Oggi Roma è deserta, negozi e scuole chiuse, circolano pochissime auto e la gente a piedi a farsi le foto. Dalla finestra del mio ufficio vedo nella piazza sottostante i bambini che fanno pupazzi e giocano a pallate di neve, beati loro ...
E questa la chiamano giustizia... http://mattinopadova.gelocal.it/pad...nza-di-assoluzione-1.16518585?ref=hfmppdec-11
Però considerando tutte le volte che sbagliano e uno può ricorrere per riuscire ad avere la dovuta assoluzione in quel caso è utile ... Insomma è proprio la giustizia italiana che è fatta male per come è concepita non per le possibilità che da
Oltre oceano devi anche sperare di non essere nel posto sbagliato al momento sbagliato, perché anche se non hai fatto nulla potresti finire arrostito su di una sedia, o vittima di iniezione letale. Di persone giustiziate e poi dimostrate innocenti ce ne sono svariate, la detenzione ingiusta è grave ma laddove riconosciuta dopo la libertà è previsto un risarcimento, ma la resurrezione non è cosa possibile. Di base siamo tutti giustizialisti, ed io per primo, ma ogni tanto penso: quanti condannati ci sono sulla base di indizi? Sia chiaro, il mio ragionamento non è riferito allo specifico caso di cronaca, per il quale butterei la chiave, ma a tutti quei casi di condanna (e ce ne sono a migliaia) in cui non si vada oltre ogni ragionevole dubbio. In conclusione: è meglio un colpevole in più fuori o un innocente in più dentro?
Ma mica mi riferivo alla pena di morte, che peraltro in casi di assoluta certezza non esiterei ad applicare. Mi riferivo ai tre gradi di giudizio che tutti sappiamo come vengono usati in Italia e con quali scopi.
Anche io applicherei la pena capitale in casi di assoluta certezza, ma quanti sono? Forse solo in flagranza di reato, ma di sistemi giudiziari immuni da errori credo non ce ne siano, del resto la giustizia non è cosa terrestre, e più vado avanti con gli anni più mi rendo conto che se non ci fossero strumenti di tutela (ovvero i diversi gradi di giudizio), ci sarebbero sempre più persone innocenti condannate. Oviamente uno strumento valido può anche essere usato in maniera sconsiderata, ma questo non ne riduce la validità. Mi viene sempre in mente un esempio: una siringa è uno strumento medicale che permette di salvare la vita in molti casi, se un folle se ne arma la riempe di veleno o di qualsiasi altra sostanza letale e la inietta a qualcuno, la siringa diventa uno strumento sbagliato? A mio avviso, non sono i gradi di giudizio a non essere giusti, è la facoltà che ha chiunque di ricorrervi che li rende discutibili.
Esattamente ciò che intendo. In USA i tre gradi esistono (appello e Corte Suprema) ma il sistema è di molto differente dal nostro. Basti pensare che una eventuale impugnazione ( molto rara nel processo anglosassone) non sospende l’eventuale condanna. Il giudice che ha emesso la sentenza di primo grado dichiara l’appello improponibile se vi è stata confessione o se è ritenuto pretestuoso (“frivolous”) o di esito improbabile (“unsafe”). Si può ricorrere in appello solo per particolari motivi (da poco èstato introdotto anche l’istituto della revisione totale) e il diritto a ricorrere spetta solo a chi ha subito una condanna. Generalmente, solo il 10 per cento delle sentenze pronunziate in primo grado dopo un contraddittorio vengono impugnate. La proposizione dell’appello nel merito, il cosiddetto “real hearing”, che si svolge con l’assunzione di nuove prove e con rinnovazione dell’istruzione dibattimentale, è scoraggiata · dal fatto che la condanna di primo grado è immediatamente esecutiva, · che il giudizio di appello si può concludere anche con una pena più grave, · il tempo di carcerazione decorso durante la celebrazione dell’appello può essere dichiarato non deducibile dalla corrispondente pena detentiva comminata con la sentenza di condanna · il giudice può imporre anche notevoli oneri economici a carico dell’appellante, peraltro assicurandoli con specifiche garanzie patrimoniali. Queste condizioni sono un notevole deterrente: hanno convenienza a ricorrere in appello soltanto i condannati a pene di una certa gravità, per i quali è abbastanza insignificante il rischio di aggravamento. E gli stessi avvocati, quando non ne ravvisino l’effettiva necessità, lo sconsigliano per deontologia professionale, per non incorrere nel rischio di aggravare ulteriormente la posizione dei loro assistiti o di impegnare invano il tempo delle Corti. Al contrario di quanto avviene in Italia, ove le impugnazioni vengono utilizzate spesso per fini pretestuosi e per lucrare i tempi di prescrizione del reato.
Ma qualcuno prima o poi chiederà a Renzi come mai non ha mantenuto la promessa urlata ai 4 venti di levarsi dalle palle se avesse perso il referendum???? No, perché mi piacerebbe sentire la risposta
Stai guardando la farsa? Io mi rifiuto...gli farei vedere quel video che gira da mesi dove promette un sacco di cose e che alla fine il cavallo crepa dalle risate... Li gli chiederei le sue giustificazioni Così come chiederei che ne è stato del contratto firmato dal berlusca dato che non l’ha rispettato. Tanto per dire. Ah sai che cosa chiederei al giullare fiorentino anche? Il nomenclatore che hai promesso di rivedere ed aggiornare dopo la segnalazione delle iene che fine ha fatto? No perché ora in campagna elettorale è qui che sbandiera sostegno a qualsivoglia categoria disagiata. E quando eri lì a poter fare tutto, perché non l’hAi fatto? TUTTI CIARLATANI.
Io credo di averla sentita qualche settimana fa. In sostanza diceva che dopo quella sconfitta in molti gli hanno fatto capire che é proprio quando uno cade che deve rialzarsi, che se credeva veramente nel progetto non avrebbe dovuto mollare, che bla bla bla... Per me in molti gli han fatto capire che avrebbe dovuto mettersi a lavorare, ma lui non sapendo fare un cacchio...
Io credo fermamente che la politica non debba essere un lavoro surrogato dell’incapace, ma ci hanno ormai fatto capire che invece...
Personalmente non apprezzo renzi, ma ad onor del vero si era dimesso anche dalla carica di segretario del pd oltre che da quella di presidente del consiglio dopo il referendum, e l'assemblea del pd lo ha rieletto a maggio... Per quello è ancora li... http://www.repubblica.it/politica/2017/05/07/news/pd_assemblea_renzi_segretario-164820689/
Questo dimostra come sia messa male la politica se, a fronte di un fallimento, l’assemblea di un partito non riesce a trovare una persona con capacitá superiori a quella di un “semplice” Renzi. A onor del vero questo vale per molti partiti visto che i ricambi ai vertici sono pari a zero negli ultimi 10 anni. Unico partito che si salva é il movimento 5 stelle: in tal caso.....ricambio o non ricambio.....il livello, mi permetto di definire mediocre, é sempre lo stesso. Stiamo toccando il fondo del barile con i politici attuali. E poi ci si domanda perché quando scende in campo Berlusconi questi surclassa ogni suo competitor. Con tutti i suoi innumerevoli difetti competere con gli attuali politici é come chiedere al Barcellona di giocare con il Lumezzane
Aveva detto che avrebbe smesso di far politica ( forse il papà gli aveva promesso un posto in banca?); per essere rieletti si deve essere disponibili e per essere disponibili ad essere rieletti come segretario di un partito politico vuol dire che si deve continuare a far politica (Catalano docet). Quindi ....
....e questo mi spaventa non poco. Di Maio é sicuramente un bravo ragazzo cosí come l’Appendino a Torino e la Raggi a Roma. Ma la politica è ben altra cosa. Fare politica vuole dire essere leader, avere doti e capacitá di statista, essere persona capace di aggregare.....di costituire coalizioni con una visione comune, di interloquire con i “grandi” del mondo con credibilitá e reciproco rispetto. Il resto é solo propaganda elettorale: cambiare il paese da soli è mera utopia. Incrociamo le dita ma.....personalmente.....la vedo molto ma molto male.