E vabbè: game over! Ormai era chiaro ed è andata così. Grandissimi Kiwi, che ancora una volta hanno dimostrato di essere i migliori al mondo. Però non posso fare a meno di pensare che se l'equipaggio di Luna Rossa fosse stato più convinto e concentrato nelle prime 3 giornate, forse le cose sarebbero andate diversamente. Abbiamo avuto delle grandissime opportunità, che purtroppo abbiamo sprecato per colpa nostra e non per merito degli avversari. L'aveva detto anche Burling al termine della prima o della seconda giornata: non regatavano da troppo tempo e si erano in qualche modo arrugginiti. C'è stata la concreta possibilità di arrivare addirittura ad un 5-1 per Luna Rossa, che avrebbe messo una pressione psicologica enorme su ETNZ e forse avrebbe rallentato o modificato il loro processo di miglioramento nella gestione della barca in competizione. Invece abbiamo commesso errori su errori che ci hanno portato ad un quasi onorevole 3-3, mentre però l'armata neozelandese progrediva a grandi passi in una curva di apprendimento che ha consentito loro di diventare imbattibili nelle fasi successive. Un vero peccato! Mai abbiamo avuto una simile chance e chissà se ce ne saranno altre in futuro. Comunque sia, grandissimi Burling e soci: non hanno vinto perchè avevano la barca più veloce, ma perchè hanno dimostrato di essere i migliori sotto tutti i punti di vista. Sono quasi certo che se si fossero scambiati le barche avrebbero vinto ugualmente, forse perfino con un distacco maggiore. Te Rehutai è un'imbarcazione molto estrema, capace di prestazioni notevoli, ma anche molto difficile da gestire e loro non hanno mai mostrato la minima esitazione o imperfezione, anzi sono riusciti a condurla in modo esemplare, tirando fuori tutte le potenzialità che un mezzo così affilato poteva offrire. Bravi, bravi, bravi.
Provando a vedere le cose retrospettivamente ed in qualche modo anche verso la prossima America's Cup (nell'ipotesi concreta che questi AC75 vengano confermati), forse la configurazione a doppio timoniere non è stata un'idea vincente. Ho la sensazione che alcune scelte sbagliate di lato siano imputabili alla visione parziale di ciascun timoniere e quindi alla necessità di affidarsi a qualcun altro per prendere decisioni così importanti e, se sbagliate, così compromettenti. In un contesto di competizioni ad altissima velocità come queste che abbiamo visto le scelte devono essere rapidissime e quanto più corrette possibile. Inoltre aumenta anche il traffico di comunicazione a bordo, sottraendo spazio allo scambio di altre informazioni e al contempo deconcentrando i vari attori.
Che dire? Tanto di cappello ai kiwi, al team alla barca e all'equipaggio! é stata una bella edizione che ci ha regalato la possibilità di fantasticare fino all'ultimo su una possibile vittoria. La formula di questi AC75 secondo me è fantastica: ha coniugato il progresso tecnologico con l'aspetto umano valorizzando entrambi.
Però non bisogna dimenticare che questa configurazione ci ha portato in America's Cup. Non abbiamo la controprova su cosa sarebbe successo in configurazione diversa.
Certo, ma non dimentichiamo che la selezione per il challenger (alias Prada Cup) aveva solo 2 contendenti oltre a Luna Rossa: è stato come vincere il campionato di serie B prima di andare a competere con il vincitore della Champions. Luna Rossa Prada Pirelli aveva un netto vantaggio progettuale su Ineos e American Magic, dato che aveva contribuito alla stesura del regolamento di classe con ETNZ. Non dico che sia stata una passeggiata, ma....
Mi pare di aver letto che siccome erano sponsorizzati da Prada avessero avuto dei vantaggi nell'organizzazione
In termini di sconti sulle borse del brand? Luna Rossa era il Challenger of Record della 36ma America's Cup, il che significa che s'è accordata con il Defender per stabilire la nuova classe ed il relativo regolamento. La sponsorizzazione della sfida per accedere alla finale dell'America's Cup è solo una faccenda economica. Poichè LVMH non aveva più interesse ad essere il main sponsor della consueta Louis Vuitton Cup, hanno chiesto (ma sarebbe più corretto dire "quasi obbligato") a Bertelli se volesse essere lui lo sponsor. Tant'è che ha già annunciato qualche settimana fa che preferirebbe non farlo ulteriormente.
Purtroppo per noi italiani oggi è stata la conferma che la vela è e rimane neozelandese; ció non per la forza della sua barca ma per i suoi straordinari velisti. Gli azzardi non pagano mai soprattutto se sono volti ad eliminare l’elemento primario di un equipaggio: il tattico. Ho sentito dire in telecronaca che anche oggi ITA ha vinto la partenza. Non c’è cosa meno vera: il decretare una vittoria in partenza non è misurare i metri di vantaggio o di velocitá di uscita ma battezzare il lato migliore e andarlo a cercare. La barca era all’altezza: con la testa dobbiamo ancora fare molta strada. Tirando le somme forse si è finalmente capito che parlare all’infinito di foil, code zero, carene, velocitá ecc....è solo una maniera surrettizia per nascondere il vero motivo per cui le regate si vincono e si perdono: la tattica. E in questo ETNZ nelle prime regate......ha vinto a mani basse. Il 7 a 3 di oggi ne è solo una diretta conseguenza. Complimenti a loro. É stato un onore per me condividere con voi tutti questa bellissima esperienza: alla prossima
La controprova é stata guardare le regate e il motivo per cui abbiamo inesorabilmente fallito. La Prada Cup é stato un allenamento tra dilettanti al confronto di quello che abbiamo dovuto affrontare con ETNZ
Anche a me spiace per LunaRossa. Sembrava potercela fare ma, come per ogni cosa, si deve arrivare in fondo ed accettare la superiorità (tecnica, diciamola tutta...) dei newzelandesi. In queste pagine ho imparato qualcosa di nuovo - in una materia che praticamente ignoravo - ed ho scoperto che anche le barche volano! p.s. quanto mi piacerebbe avere una vita vista mare...
Sarebbe bello che si sviluppassero di più le competizioni in classi minori comunque propedeutiche in modo da sviluppare un bacino di giovani velisti. IN fin dei conti il nostro paese ha tanta costa e tanto mare e lo sport della vela è si diffuso ma non come potrebbe.
Perfettamente d'accordo. L'hanno detto anche questa notte durante la telecronaca (RAI): i neozelandesi volevano la destra e quella hanno avuto, per cui Luna Rossa non ha vinto un bel nulla! Oltretutto quel lato, salvo prevedibili salti di vento, è il migliore a prescindere perché ti permette di coprire l'avversario se entrambi procedono allineati verso sinistra, oppure arrivare al primo incrocio con diritto di rotta se l'avversario va a sinistra in partenza. Ma ormai ha poco senso star qui a discutere sugli errori del team di Luna Rossa. E' andata così e amen. Non sono molto informato, ma sentendo ciò che raccontavano nei momenti morti delle telecronache mi pare di aver capito che in Italia ci sia già una buon allevamento di giovani velisti e che in qualche modo proprio Luna Rossa abbia contribuito ad alimentarlo. Non chiedermi se ciò sia vero per la Sicilia, la Sardegna, la Liguria o chissà dove, perchè non ne ho idea. Posso solo dirti che di sicuro non c'è nell'alto Adriatico (per lo meno non nelle zone vicino a Venezia). Moth, Nacra, 49ers e altre formule simili vedono già parecchi giovani Italiani competere ad alti livelli, quindi immagino che qualche vivaio ci sia.
Sono convinto che anche un velista della domenica conosca molto bene questi concetti. Il fatto che alcuni "esperti" in televisione abbiano decretato una vittoria in partenza anche oggi per ITA è stato solo per convincersi che almeno in questo la nostra barca (equipaggio) è stata all'altezza. La verità, purtroppo, è ben altra e, lo ripeto, la scelta del doppio timoniere (io e te lo abbiamo detto fin dall'inizio) è stato un azzardo che non ha assolutamente pagato. Tanto di cappello all'"originalità" dell'idea ma un tattico dedicato non può essere sacrificato a questi livelli soprattutto in un campo sconosciuto perché "ospite" Esattamente e penso che questa edizione non potrà che avvicinare ulteriori appassionati. Ho notizie (per voci di corridoio confermate anche questa notte in televisione) che la Scuola Vela Caprera" abbia più che raddoppiato le sue iscrizioni per i mesi a venire.
Pensando di fare cosa gradita a tutti: https://www.centrovelicocaprera.it Una scuola di vita oltreché un ottima base su cui sviluppare la propria passione quali utenti del Passion
Io sono stato parecchie volte a Santo Stefano e il mio timoniere di fiducia era istruttore a Caprera.
Ci andò un ex collega di Milano molti anni fa, nonostante non fosse più un giovincello nemmeno lui. Me la descrisse come una situazione a metà tra una scuola militare ed una vacanza studentesca in campeggio. Ebbe persino una storiella con una ragazza, decisamente più giovane di lui tant'è che gli diedi del pedofilo a lungo. Credo che per un ragazzino/a possa essere una gran bella esperienza sotto il profilo sportivo, sociale ed educativo. Se non ricordo male, però, i prezzi non erano proprio economici. Per lo meno non se proporzionati al livello dei servizi offerti (pernottamenti in camerate, ecc).
Zone fantastiche per praticare la vela. Ricordo con nostalgia i bellissimi bordi a "Porto Puddu" Tempi lontani quando la vela era ancora un qualcosa di lontano nell'immaginario collettivo praticato da una "tribù" di persone che erano viste come "piccoli marziani" un tantino asociali
Hai colpito nel segno Max: mai descrizione può essere più appropriata. Una "comunità militare" per persone agiate