Perchè tutti si fissano sull'aliquota massima, che è del 43% e in pochissimi pagano? Su 40.000 di reddito imponibile, tralasciando detrazioni varie, si pagano 11.520€ di tasse che corrispondono al 28,8% Su 30.000 si paga 7.720, pari al 25,73% Le partite iva che arrivano all'aliquota del 43% sono ben fuori dal forfettario, visto che il 43 si paga per i redditi eccedenti 75.000€ su. Anche con 80.000 di reddito imponibile si paga il 34,46% di aliquota media. Ma, naturalmente, è più bello fare la sparata del 50% che pagano i dipendenti.... Dati MEF relativi al 2020: Reddito medio lavoratori dipendenti 20.720 Reddito medio lavoratori autonomi (avvocati, notai, commercialisti, medici, ecc.) 52.980 Reddito medio partite iva individuali 19.900. Al bar sono tutti economisti, fiscalisti, medici, idraulici.......
Assolutamente vero. Perchè bisogna essere disposti a rischiare sulla propria professionalità e sulle proprie competenze, inoltre bisogna assumersi sempre la responsabilità di quello che si fa, cosa che non tutti i dipendenti fanno/hanno voglia di fare. Il 27 arriva lo stipendio, sono malato e sto a casa, ho le ferie pagate, ho il TFR.... C'è un errore in questo tuo ragionamento. Hai conteggiato l'INPS come tasse, ma sono contributi ai fini pensionistici. Anche io se considero la cassa professionale supero il 50% di slancio
Ironia ON Ma infatti non capisco che bisogno c'è di fare la flat tax al 15% e che bisogno c'è di estenderla ancora. Ironia OFF
In tutto il discorso, non dimentichiamoci che il dipendente "ha un 35% in più di reddito lordo" (tasse) che non vede, versato direttamente dal datore di lavoro. E' una cosa che i dipendenti non percepiscono, ma fa tanta differenza nel confronto con gli autonomi che invece devono versare un equivalente tirandolo fuori dalle loro tasche. E non è un "vantaggio" dei dipendenti, non fosse versato dal datore di lavoro entrerebbe in busta paga, come in altri paesi.
Sapete che mi avete fatto venire un magone addosso ancor maggiore di quanto provo quando lavoro? Quasi quasi ritorno a lavorare e fan cul@ le tasse: per quelle c'è tempo di pensarci a posteriori
esatto Gigi, chi ce la fa fare di pagare una barca di tasse, pagandole anche per chi non le paga. tanto poi viene il governo - di qualsiasi colore - e ci regala condoni, rottamazioni, saldi e stralci, voluntary disclosure ecc.
Da il giornale intervista all'avvocato della humanity 1 "Le navi, ha dunque spiegato l'avvocato Riccardo Campochiaro, chiedono il porto sicuro più vicino attendendosi alle norme di navigazione vigenti. Dal momento che da Malta spesso non rispondono, è naturale rivolgesi all'Italia." Quindi se malta non risponde è normale dobbiamo farlo noi? Ma perché? la legge dice spetta al più vicino e questo è malta saltato il primo allora perché non si può andare anche al terzo o al quarto.... Che poi ovviamente malta fa bene a non rispondere fa mezzo milione di abitanti i 90.000 arrivati in Italia solo in un anno sarebbero già un quinto della sua popolazione, ma è il principio quello che non torna.
Scesi anche gli ultimi 35 da humanity I naufraghi sono bengalesi, pachistani e egiziani, quindi qualcuno mi spiega da che cosa scappano? Sono migranti economici entrati illegalmente e una volta tanto ha ragione Salvini che li chiama clandestini. Il fatto che durante il tentativo di ingresso clandestino han naufragato e poi son stati salvati non li rende meno clandestini. Così come un rapinatore ferito durante una rapina va curato ma resta un rapinatore.
Concordo. Infatti vanno rimandati indietro dopo l'identificazione. È su quello che devono concentrarsi.
Mah non capisco, di bengalesi qui a Monfalcone c'è ne saranno 4000, mi sembra strano che siano arrivati illegalmente e soprattutto spendendo le cifre di cui si parlava in precedenza.
evidentemente per qualche motivo non potevano entrare legalmente..... magari espulsi, criminali ecc... D'altronde anche dal cairo partono parecchi aerei quotidianamente per l'italia, se uno si imbarca su di un gommone ci sarà un perchè.
Forse semplicemente non lo sa, non capisco cosa possa impedire a un egiziano (solo per fare un esempio) con 3000 € in tasca di farsi una vacanzetta in Italia e poi semplicemente non ritornare più. Forse è una questione di documenti?
forse in italia o in qualche altro paese europeo ci e' gia stato ed e' stato espulso per aver prolungato troppo la vacanza , oppure non ha una fedina penale proprio limpida e gli rifiutano il visto. Sta di fatto che se un egiziano si imbarca su di un gommone rischiando di affogare per venire in italia e' perche' legalmente non ci può venire, diversamente rischierebbe molto meno e paradossalmente spenderebbe anche meno viaggiando in business.
E qui ritorniamo a bomba del problema: aiutare i bisognosi è un conto; mi girano un tantino le balle farlo con gli illegali che non penso poi vengano in Italia per aiutare gli anziani ad esempio
Esatto. Su questo probabilmente hai ragione, ma torniamo al punto che in Italia si evade, non che le tasse per imprenditori e partite iva siano basse. Credo che la maggior parte di quelli qui dentro, se misurano onestamente il proprio reddito, risultino nel 5% della popolazione più ricca. Il che però non coincide con la quantità di Cayenne ed equivalenti che circolano sulle nostre strade, i quali superano decisamente il 5% delle vetture in circolazione. In Italia siamo tutti poveri, ma misteriosamente il cibo in tavola non manca mai a nessuno. Questo sicuramente. Credo sia ancora più difficile che respingere le navi. Per mandarli indietro devi sapere con certezza da dove provengono, ma se non hanno documenti (e non ce li hanno) dove li spedisci?
E stranamente io il Cayenne non me lo sono mai potuto permettere per quanto non abbia mai girato su dei catorci. Però va anche considerato che molti prendono la macchina con full leasing a lungo termine, la scaricano insieme a molte altre cose e quindi riducono sensibilmente l'imponibile. Conosco gente che assumeva la colf come dipendente della ditta e la scaricava. Peraltro, ricordando le lussuose macchine che ho sempre visto girare mi è venuto in mente il film "I Basilischi" dove ad uno dei protagonisti reduce da viaggio a Roma e che decantava le macchine che vedeva girare qualcuno rispose "Mmmmmmm... chissà quante CAMBIALI stanno là dietro !!"
Indubbiamente il 90% di quelle in circolazione corrispondono a leasing/finanziamenti, ma anche così dubito che le rate siano inferiori a 1.500€/mese e poi ci devi mettere la benzina, oltre a tutti i costi che una simile vettura comporta. Insomma, anche con 64.999€ di imponibile annuale la vedo dura, ma se le medie di reddito sono quelle postate da @Vime, in giro dovrebbero esserci solo Dacia, ma quelle che circolavano in Romania ai tempi di Ceausescu, non la Duster ultimo modello.