vabbuo periodicamente è giusto buttarla in vacca e a palazzo chigi hanno molto da insegnare al riguardo
Ovviamente fare diversamente sarebbe stato quasi impossibile e capisco che, con tutta la buona volontà, a livello logistico era impensabile fare il richiamo nel luogo di villeggiatura. Basterà organizzarsi per tempo. E' già un privilegio potersi permettere una vacanza in un momento così delicato https://www.corriere.it/cronache/21...le-8118d52c-b80a-11eb-add6-98a2b51489e2.shtml
Facendo zapping sono incappato in un servizio de Le Iene, ma non avendolo preso dall’inizio, non ho capito granché se non che era girato a Chivasso, su una tizia che peraltro ha pisciato in strada e che si rivolgeva ad una folla di persone mature senza mascherine, presumo appartenenti ad una sorta di delirante gruppo, o setta, di scettici (no, non ritengo adeguato il termine “negazionisti”, riferito al Covid, da sempre). A parte la domanda su chi cacchio è ‘sta gente, ma davvero non si possono più riaprire i manicomi? Questi son da mettere dentro e perdere le chiavi.
La situazione è ingarbugliata: dopo il vaccino, sabato scorso mi viene dato l'appuntamento per la seconda dose, prima mi viene detta la settimana di disponibilità, poi il "sistema" partorisce il foglio con il sabato 19/06 ... Faccio presente che quel giorno (e il successivo) ho già un impegno e non posso ma mi viene risposto che non possono fare niente, è tutto automatico, e avrei dovuto chiamare il centro prenotazioni. Stamani chiamo il numero verde e l'operatrice, sempre gentilissima, mi spiega che non hanno possibilità di fare nulla, non vedono neanche che ho avuto la prima dose (vedono solo la prenotazione) né tanto meno la prenotazione della seconda: deve essere il centro vaccinale a gestire queste prenotazioni, ma non sono il primo caso in cui c'è questo rimbalzo. Quindi, con la situazione attuale, la vedo dura organizzare appuntamenti vaccinali fuori regione visto che tutta la pratica della seconda dose è in mano al centro che ha somministrato la prima ... Ma non lo sa.
A proposito, proprio oggi un amico di Roma mi diceva che il loro sistema di prenotazione oltre alla scelta della località per la somministrazione del vaccino permette di scegliere il vaccino da ricevere tra i quattro disponibili ... Ogni regione a modo suo.
Bel problema. Se nella stessa regione abbiamo questi problemi, è naturale che una gestione su più regioni sia impossibile
Questa è una ottima opportunità che, allo stato, la Lombardia (Milano) non prevede. Mi toccherà il 3 giugno sentire cosa mi spetta e decidere di conseguenza. Per il richiamo è ancora presto: devo vedere se sono ancora vivo Per i tempi non mi fascio la testa: si tratterà semplicemente di fare un viaggetto di andata e ritorno (circa 750 Km)
È un problema. Tanti matti e il problema ancora più grande è che non sono considerati matti veri, escono solo in queste occasioni. Siamo una nazione solo quando gioca l'Italia. Lo dico ormai da mesi, a pandemia finita, a bocce ferme, io credo vada ripensato completamente il sistema di deleghe di competenze. Non dico che bisogna tornare alla centralizzazione ma il sistema attuale è profondamente discriminatorio. Non è possibile che risiedere in una regione piuttosto che in un'altra possa condizionare in modo così importante il livello, la qualità e la quantità di servizi a disposizione del cittadino.
Quali effetti si possono immaginare per le regioni più efficienti? Davvero crediamo che quelle più arretrate - come sistemi, inteso - miglioreranno con una nuova definizione del Titolo V? Ho grossi dubbi...
Immagino un sistema in cui le regioni più efficienti siano un modello, costituiscano obiettivo di quelle che sono più indietro. Trasferimento di know how, buone pratiche, dirigenti. D'altronde non credo che, se in Veneto la sanità funziona e nel Molise no, sia perché non è possibile far funzionare le cose. In Veneto negli anni si saranno sviluppate delle best practice e dei metodi di gestione efficiente. Uno Stato moderno deve cercare di allineare (possibile in alto e non in basso) i disequilibri. "Aiutiamoli a casa loro", insomma. Ma veramente.
Visto anch'io ieri sera per puro caso..... quelli sono ben oltre i negazionisti: sembravano i seguaci di una setta. Non mi sarei stupito se avessero concluso l'assembramento con un orgia di gruppo o qualcosa di simile. Purtroppo la psiche di molti ha bisogno di un punto di riferimento esterno per sviluppare un'opinione ed una volta che ci è dentro non riesce nemmeno a distinguere il bianco dal nero. La cosa che più mi ha colpito erano quei ragazzi in disparte, con le mascherine, che si vergognavano per il comportamento degli adulti del loro paese. Tra l'altro c'era anche un carabiniere in divisa che assisteva a tutto ciò senza intervenire, anzi pareva quasi facesse parte del gruppo di fuori di testa. Comunque ieri, essendomi fatto parecchie ore di auto, ho ascoltato anche un po' di interventi radiofonici durante la trasmissione di Cruciani e se questi sono gli Italiani che poi vanno anche a votare non abbiamo alcuna speranza. Ho sempre creduto che gli americani fossero prevalentemente un popolo ignorante, ma i nostri connazionali non sono da meno. Il problema è che poi social e media vari danno voce a questa gente, contribuendo a diffondere un virus che fa molti più danni del covid-19. IMHO il problema principale sta nel fatto che ogni regione opera in modo autonomo e separato dalle altre, puntando soprattuto su logiche di consenso politico o convenienza personale di governatori e assessori regionali. Non è possibile che una decida di dare la precedenza agli avvocati, l'altra agli studenti, l'altra ancora alla fascia dei cinquantenni perchè questa è quella che porta più voti al partito di maggioranza locale, ecc ecc L'ha ribadito ieri Figliuolo (che a questo punto proporrei come dittatore sanitario ad interim) che prima di tutti gli alti è imperativo continuare con le vaccinazioni degli over 60 (e fasce ulteriori), perchè questi sono quelli che hanno più probabilità di ammalarsi o peggio. Perdonami, ma non credo affatto che in Molise (per citare una regione a caso) manchino i soldi, il know how o l'accesso alle informazioni sulle best practices sanitarie. E' una questione di cultura locale, che non si può cambiare con un semplice schiocco di dita. Bisognerebbe iniziare a diffondere una cultura diversa nelle nuove generazioni affinché poi, una volta diventati adulti, abbiano la possibilità di intervenire e trasformare un territorio "arretrato" in uno "avanzato". Pensa anche al diverso grado di imprenditorialità tra le regioni, con quelle del sud che sarebbero un vero e proprio paradiso per turisti, invece delle striminzite spiagge liguri o dell'acqua dell'Adriatico settentrionale di color verde topo alla quale fa da sfondo il cemento verticale di un triste paesaggio urbano.... la Sicilia, la Calabria, la Basilicata, la Campania, potrebbero rappresentare dei veri e propri gioielli per un turismo raffinato ed alto spendente, amante della cultura, dei bei luoghi, del buon cibo, del bel mare.... potrebbero dar modo ai residenti di queste regioni di fare molti soldi ed elevarsi a nuovi livelli sociali e culturali, ma chissà perchè invece questo non accade.....
È una somma delle 2 cose solo che per cambiare le cose in tempi brevi bisogna a mio parere intervenire in maniera pesante. I cambiamenti culturali, invece, avvengono in maniera molto lenta e oggi l'inerzia è al contrario, se ne vanno i migliori e quelli che restano non esprimono ciò di cui quelle regioni hanno bisogno. Sul turismo invece ho un'idea diversa, al sud ci sono quelle eccellenze "altospendenti" a cui fai riferimento. Costiera amalfitana, penisola sorrentina, costa tirrenica lucana, alcune zone della Puglia. Il turismo molto arretrato non esiste più poi è chiaro che ci sono posti più vip e posti più popolari (per mia fortuna). Certo, si può fare di più ma non siamo a zero. Per farti un esempio, in famiglia ho persone che lavorano per società turistiche strutturate, di proprietà di un fondo americano. E, in Italia, hanno strutture solo in Puglia, Calabria e Campania. Non si sognano neanche di investire a Rimini, dove non avrebbero margini di guadagno, vista l'offerta turistica media che c'è.
Le eccellenze che hai citato sono frutto, appunto, di investimenti (soprattutto) esteri iniziati (ed accettati dai locali) molti anni or sono. Pensa a quante altre ce ne potrebbero essere nel sud che invece non ci sono. Io, nato e cresciuto a Jesolo, mi chiedo continuamente per quale diavolo di motivo tutta quella gente sia disposta a viaggiare anche per 1.000Km per venire a fare il bagno in una pozza verde scuro e poi starsene sdraiata al sole con alle spalle solo del cemento e una visita in giornata a Venezia come unica eccezione a delle noiose giornate sotto all'ombrellone. Pensi che se il sud Italia avesse una maggior offerta turistica (in termini di quantità di struttura ricettive) sarebbero pochi gli stranieri disposti a scendere ulteriormente?
Una caratteristica di molti esseri umani: portare avanti una teoria, giusta o sbagliata che sia, non è cosa fattibile se non si è supportati dal gruppo. Hai presente, ad esempio, l'approccio interpersonale dell'uomo quando è solo oppure quando è insieme ad amici? Sembra di essere al cospetto di persone diverse. Prendere una iniziativa in completa solitudine è, oramai, "merce" sempre più rara. Esporsi in prima persona, magari mettendosi in gioco e rischiando il tutto e per tutto, vorrebbe dire avere quella personalità che, oggi, è difficile avere e vedere.
Assolutamente d'accordo. Ma un conto è non avere coraggio o lasciarsi trascinare dal "gruppo", un altro è arrivare a credere totalmente in qualcosa professato da altri senza nemmeno chiedersi se sia giusto o sbagliato.
Certo, concordo. Ma prima di pensare alla quantità di strutture ricettive bisogna pensare a come portarli gli stranieri giù. Sono anni che si pensa di potenziare l'aeroporto di Salerno, che potrebbe servire una zona stupenda come la costiera cilentana e invece niente. Senza parlare dell'alta velocità, che arriva solo fino a Salerno. Mentre sulla costa adriatica siamo fermi a Bologna! Ci vuole visione a lungo termine che non conviene a nessuno perché tutti pensano alla prossima elezione
Ricordo tanti anni fa quando una piccola azienda (la cui proprietaria era invece una grossa azienda dello stesso settore), snella, veloce ed efficiente, venne conferita alla "casa madre". Per costruire una stessa attrezzatura la piccola ci impiegava cinquecento ore, la grande novecento. Io mi fornivo dalla piccola. Quando c'informarono dell'incorporazione mi dissero: "Lavoreremo assieme, vedrai che insegneremo loro come costruire le attrezzature in cinquecento ore anzichè in novecento". Risposi che, molto più facilmente, sarebbe avvenuto il contrario e così fu. Quella capacità andò persa.
Quindi l'aeroporto di Salerno non lo potenziano perchè mancano i soldi? E non vengono costruite ulteriori strutture ricettive perchè l'aeroporto non è sufficiente? E per questi motivi nessuno vuole portare i turisti nel Cilento? Perdonami, ma forse non hai idea di come funzioni il business turistico.
Ti assicuro che l'argomento è conosciuto ma non è che per ogni argomento su un forum si possa sempre entrare nel dettaglio e stilare un business plan. Ho fatto un cavolo di esempio. E le conclusioni a cui sei giunto non sono certo le cose che volevo dire. Quindi la risposta è no a tutte e 3. E sinceramente non so da dove hai evinto quelle conclusioni dalle mie 2 righe. Questo atteggiamento mi sta un po' stancando sinceramente. Non percepisco una volontà di discutere ma solo di contrapporsi. Correggimi se sbaglio.
