Esattamente. Lasciamo che questo thread sia solo dedicato alla vela in senso sportivo e tecnico: ci sono già abbastanza discussioni dove ci si accapiglia su questi argomenti pseudo "politici" e permettetemi di dire che la cosa può diventare abbastanza stucchevole. Viviamo lo spirito della vela e tutto il resto Grazie Ale per la tua puntualizzazione
Sarebbe quello che gli anglosassoni definiscono un “happy problem”, ma discuterne ora, che sia IT od OT, oltre che prematuro sarebbe anche una perdita di tempo dato che i pronostici ci vedono sfavoriti, così come le statistiche degli ultimi 24 match races tra L’una Rossa e Team New Zealand (hanno vinto 22 volte).
In questo momento di "stallo" spero di fare cosa gradita a tutti nel postare questo filmato ottima sintesi delle regole di match race per non arrivare impreparati al grande evento
Sapete una cosa che mi sono chiesto su Luna Rossa? Si sa che il timoniere sottovento, mentre quello dalla parte opposta comanda ha il compito di regolare il deflettore del foil e incidere così sull’altezza del volo. Avete notato una diversa sensibilità nel farlo? Ho come l’impressione che le (inevitabilmente) diverse sensibilità tra Spithill e Bruni siano quelle che portano la barca ad avere altezze diverse sull’acqua, a seconda di chi sta al flap. Voi c’avete fatto caso?
Personalmente non ho mai notato questa cosa pur condividendo la probabile diversa sensibilitá dei due timonieri che peró penso abbia maggiore rilevanza nell’approccio di conduzione e di tattica che di regolazione strettamente considerata.
Difficile valutarlo dalle riprese televisive, comunque è certamente possibile che sia così, ma vale anche per il modo in cui timoni e chiudi il vento, quindi ogni volta che si alternano possono cambiare sia la regolazione dei foils che quella di direzione rispetto al vento. Volendo essere pignoli, dunque, potremmo addirittura arrivare a dimostrare che con mure a dritta le prestazioni sono diverse da quelle con mure a sinistra, ma ci avranno pensato anche loro. L'importante è che ognuno sia in grado di ottenere il massimo delle prestazioni possibili, sperando che siano sufficiente per giocarsela alla pari o quasi con Team New Zealand.
Condivido totalmente il tuo pensiero e aggiungo che anche noi (singolarmente considerati) probabilmente abbiamo un leggero diverso approccio con mura a dritta o mure a sinistra (almeno io parlo per me). Sicuramente su deriva (barra con mano destra o sinistra e scotta di randa con la mano opposta) e su windsurf (mano d'albero e mano di bugna invertite a seconda delle mura.....per non parlare dei piedi e delle gambe) è così
Guarda, per quel poco che so di nautica, l'ultimo ruolo che rivestirei - se mai in vita mia dovessi dirottare una barca - sarebbe quello del grinder. Davvero sfiancante, da avere due braccia così. Comunque ragazzi, ho letto questo articolo; è quello che spero anch'io. https://www.gazzetta.it/vela/22-02-...rtare-italia-coppa-america-400891640635.shtml
Sì Gigi, ti capisco. La passione, la conoscenza della materia ci porta talvolta a mollare tutto quello che abbiamo costruito al di fuori di esse. Quando torno nel tuo topic sulla musica, sapessi quante volte immagino di far parte di un'orchestra, magari dirigerla con musiche composte da me. Ma gli eventi, così come le ambizioni, hanno voluto che il nostro mestiere (di vita) fosse altro. Evidentemente possediamo un talento innato, talmente florido, da averci fatto scoprire altre potenzialità.
Non ti nascondo che amo la mia professione di avvocato quanto la vela intesa come sport. Ho il privilegio di poter vivere ambedue queste passioni dedicandomi alternativamente ad esse. C'è però una cosa che non potrà mai competere con ambedue: l'amore per il mio mare che, fortunatamente, mi accompagna ogni minuto della mia vita da quando avevo 6 anni e che prescinde da quale veste possa io a ricoprire durante il giorno. Lui è sempre presente nel mio cuore.....nei miei sogni.....nei miei pensieri.....nelle mie gioie e nei miei dolori. Un Amico fedele cui io devo tutto: il mio carattere, il mio approccio interpersonale, la mia generosità per i deboli e anche i numerosi miei difetti: in poche parole..... la prima ragione per cui io oggi sono al mondo. Lui con i suoi silenzi è il mio mentore e nessuno al mondo potrà mai sostituire i suoi consigli e la sua saggezza. Grazie.....sono certo che Lui anche a distanza mi ascolta e mi indirizza in compagnia dei miei genitori al di là delle nuvole. Fino a ieri era "battitore libero" ...... oggi con mamma e papà fa parte di una squadra sicuramente per me irraggiungibile