Il Topic Orologi e Motori | gli orologi che piacciono agli appassionati di auto

Ma che fine ha fatto ?
É sparito da mesi ormai

 

Qualche apparizione l'ha fatta ma forse non ci vuole più bene

 

Sarà innamorato….. appena finisce la stagione degli amori vedrete che riapparirà

 

La stagione degli amori o degli accoppiamenti ?

 

Il mio dopo qualche settimana di utilizzo è già tutto rigato.. si, è un giocattolo

 

Non ci sono più gli svizzeri di una volta....
Il concierge di IWC, impeccabile in tutto, dal contatto per assistermi nell'identificazione e acquisto della parte di ricambio, alla gestione del pagamento, fino alle comunicazioni di spedizione e fattura....... al telefono m'ha detto: sa, ci vorrà qualche giorno perchè i componenti devono arrivare dalla Svizzera all'Italia e poi da qui arrangiamo la spedizione verso di lei..... le comunicherò il codice di tracking non appena disponibile.
Ieri, puntualmente, sono arrivate almeno 3 mail, con la loro bella intestazione ed un sacco di cornicette, accompagnate da una mail di DHL che m'informava di aver preso in consegna il mio pacco..... ebbene, spedizione partita da un magazzino di Amsterdam, altro che Svizzera! E probabilmente il magazzino si rifornisce dalla Cina.

 

Per fortuna. Almeno ti sei/si sono evitati i problemi (costi e tempi) dello sdoganamento.
Anche AM ha un magazzino in DE per il loro shop on line per avere un processo snello al netto delle operazioni extra EU.
Per i ricambi che tengono in casa in UK, mi dicevano a Milano che prima della brexit un pezzo arrivava in due giorni, adesso ce ne vogliono dagli otto ai dieci.

 

Anche l'azienda per cui lavoro ha un magazzino europeo ad Amsterdam (e non è un caso se l'hanno piazzato proprio lì). Francamente non m'importa un piffero dove tengano i cinturini o dove li producano, quello che contesto è lo "story telling" delle aziende del lusso... mancava solo che mi dicesse che i cinturini (di gomma) li fanno a mano.

 

Secondo te il commesso/proprietario del negozio ha visibilita'/interesse nel sapere dove/come/quando e' organizzata la logistica? Pia illusione. Gia' tanto che ti sappia raccontare quello che vende

 

Fanno dei lavaggi del cervello ai commessi delle maison che non puoi immaginare.
Il 90% del valore di quello che compri dipende da come ti raccontano le cose ed è per questo che li addestrano continuamente in tutto, dal modo di vestire, a come accogliere i clienti, a cosa dire e cosa non dire.
Quando vai da Hermes a comprare le cravatte sono abbastanza sicuro che ti facciano un pippone incredibile su dove si approvvigionino della seta, su come la confezionino e tutto il resto, perchè questo contribuisce alla percezione che il cliente avrà del prodotto.
Ma se ti dicessero che la seta viene da Katmandù per poi essere lavorata in Francia da selezionatissime sarte e invece scopri che la producono a Carpi in un laboratorio cinese semiabusivo.... cosa penseresti?

 

Non mi pare abbia funzionato bene. La commessa ti ha detto una cazzata facilmente identificabile.
Quando vado (andavo, perche' non metto piu' l'abito) da Hermes per le cravatte il processo era molto snello.
Io: Ciao Andreas
Lei: Ciao Ale, queste sono le cravatte con gli animaletti che ancora non hai, e di recente non le hai prese di qeusti colori. Te le ho messe via. Prendi quelle che ti piacciono. Questa questa e quella hanno la parte dietro diversa.
Io: Grazie, sei un amore, prendo queste.
Lei: Grazie a te, ciao.

 

Pagamento in natura dopo tutte queste moine

 

Allora ti trattavano male
Un caro amico è direttore generale di un brand di abbigliamento di lusso e mi raccontava che fanno spesso delle indagini per vedere se i commessi dei loro negozi di proprietà raccontano bene i pipponi ad ogni cliente. Anche a quelli abituali.
Nell'orologeria di alta gamma, poi, le cose sono ancora più severe.

Il mio caso conta poco, dato che ho acquistato un misero cinturino di gomma. Probabilmente la storia della spedizione dalla Svizzera vale per gli orologi e lui pensava fosse le stesso per i ricambi.

 

Magari, ci avrei guadagnato due volte io.

L'unico momento ridicolo (che ricordo tuttora) e' stato da vuitton quando ho comperato un borsone.
Lei (facendomi vedere l'interno): "Avendo un interno completamente destrutturato lei non sara' vincolato..."
Io: "Cioe' non c'e' manco uno straccio di taschina dove mettere le chiavi di casa per ritrovarle senza ravanare come un procione?"
Lei: "Eh, si, direi che si potrebbe vedere anche cosi"
Poi mi raccontava che era vietatissimo per lei dire "prezzo" ma solo "valore".
Alla domanda "quanto costa 'sto borsone alla fine?". La risposta era: "La keepall ha un valore di XYZ euro"

Beh certo, comprando solo il loro prodotto da battaglia di primo prezzo dopo i foulard da borsetta, non mi sarei aspettato nulla di piu' (e per fortuna. Tant'e' che se non c'era lei, non compravo). Gia' tanto che mi chiamasse per dirmi che erano arrivate le cravatte nuove e che me le aveva messe via.

 

Penserei (ma forse sono tra i pochi a pensarlo) quello che ho sempre pensato, ovvero che il rapporto tra il valore intrinseco del bene ed il przzo richiesto, più si va in alto con la firma, più si assottiglia, perchè pochi cercano in quei prodotti la qualità, la maggior parte degli acquirenti cerca la visibilità.
In passato ho avuto un cliente/amico che produceva borse per un noto marchio, facevano la fila in una boutique per accaparrarsi i nuovi modelli, questo cliente usciva con una sua linea con qualità equivalente al noto marchio (non con la stessa pelle o con gli stessi colori, perchè espressamente vietato dal contratto), e con modelli simili (ma non uguali, sempre per ragioni contrattuali), e faceva fatica a venderle ad 1/5 del prezzo (che era comunque più di quello che il noto marchio gli riconosceva per ogni borsa prodotta).

 

Idem la mia amica che ai tempi produceva per Armani parte della pelletteria.
Pero' quelli del controllo qualita' (azienda terza) erano veramente dei frantumamaroni con i controlli, per non parlare della conta spasmodica di tutti i particolari marchiati che fornivano, le rimanenze di magazzino, parti usate e parti rovinate che dovevano essere restituite.

 

Un cinturino di gomma non potrà mai essere fatto in Svizzera. Non ha senso, troppo facile e l'eventuale swiss made non aggiunge valore al pezzo.
Quindi sarà sicuramente fatto in Cina
Chiaramente spediscono da Amsterdam per i motivi già detti

 

Cinturino consegnato.
Direi che almeno ci provano a valorizzare il packaging

 

Altro inutile coso a cui dovrai trovare un senso in casa.

 

Finirà quasi certamente nel cestino della spazzatura.
A me interessa solo il cinturino.