Hai mai parlato con qualche direttore amministrativo di azienda sanitaria? Sai perchè il loro ruolo è importante quanto quello del direttore generale? Ti ricorda nulla lo scandalo dei parti cesarei di qualche anno fa? Il ruolo del direttore amministrativo non è solo quello di firmare i bilanci della struttura, ma soprattutto quello di monitorare i dati di ricoveri, interventi, prezzi e d individuare quali specifiche cure potrebbero incidere maggiormente sul fatturato. Se, ad esempio, l'intervento al menisco con artroscopia è pagato dal ministero della salute più di quello alla cataratta, stai sicuro che inizieranno ad ingrandire il reparto di ortopedia e ridurre i fondi per l'oculistica, suggerendo ai medici coinvolti di prescrivere con maggior facilità l'intervento di cui sopra invece di limitarsi ad indicazioni fisioterapiche che potrebbero essere sufficienti per molti casi. I meno giovani qui dentro forse ricorderanno che negli anni '70 andava di moda togliere le tonsille ai bambini anche se non presentavano alcuna patologia o sintomo. A partire dai medici di famiglia fino a quelli in ospedale, tutti suggerivano la tonsillectomia senza alcuna esitazione. Successivamente qualche studio dimostrò che questo aveva portato ad un aumento della malattie delle vie respiratorie nei soggetti a cui era stata effettuata tale pratica, per cui smisero di farlo e non se ne parlò più. Ormai la medicina è come il servizio di assistenza delle case automobilistiche: ti fanno la diagnosi tramite computer e se questo dice che c'è qualche pezzo da cambiare lo fanno subito e via. Chi abbia programmato il computer e su quali logiche nessuno se lo chiede, ma se il computer dice che si deve fare, si fa. E solitamente, dietro al computer, c'è il direttore amministrativo....
Sì certo ma c'è una cavolo di pandemia, non lo dimentichiamo. E gli ospedali sono stati pieni di malati, mica hanno creato posti vuoti
Leggiti la storia dell'ospedale in fiera a Milano: in 14 mesi ha curato 500 pazienti e per farlo funzionare hanno sottratto personale specializzato (anestesisti, ecc per la terapia intensiva) ad altre strutture sanitarie, riducendone la capacità. Non si sa quanto sia costato, ma ora nessuno vuole parlarne, perchè ha assolto il suo compito, ossia quello di far girare l'economia.
Ma attenzione, io non dico mica che non ci siano o siano state malversazioni e frodi. Io dico che mi sembra normale che in pandemia le risorse disponibili si concentrino sull'urgenza. Non è che hanno convertito a covid quando non ce n'era bisogno. Io ci vivo di fronte a un ospedale importante della quarta città d'Italia e non si sono grattati i coglioni nell'ultimo anno e mezzo, te lo garantisco. Poi sono il primo, io e la mia famiglia, ad essere stato penalizzato da questo, per una serie di motivi che non interessano all'utenza del forum ma che ci vuoi fare? C'erano cose più importanti o comunque considerate più importanti. Io porto sempre l'esempio della mia amica a Bergamo, lasciata a casa con la polmonite (da covid) perché non c'era posto in ospedale e perché ha 30 anni. Infatti è sopravvissuta ma ha dovuto cambiare lavoro, l'istruttrice di crossfit non può più farla, fa fatica a salire le scale. 30 anni.
Quoto la prima parte ma sul resto del post e i successivi non sono d'accordo. Gli ospedali hanno ampliato i reparti Covid per necessità non certo per il ritorno economico. Nonostante si chiamino aziende sanitarie gli ospedali e le Asl in Italia non sono certo a scopo di lucro e va di lusso quando chiudono i bilanci in pareggi, medici e personale poi sono stipendiati non lavorano mica a cottimo. Che qualche direttore amministrativo magheggi un po' troppo per far quadrare il bilancio e prendersi magari un incentivo ci può stare ma per il resto non credo proprio. Discorso diverso al limite per qualche medico di famiglia che prescrive questo o quel farmaco magari non necessario solo per far contento il relativo molto riconoscente rappresentante. .
Questo di sicuro ma è innegabile che spesso per “fare cassa” dichiaravano malato di covid anche uno precipitato dal diciottesimo piano ….
Forse frequentate poco i reparti amministrativi degli ospedali o forse sono io che incontro solo persone sbagliate, ma pensare che la sanità pubblica sia solo un costo (che oltretutto nessuno avrebbe interesse a governare) e non un business è, IMHO, sbagliato. L'azienda sanitaria media ha migliaia di dipendenti (non solo sanitari), bilanci da centinaia di milioni di Euro ed è fonte di grande potere (oltre che di potenziali guadagni illeciti) per amministratori, dirigenti e politici vari.
.... E non solo perche' siamo i soliti Italiani, in UK e' successa la stessa cosa ad es. con malati terminali di tumore (parenti di miei colleghi). Non credo che negli altri paesi sia stato diverso ... forse in Germania, all'inizio, dove sembrava fossero superuomini a giudicare dalle statistiche.
Ma se la procedura (nazionale non locale) è di conteggiarli in un certo modo, è chiaro che tutti si attengono alle procedure. Poi vabbè non per chi si butta dal tetto (e capisco l'esempio paradossale) sicuramente. Sta di fatto che quello non cambia l'occupazione dei reparti e la trasformazione in posti letto covid. I posti letto covid servivano. Servivano perché la gente era a casa che moriva e posti non ce n'erano. Io non penso che sia dubitabile.
E' capitato che chi entrava in ospedale per incidenti e simili e non sopravviveva, tamponato positivo veniva inserito nelle liste covid.
E sul referto hanno scritto, quindi, causa della morte covid? È un falso in atto pubblico, quella è patologia, non può essere una procedura. Penso.
È la famosa diatriba dei morti per covid contro i morti con covid, nel periodo "caldo" molti luminari sostenevano che i morti con covid non esistevano.
Su questo non c'è dubbio così come è innegabile che al sud la sanità costa allo stato molto più che al nord nonostante offra servizi a dir poco inferiori. Evidentemente tutti quei soldi però da qualche parte finiscono. Vero ma non penso fosse la norma. Nel mio piccolo so di morti in casa di riposo positivi al covid ma morti di tumore e il certificato Istat tumore riportava quale causa. Esistevano esistevano, ma certo è vero che anche molti morti con Covid e non di Covid sono stati inseriti erroneamente in statistica.
E ora comincia la diatriba ... sara' lecito restringere l'accesso agli eventi ai soli possessori di green pass? I no-vax ovviamente in prima fila nella contestazione, sono discriminati ... non sara' il caso di inserirli nel DDL ZAN? https://www.milanotoday.it/attualita/coronavirus/green-pass-concerto-bianca-atzei.html
Non lo so, so solo che questo weekend voglio fare un giro in moto e per entrare in Francia chiedono green pass o tampone. E io posso non fare il tampone quindi sono contento
Parer mio, per andare a vedere un concerto uno un tampone se lo può anche fare (se non vuole vaccinarsi). Se contesta anche questo allora vuol solo rompere le balle. Diverso sarebbe se, come in Francia, decidessero di chiedere il green pass anche per andare al bar o al ristorante: in quel caso metà degli Italiani dovrebbero star fuori dai locali pubblici, a meno che non vogliano farsi un tampone ogni 48/72 ore per andare a bere il caffè al bar.
https://www.open.online/2021/07/14/passerella-azzurri-chiellini-bonucci/ Molto bene. Ora, in un Paese civile, chi si denuncia per aver organizzato una manifestazione senza l'autorizzazione dell'autorità di pubblica sicurezza?