Siete esagerati.. Se chi comandasse (e redige i canoni in cui ci dobbiamo muovere e comportare..) avesse principi di logica, tutto sarebbe più razionale ed efficiente.. Siete voi i primi a dire che molte leggi sono incongrue e si contraddicono. questo perchè non siete capaci di redigerle in modo "umano"... Quindi perchè non farle fare a qualcuno (o qualcosa..) che riesca a metterle insieme senza contraddirle nello stesso tempo? Sono pressoche certo che una macchina dotata di machine learning di un certo livello, e un software adeguato, potrebbe redigere leggi molto più giuste ed eque di qualunque cervello umano. Perchè nonostante quello che sostiene mdj, 1+1 in un universo come il nostro, a 4 dimensioni, fa SEMPRE 2...
Delirio di onnipotenza ingegneristica, conosciamo bene la problematica noi che viviamo la vita REALE.
A volte fa anche 2... Concordo al 100% sul saper gestire le cose fuori dagli schemi: solo le persone dinamiche e intelligenti sono in grado di farlo, per il resto gli ingegneri sono perfetti, tristi ma perfetti.
Scusa è... Ma non ci ha pensato il di maio a rendere la situazione economica di queste persone accettabile? I casi sono 2: o mentono spudoratamente, e sono dei radicachic che simulano una condizione di indigenza che oggi va molto di moda... o sono 2 sovversivi che non hanno capito che in Italia i poveri non esistono più, dato che il governo li ha aboliti...
Non sono ingegnere, non sono intelligente e non sono dinamico: sono solo un Veneto ubriacone e attendo la tua risposta GIUSTA...
Un piccolo problemino che si usa per lo studio delle funzioni, si riferisce anche, sebbene non sembri, al concetto di zero, di infinito e alle forme indeterminate di addizione, quindi fa al caso nostro.... a =1 b =1 Avete qualcosa da ridire su queste due espressioni letterarie a valore assunto? Direi che sembrano piuttosto chiare. Possiamo sempre prendere due variabili a e b e porle uguale a 1... Ma complicheremmo la cosa... Facciamo un passetto in più, scriviamo l’espressione: a = b (1) Non siete sicuri che sia giusta? Beh… basta provare per credere. Sostituiamo a con il suo valore 1 e lo stesso facciamo con b: 1 = 1 Questa è un’uguaglianza che è sicuramente valida e conosciuta anche dai bambini dell’asilo. Riprendiamo allora l’espressione (1) di prima (sicuramente giusta, dato che l’abbiamo appena verificata) e moltiplichiamo per a sia il lato sinistro che quello destro della stessa. Avremo: a∙a = b∙a ossia: a²= a∙b (2) Perfetto, direi, dato che tutti dovrebbero sapere che moltiplicando entrambe le due parti di un’uguaglianza per uno stesso numero, l’uguaglianza si conserva. Provate se non ci credete: 2 = 2 Moltiplico sia a destra che a sinistra per lo stesso numero 5, cosa ottengo? 2∙5 = 2∙5 e ancora: 10 = 10 Come previsto l’uguaglianza si è conservata. Siamo tranquilli e possiamo andare avanti. Riprendiamo l’espressione (2) e togliamo da entrambe le parti il numero b². a² – b² = ab – b² (3) Cambia il risultato? No, assolutamente no. Togliendo dalle due parti di un’uguaglianza lo stesso numero l’uguaglianza si deve mantenere. Proviamo, proviamo… 7 = 7 Adesso tolgo 2² = 4 da entrambe le parti. Ottengo: 7 - 4 = 7 - 4 e, infine: 3 = 3 Ancora una volta l’uguaglianza si è mantenuta e quindi l’espressione letteraria (3) deve ancora essere valida. Andiamo avanti e facciamo qualcosa di completamente indolore sia a sinistra che a destra. Un qualcosa che non cambi assolutamente l’uguaglianza. Innanzitutto, dobbiamo ricordare un prodotto notevole. Se non lo rammentate, fidatevi di me: ciò che scrivo è sicuramente giusto (e poi basta provare sostituendo dei numeri ad a e b, oppure eseguire la moltiplicazione e le relative semplificazioni): (a + b)∙(a – b) = a² – b² Come avete capito sostituirò, nella parte sinistra, a² – b² proprio con (a + b)∙(a – b), dato che sono la stessa identica cosa. Anche nella parte destra posso fare qualcosa, ossia, molto più semplicemente, mettere in evidenza b, in modo da scrivere: ab – b² = b (a - b) L’espressione (3), diventa allora: (a + b)∙(a – b) = b (a – b) …. (4) Mi accorgo che sia a sinistra che a destra vi è la stessa quantità (a - b). Posso tranquillamente eliminarla, dividendo entrambe le parti per (a - b). D’altra parte, abbiamo visto che moltiplicare entrambe le parti per uno stesso numero non cambia l’uguaglianza. In questo caso non faccio altro che moltiplicare per 1/(a - b) sia la parte destra che quella sinistra. Tutto regolare e corretto. Ottengo, infine: a + b = b …. (5) Un attimo, un attimo… proprio all’inizio di tutto ero partito con il dire che a = 1 e b = 1. Basta allora che sostituisca questi valori nell’ultima espressione letteraria (è sempre fattibile e l’abbiamo già provato all’inizio). Se ne deduce che: 1 + 1 = 1 Non saltate sulla sedia e non ditemi che non sapete fare uno più uno… Eppure a questo punto dovrei accettare la mia ignoranza conclamata.... Ho appena dimostrato a me stesso, con semplici ed esatti passaggi matematici, che uno più uno non fa due, ma soltanto uno. Dimostratemi che non ho ragione… Se ne siete capaci! La soluzione nel post successivo...
Scusa non capisco una fava di matematica ma insisto: Se a=1 e b=1 e se a alla seconda =1 a*b sarà =1*1 Quindi a*b = 1 Quindi come fa ad essere 2=2 ? So che non ci dormirò
Comunque... i giuristi li abbiamo provati, gli avvocati pure, i commercialisti anche, ora stiamo provando gli analfabeti, direi che dopo questi ultimi possiamo provare anche gli ingegneri.
2=2 è un valore espresso per far capire l'equivalenza, un semplice esempio per rinfrescare le idee di chi le equivalenze non le fa dalla quinta elementare, perchè abbiamo detto all'inizio che il valore di "a" e di "b" è 1 (uno), e 1² (uno al quadrato) è sempre 1 (uno)...
Magari avere un architetto in grado di progettare un mondo... Il mio ha fatto fatica a calcolarmi il pergolato... Gli ho dovuto fare io il disegno di come lo volevo
Non sono sicuro, l'ho premesso. Caz hai ragione Ma le macchine le avranno inventate gli amici di scrondo dai Concordo