ritieni che le sue competenze comporterebbero la possibilità di essere retribuita più lautamente? è laureata in storia dell'arte o similia? (il titolo NON è ininfluente) se sei un critico d'arte e fai la guida in un museo ti offro 2000 euro se non hai competenza specifica e fai la guida in un museo te ne do 500. il mondo del lavoro non è regolato solo dalle leggi sindacali. Quelle servono per chi non ha nulla da vendere. il mondo del lavoro è regolato dalla solita equazione domanda-offerta. se serve qualcuno che conosca davvero la professione in cui intende operare, la contrattazione non si basa certo sui minimi sindacali. se conosco il mestiere, non chiedo. Lo vendo. e il prezzo lo faccio io in base a quanto possa servire il mio operato. naturalmente per conoscere il mestiere ho prima fatto la gavetta. (NDR: ho lavorato sia gratis che per 10 mila lire al giorno, pur di imparare) oggi "vendo" il mio mestiere. Non sto certo a invocare i minimi salariali o cazzate del genere. e guardacaso, non sono mai stato più d'una settimana disoccupato. (evenienza accaduta peraltro solo quando cambiavo regione di residenza) ma c'è anche chi basa la sua aspettativa di crescita lavorativa sui termini sindacali. come tanti che consoco. si lamentano della retribuzone adducendo motivazioni tipo: io ho 30 anni io lavoro qui da tanti anni io ecc ecc.. ma MAI dicono: io so fare questo io so fare quello.. danno per scontato che il lavoro sia un contratto, e non la capacità di produrre realmente qualcosa. e difatti sono sempre dietro a menarsela per lo stipendio , ecc ecc. io sarò anche figlio della mentalità contadina, ma so per certo che quel che diceva mio padre era vero: impara l'arte e mettila da parte (che poi quando è tua la vendi al prezzo che decidi tu) ho lavorato gratis, o per 10 mila lire al giorno? e chi se ne frega. nessuno mi ha fatto torto. esattamente come chi ha frequantato l'università per imparare. anche egli si applicava gratuitamente, pur di seminare qualcosa che gli avrebbe potuto garantire un futuro. Anzi, doveva pure pagare per poter apprendere. (scandaloso che si debba pagare per studiare, visto che il paese si basa sul lavoro come lessi da qualche parte...) parimenti, credo che lavorare gratis per imparare qualcosa non sia necessariamente errato . e credo che fare la guida in un museo per 500 euro sia accettabile, visto che probabilmente in quel modo la potrei fare pure io... a meno che non sia davvero una storica dell'arte; ma in quel caso penso avrebbe trovato lavoro in un posto più consono . ---- anche il fatto di associare il titolo ad un sdiritto ad essere retribuito di conseguenza ha del paradossale. mi spiego: in italia servono 100 ingegneri, 1000 geometri e un milione di manovali. se tutti studiano per fare l'ingegnere, dovrebbero considerare il fatto che poi probabilmente la richiesta di lavoro sarà scarsa, e magari rimarranno disoccupati. se tutti vogliono fare l'astronauta, uno lo diventerà, e gli altri finiranno a fare il cassiere all'esselunga per 600 euro al mese . una vergogna, ma prevedibile. è ovvio che chi è seriamente intenzionato e preparato vada a cercare lavoro altrove. a volte mi capita di parlare con giovani 25 enni che lavorano ove io presto il mio operato. i tapini, sono assunti con contratti di comodo, e sono ovviamente scontenti della loro situazione economica ma sono scontenti perchè si aspettano "come diritto acquisito" un trattamento migliore; mica perchè valutano che il loro operato secondo loro potrebbe valere di più.. (e infatti non vale una mazza) i giovani oggi fanno le loro valutazioni in base alle cifre sindacali, a quanto leggono, ecc. Mica fanno i conti con la loro professionalità e su come potrebbero realmente spenderla. ad alcuni di essi un pò svegli, ho consigliato di lasciar perdere e inventarsi un mestiere come lavoratore autonomo, avendo ormai 25 anni e nessun titolo "realmente" spendibile sul mercato del lavoro io a 20 anni aprivo la mia prima p:. IVA. e oggi, somaro e contadino, ancora , con tutti i problemi che ho, riesco a campare "vendendo" il mio operato anzichè "cercare" il lavoro. spero che i giovani d'oggi si ravvedano (che si facciano più furbi, imparando qualcosa che possano poi vendere, anzichè sperare nelle contrattazioni sindacali, e farsi mantenere nel frattempo dai genitori)
E tu hai scritto tutto questo papello senza sapere un cazzo di quel mondo. Questa cosa mi lascia veramente sconvolto. A sto punto o faccio come @Gigi63 che cerca pure di risponderti o me ne sbatto. Scelgo la seconda, senza ombra di dubbio. Ma questo passaggio voglio riprenderlo perché veramente è emblematico del tuo modo di vedere e giudicare il mondo
mi fa specie come tu possa supporre ciò. magari (Anzi, molto probabilmente) di arte ne so più del soggetto da te citato. non pesare chi non conosci, perchè qualche volta si sbaglia. mi capita spesso di aver a che fare con professionisti, i quali essendo magari anche semplici architetti si sentono quasi in diritto d'intorloquire col sottoscritto guardandolo dall'alto in basso. poi magari quando io dico che quella determinata cornice non la eseguo perchè incongruente con lo stile architettonico mi guardano allibiti e leggo un certo infervoramento nei loro occhi. non volendo esser maleducato, replico semplicemente: chiaramente sarà una svista, perchè LEI certamente conoscerà la differenza fra lo stile dorico, romano o corinzio, riferibile al profilo architettonico di questa cornice.. ed ecco che come per incanto rispondono: ah, si, certo.. è stata la fretta, l'autocad, o il cazzo che si inventano al momento... -------- la sete di conoscenza è propria dell'individuo. non è detto che il semplice artigiano non sia colto. qualcuno passa il tempo libero sui social. io a 15 anni andavo sul wc leggendo, come molti coetanei. solo che mi leggevo i testi di disegno tecnico dell'hoepli... non potendo andare a scuola, potevo però avere gratis in prestito i libri in biblioteca. allo stesso modo, fruivo dei testi inerenti la mia futura professione. oggi incontro "mobilieri" che ignorano chi sia "il maggiolini" e architetti che disegnano un timpano ignorando la regola della proporzione aurea. (anzi, probabilmente non sanno nemmeno chi sia fibonacci) ecc ecc ecc...
Beh non è il mio parere che conta. Lo stesso termine però potrebbero usarlo gli anti-abortisti nei confronti di quelli favorevoli facendoti semplicemente vedere la foto di un feto abortito con braccia gambe etc. Io sono equidistante da entrambe le posizioni e rispetto entrambe le opinioni. Se dovessi votare voterei a favore ma "obtorto collo" perchè anche gli anti-abortisti hanno ragioni da vendere. E vivi pure a Torino che non è Salem, però... https://mole24.it/2019/10/21/triang...tta-occulta-insieme-a-londra-e-san-francisco/
stai sereno labrie. le mie elucubrazioni come sai durano da quando mia moglie apparecchia a quando inizia il film. ti / vi tedierò ancor per poco insomma. un momento di sfogo anche per me, come immagino per tutti voi che frequentate il tread dei fatti e misfatti. ognuno sfoga le sue rabbie su cosa non va secondo lui, o espone il proprio punto di vista, esponendosi ovviamente anche al giudizio o alle altrui replica. nulla di male nè motivo di dissapore
Che hai combinato al mio quote? Nel merito, ritengo decisamente una barbarie che uno Stato moderno non consenta di svolgere, con la sicurezza della scienza medica contemporanea, una pratica che tornerebbe a essere clandestina e provocare decine, centinaia, di morti tra le ragazze e le donne che per un motivo o per l'altro, nessuno dei quali ho intenzione di giudicare, decidono di abortire
Io sono serenissimo, più che sereno. Però solo nell'ultimo mese sei stato avvocato, economista, giurista, medico, architetto e studioso d'arte. E forse ne dimentico qualcuna.
Scusa Marzo però mi manca un passaggio: sono settimane che fai un "culo quadro" alla categoria degli avvocati, alla loro poco professionalità, alla loro discutibile morale e poi esci con la frase "non pesare chi non conosci, perchè qualche volta si sbaglia" ove il "chi non conosci" potrebbe avere l'interpretazione estensiva di "cose che non conosci". Ma a questo punto mi domando: non ti sembra che un principio per te vige solo quando ti torna utile? Io continuo a pensare che tu sia un ottimo ragazzo ma, potrei sbagliarmi, sei troppo incazzato con la vita e questo è quello che percepisco dai tuoi messaggi
che sono incazzato è vero, gigi. ma non con la vita in sè. per come vanno le cose. cose che a mio avviso talvolta sono scandalosamente ingiuste, e magari spesso prorio per come sono formulate le leggi. è unicamente in questo contesto che devi leggere il mio disappunto verso una professione che a mio avviso troppo spesso accondiscende a tali da me supposte iniquità. non ho mai sottovalutato l'impegno dedicato a raggiungere tale professionalità non so se sono riuscito a spiegarmi, ma credo di si, anche se un pò alla buona. --- buona o cattiva persona sono concetti troppo aleatori. tutti noi siamo sia buoni che cattivi magari non percentualmente nella stessa misura, ma lo siamo.
Non lo so ma, probabilmente, vivere situazioni di vita "delicate" (come ha raccontato pubblicamente) non aiuta certamente
