Appunto.... licenze "cedute" a terzi per centinaia di migliaia di Euro, che sono poi il motivo principale per cui è stato impedito a Uber di far loro concorrenza (l'accordo attuale di fatto parifica Uber al servizio taxi, con la differenza che Uber dichiara tutto ed i tassisti no).
Sì non è 3 mila ma il concetto è quello. Però su un pagamento tracciato è più difficile non dichiarare
E niente...... una bella autorete da parte della sx: in fondo mi fanno anche tenerezza quando aprono bocca; purtroppo manca sempre la corrente https://www.ilgiornale.it/news/cron...blema-sicurezza-milano-i-quattro-2156845.html
Non sono contrario all'utilizzo di pagamenti tracciati, sono contrario all'obbligo, in ogni caso, prediligere l'utilizzo di un sistema di pagamento non tracciato, non significa essere favorevole all'evasione, visto che se paghi un taxi in contanti, non mi risulta ci sia uno sconto. La multa in genere è da 500 euro, ma in ogni caso, come dici giustamente tu, senza un sistema di controllo (non della singola ricevuta, ma piuttosto del reddito annuo dichiarato) sono liberi di fare quel che vogliono. Vero ladrocinio ai danni del bene pubblico, servirebbe una legge che ne vieta la cessione, peccato che ogni volta che si ragiona al riguardo, si ragiona anche sui voti che portano Si dichiara l'utile, non gli incassi, quindi basta gonfiare costi ed il gioco è fatto. Tutti concentrano l'attenzione sui mancati incassi, mentre come faceva correttamente noatre il servizio, andrebbe concentrata sui redditi dichiarati che sono a dir poco ridicoli.
Nel loro caso sarebbe meglio stare stare zitti e far credere di essere imbecilli, piuttosto che aprire bocca e levare agli ogni dubbio
Sì ma come dicevo gli rendi la vita più difficile e a te non costa nulla Certo ma se non dichiari gli incassi diventa più facile dichiarare poco utile
E niente.. Mentre osservo quanto casino riescono a fare 30 italiani in un aeroporto tedesco, mangio wurstel e crauti, e bevo birra (veramente molto, ma molto, buona...), Parecchia, cosi poi dormo.. E nel mentre, mi pongo una domanda.. Questa tua affermazione, vale anche per chi si lamenta delle condizioni delle stazioni, del fatto che la polizia, che dipende dal ministero dell'interno, sia assente o non interviene, e poi da la colpa a sala? Solo per chiedere,... Così parto più tranquillo..
La colpa di sala (relativamente al pregresso) è solo quella di aver affermato che Milano è un'oasi tranquilla. Parti sereno e se non ti piace vivere in un paese governato dalla dx puoi sempre pensare di ritornare quando la sx vincerà le prossime elezioni. Speriamo per te succeda nel prossimo ventennio anche se dubito molto possa succedere visto i cervelloni che rappresentano questa ala di partito
Indubbiamente, così come è più difficile perdere una PEC che una raccomandata cartacea, ma non dobbiamo rispondere a problemi semplici con soluzioni complesse. Qualunque sia il tipo di pagamento, l'esercente è tenuto a dichiarare l'incasso e pagare le tasse. L'obbligo di emissione di documento fiscale è nata con questa finalità. Basterebbe estendere tale obbligo anche ai tassisti.
Una soluzione facile-facile c'è... Basterebbe obbligarli ad usare un POS (che strana coincidenza... Mi sembra una soluzione già sentita.) È che a questa destra interessa di più il loro voto, che non il fatto che commettano un'evasione, che dal loro punto di vista non dovrebbe essere nemmeno reato...
A me l’obbligo del POS (che obbliga i clienti ancor prima dei tassisti) pare un’inutile complicazione. Comunque, al di là di questo, come puoi dire che sia colpa della destra (di questo governo in particolare) se i tassisti fino ad oggi non hanno avuto controlli fiscali?!? È una situazione creatasi solo ora? Suvvia
Arrivederci Italia.. Spero di ritornare in un paese migliore, più libero e più civile, e che si sia lasciato alle spalle questo periodo di ignoranza e barbarie... Buona permanenza a tutti.. E comunque... https://www.google.com/amp/s/www.li...stra-che-in-parlamento-tutela-i-tassisti/amp/
Un registratore di cassa collegato con l'agenzia delle entrate perché sarebbe meno complesso di un pos?
Lo dici tu che non costa nulla, a me la carta di credito costa. In ogni caso, non è un problema di costo, ma più semplicemente un problema legato ad un insensato obbligo per il fruitore che a me sembra semplicemente assurdo, in funzione del fatto che la moneta cartacea ha potere liberatorio illimitato, non so se hai studiato scienza delle finanze, ma in sostanza significa che non la si può rifiutare come pagamento. Questa mia affermazione vale per chiunque prima di far partire la bocca non si accerti che il cervello sia inserito, soprattutto quando addossa colpe ad altri che non ne hanno. A scanso di equivoci, questo vale anche per la Meloni quando disse che un ministro doveva dimettersi, senza accertare che avesse responsabilità in un accaduto. Quando leggo di certi politici, mi sembra di vedere i calciatori che dopo il fallo chiedono l'ammonizione del giocatore non è questione di colore politico, è solo questione di stile. C'è una soluzione più semplice che non obbliga nessuno, ma che il sinistroide difficilmente comprende, basterebbe far dedurre tutto a tutti, tassando solamente i risparmi, vedresti che le ricevute le farebbero tutti Rinnovo l'invito ad una semplice riflessione: siamo sicuri che far detenere tutto il denaro circolante a soggetti privati (banche) che fanno i loro comodi senza controllo alcuno sia la soluzione migliore? Gli accaduti non hanno insegnato nulla? Gradirei una riflessione attenta, non una risposta di getto.
Per i negozi al dettaglio è già così, i corrispettivi vengono trasmessi telematicamente all'Agenzia entrate ogni giorno tramite il registratore di cassa preventivamente associato alla ditta sul portale AdE
Quindi le norme vanno applicate solo se ti piacciono? Io preferisco essere garantito da uno Stato (o da un insieme di stati, nel caso dell'euro) piuttosto che da un privato che all'occorrenza può aggirare i blandi controlli (mi sembra che in Italia ne abbiamo avuto più volte ampia dimostrazione con le banche andate a zampe per aria). La soluzione più semplice, ed è per questo che sembra inapplicabile.
No, non è così. È logica. Se pago con un bancomat avrò testimone la banca che ho pagato. Se pago in contanti, che faccio? Segno le banconote e filmo il passaggio dei soldi? A me non è mai capitato di vedere contestato un pagamento elettronico dalla controparte. Quindi tutto quello che vuoi sul potere liberatorio ma la realtà è un'altra Quindi se guadagno un milione di euro e lo spendo tutto, pago zero di tasse?
Per alcuni forse, ma mica per tutti. Sono sicuro al 100% che il registratore di cassa dei piccoli negozi sotto casa mia non sono connessi a nulla. E' già tanto che abbiano il telefono. Si, ma perchè il cliente deve essere obbligato a pagare con la carta (o altra transazione elettronica) e perchè ci deve sempre essere una banca di mezzo? Un conto è obbligare ad accettare anche i pagamenti elettronici, tutt'altro obbligare i cittadini ad usare solo quelli e quindi ad affidare tutti i soldi ad un soggetto che non è certo una ONLUS e che oltretutto, per quanto vigilato, è soggetto a parecchi rischi. Mi vengono in mente le Banche Venete, la Banca di Bari, Banca Etruria, Banca Tercas, Banca Carige, MPS, la Silicon Valley Bank, Credit Suisse, ecc ecc ecc
Vale per tutti. https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/i-corrispettivi-elettronici Dal 1° gennaio 2021 scontrini e ricevute sono definitivamente sostituiti da un documento commerciale, che può essere emesso esclusivamente utilizzando un registratore telematico (RT) o una procedura web messa a disposizione gratuitamente dall’Agenzia delle entrate. Chi effettua operazioni di “commercio al minuto e attività assimilate”, per le quali non è obbligatoria l’emissione della fattura (se non richiesta dal cliente), deve certificare i corrispettivi tramite memorizzazione e trasmissione telematica degli stessi all’Agenzia delle entrate. Questo obbligo è scattato al 1° luglio 2019 per gli operatori economici che nel 2018 hanno realizzato un volume d’affari superiore a 400.000 euro e al 1° gennaio 2020 per gli altri.