Vien da sè che la terza dose sia utile, ma tutt'altro che risolutiva. E che un eventuale inasprimento delle restrizioni per i soli non vaccinati potrebbe essere l'ennesima distorsione di un messaggio istituzionale, che indica questi ultimi come principale e quasi unica causa del problema (aumento della diffusione) ed indirettamente suggerisce ai tri-vaccinati di poter continuare ad abbracciarsi ed ammucchiarsi in virtù della loro presunta immunità. Si è visto più volte (lo diceva anche Zaia nel corso della seconda o terza ondata) che la diffusione cresce per un certo numero di settimane e poi inizia a rallentare fino a diminuire. Questo numero di settimane è più o meno ricorsivo e probabilmente legato a molte variabili, delle quali gli interventi normativi (lockdown, coprifuoco, ecc) sono solo una parte. Nella prima ondata, ad esempio, nonostante un tempo di incubazione medio stimato di circa 14 giorni, ci vollero ben più di due settimane di segregazione forzata per iniziare a vedere una flessione della curva.
Perché come minimo ne servono 28 per una stabilizzazione (l’ultimo giorno del primo ciclo, a cui sommare un nuovo intero ciclo)
Eh però in passato il picco è arrivato intorno alla settima settimana. Ora siamo già più lunghi mi sa. Dobbiamo resistere
Sono stime indicative: la seconda ondata è iniziata a fine agosto 2020 e s'è placata solo a metà novembre, ossia dopo 13 settimane. La cosa più impressionante di questa quarta ondata è la velocità di crescita nonostante l'alta percentuale di vaccinati. Forse conseguenza anche del green pass, che ha fatto lievitare ampiamente il numero di tamponi e quindi l'emersione di positivi asintomatici, che in passato rimanevano invisibili.
Vero, ma in parte, perchè il tasso di positività è alto (ieri al 11,46%) e non dipende dal numero di tamponi effettuati. Cerco di spiegarmi meglio: in epoca ante GP la maggior parte dei tamponi era legato alla presenza di sintomi, oggi che il tampone può essere un'esigenza senza sintomi allora IMHO il tasso dovrebbe essere inferiore, a meno che non si ritenga che la maggior parte dei tamponati sia non vaccinata (cosa che stento a credere, vista la grande percentuale di vaccinati)
Dunque dunque: io a casa positivo, la mia compagna pro tempore negativa e da oggi libera di andarsene Mio nipote (figlio di mia sorella) positivo, il resto della famiglia a casa in quarantena per almeno sette giorni (salvo positività) Mio collaboratore oggi è risultato positivo, tutta la famiglia a casa per almeno sette giorni (salvo positività) Un dipendente novax a casa per dieci giorni, avendo la moglie positiva (probabilmente novax anche lei) Alla fine non lavorerà più nessuno. Tutti in quarantena.
Infatti questa era la mia preoccupazione avanzata ieri al di là dell'aspetto sanitario e ospedaliero. C'è poco da stare allegri 3 dose o meno. Ho piacere che non sono il solo a leggere lo "status" attuale da altra prospettiva
Secondo Bassetti di questo passo a Gennaio ci saranno 10 milioni di Italiani simultaneamente in quarantena.
Eh, mi sa di no, zero alternative disponibili. Ma questo significa anche che non sono stati fatti grandi progressi dal punto di vista medico, vaccinazioni comprese.
Hai visto che anche per la famosa pillola antivirale Pfizer hanno messo un sacco di prescrizioni? Solo ad adulti senza patologie cardiache o del sangue e solo a chi rischia la terapia intensiva, cioè spesso proprio quelli con le suddette patologie. Se restano così le cose, non risolverà nulla anche quella.
Sembra ti abbia quasi sentito.... https://www.huffingtonpost.it/entry...me-il-raffreddore_it_61c978b0e4b0bb04a6316e03
Andrebbe anche un po' calibrato. Con la normale influenza non si fanno tamponi e spesso non si chiama neanche il medico