nella bambagia, non avevano motivo di adoperarsi quanto i padri, per cui la percentuale di fancazzisti è lievitata enormemente. O per lo meno è lievitata la percentuale di persone che ha iniziato a lavorare molto più tardi.
Io questi dati non li ho e non so se è aumentata quella percentuale però di ragazzi che si arrangiano per arrivare a fine mese ne conosco diversi. Senza parlare della generazione che per mettere qualcosa da parte si è fatta pure qualche anno nell'esercito, facendosi Iraq, Afghanistan e altri posti che io non vorrei neanche vedere sulla cartina geografica.
Probabile che dalle tue parti le cose andassero diversamente, oppure stiam parlando di anni diversi. Nel Nord Italia (e nel Nord Est in particolare) negli anni '60, '70 e '80 tutti riuscivano ad intraprendere qualcosa. Non c'erano regole rigide (potevi fare un ristorante o una discoteca con 4 muri di paglia) e nemmeno controlli. La voglia di lavorare non mancava a nessuno ed i pochi fannulloni venivano ghettizzati. Ciò che mancava era la scolarizzazione, per cui gli insegnanti delle medie e delle superiori provenivano tutti dal sud. La generazione successiva, invece, ha scaldato a lungo i banchi delle università.
Dici? Negli anni '60 i ricchi turisti americani andavano in vacanza sulla costiera Amalfitana, a Roma, a Firenze, mentre nel Nord Italia c'era solo l'agricoltura o la Fiat a Torino. I nonni dei miei amici hanno costruito pensioni, alberghi ed altre attività con le proprie mani, quando finivano di lavorare nei campi. Non c'era ancora una vera industria turistica e non c'erano nemmeno i turisti. Lo stesso valeva per le attività dell'entroterra. Lavoravano 7 giorni su 7, perchè tanto non c'era altro da fare e a nessuno passava per la testa che si potesse fare a meno di lavorare. Andare a scuola era considerato una perdita di tempo. La localizzazione ha influito a livello culturale, non in termini di risorse disponibili.
Lo so dove vuoi andare a parare ma mica possiamo ribaltare i dati. Il sud negli anni 60 era già terzo mondo rispetto al nord economicamente e l'alternativa per non fare la fame era solo emigrare. Non è che se non è stata fatta impresa al sud è perché erano tutti sfaticati perché lo sfaticato non va a sgobbare a migliaia di km di distanza per mantenere la famiglia. Mio nonno, per dire, si è fatto 10 anni di fabbrica in Germania e poi lì ha aperto 2 minimarket lavorandoci per altri 15 anni tornando solo quando ne aveva abbastanza per vendere tutto e aprire bar e ristorante a casa sua. Se avesse avuto la possibilità di farlo a casa dall'inizio pensi che non l'avrebbe fatto?
Non voglio andare a parare da nessuna parte. Ti sto solo dicendo che qui negli anni '50 e '60 erano dei morti di fame tanto quanto lo erano in altre zone d'Italia, tant'è che molti sono emigrati in Germania, in Argentina, in Brasile ed in Svizzera. Ma quelli che sono rimasti hanno provato a creare qualcosa e ci sono riusciti. Per farlo hanno rinunciato alla scolarizzazione ed è per questo che la generazione successiva ha prodotto risultati opposti.
Come scritto qualche pagina prima in Italia non si dimette più nessuno. Anzi fanno le vittime, questo adesso passerà per un poverino che rischia di perdere il lavoro per la fascioansia. E poi perché mai dovrebbe dimettersi visto che la Meloni pensava e faceva questi discorsi
sacrosanta verità, anche nelle zone lacustri della mia infanzia avvenne la stessa cosa. dalle tue parti ricordo di essere stato la prima volta a metà anni 70. era duna verde, iniziavano a sorgere le primissime villette a schiera in mezzo al deserto. guarda cosa è diventata oggi. erano gli anni della cassa del mezzogiorno, i soldi arrivavano alle 11 e a mezzogiorno tutti a tavola...o gli anni in cui i comunisti di potere operaio urlavano stato e padroni, fate attenzione, nasce il partito dell'insurrezione potere operaio e rivoluzione, bandiere rosse e comunismo sarà. ancora oggi ci sono numerosissimi nostalgici che percepiscono la pensione senza mai aver lavorato un giorno, oppure lusingano (riuscendoci) le menti manipolabili che oggi troviamo stesi sulle strade a fermare il traffico o plaudono alle imprese del parlamentare con gli stivali infangati
Stiamo parlando del Friuli no? Forse leggo male i dati, d'altronde è realtà che non conosco. Il turismo in Friuli vale 4 miliardi su quasi 40 di PIL regionale. Non direi che il miracolo friulano sia il turismo, dai dati. In Campania, regione che conosco meglio, il turismo vale 6 miliardi su oltre 100 di PIL regionale. Anche lì non ci si campa. Ma la cosa non mi sorprende visto che Rimini, la prima provincia turistica italiana, è la provincia con il PIL più basso dell'Emilia Romagna. La Grecia è la culla dell'archeologia e della storia, ha centinaia di isole meravigliose prese d'assalto dai turisti di mezzo mondo ed è fallita 4 volte nell'ultimo secolo. Al bar possiamo dire che l'Italia potrebbe vivere di turismo, il sud potrebbe vivere di turismo e mille altre cose ma la realtà è che col turismo non ci si arricchisce. Ci si arricchisce solo con l'industrializzazione.
A dire il vero parlavo del Veneto (dove il turismo oggi vale 18 miliardi), prima regione turistica italiana (seguita da Trentino Alto Adige e Toscana).
balordi matrivolati! una denuncia per danneggiamento aggravato con conseguente archiviazione fortemente auspicata da sala e via verso un nuovo patrimonio. come la risorsa di rovereto (paese natale del mio povero popà) dove non è mai successo nulla che il vicino di casa non volesse. ha violentato ed ammazzato una donna, ha massacrato due carabinieri e sfasciato la radiomobile. masì, che ne sa lui che fuori dalla savana ci sono delle regole eh leggi da rispettare. uno scappellotto e casa nuova! stranamente non ho notato nel web linsurrezione dei sinistri livorosi eh intrisi dodio. fa più comodo condannare in prima istanza il figlio di larussa per una presunta violenza in unammucchiata notturna a base di alcol droga e rochenrol
https://www.ansa.it/sito/notizie/ec...rdi_80c20833-6c08-4454-b523-281c4ad7372d.html Che mi dite, piuttosto, sulla tassa degli extra profitti delle banche (è relativo tonfo in borsa)?