uno stupido normalmente non si ostina nel voler aver ragione.. passa oltre perché non capisce perchè dovrebbe sprecare energia. Un intelligente ostinato invece persevera il voler continuare finchè l'altro per sfinimento lascia perdere ( lui riempie il suo ego pensandolo stupido), credo sia possibile gli sorga il dubbio enunciato da @MaZu "Non si sarà mai in pace con sé stessi." sono atteggiamenti che ho avuto anch'io in passato ..
Ciao, magari mi sbaglio ma questa la vedo molto poco probabile. Concordo invece che l'intelligente ostinato batte 6 a 0 qualunque stupido.
mmm. vediamo.. la tua considerazione cozza con la seconda citazione che hai in firma ... la saggezza (forse) starà nel mezzo direi .. ma poi perché siamo passati a parlare di intelligenza e stupidità?
Hai parlato tu di "intelligente ostinato": a questo punto direi "si facci una domanda e si dii una risposta"...
che sono leggermente rimbambito lo so già, evitiamo l'ovvio... la partenza dal termine intelligenza è partita dal primo post di 335..
Non credlo che "intelligente" sia un termine vietato ... Continuo a ritenere poco intelligente chi si ostina a voler avere ragione anche nel torto.
Molti ostinati nel voler aver ragione hanno spesso una laurea e magari anche con lode e allora credo che sia un pó difficile ritenerli poco intelligenti nel senso letterale del termine. Diciamo che sono poco elastici, rigidi o come si usa dire ultimamente, non hanno la giusta 'vision' delle cose... Li ritengo comunque infinitamente più 'pericolosi' dei semplici stupidi.
Sono colti, non intelligenti. A mio avviso cultura ed intelligenza viaggiano su piani separati, spesso si incontrano ma a volte rimangono distanti.
Concordo parzialmente: per laurearsi in Ingegneria ad esempio, a mio avviso l'intelligenza è necessaria. Ad ogni modo, si può essere colti anche senza essere laureati, specialmente se ci si appassiona. ps: la passione per la gnagna però non è cultura...
Ma qual buon vento Luigi? E ti pareva se non arrivavi con una tua riflessione che mi attanaglierà per il resto della giornata? A mio avviso ammettere di aver sbagliato è dura, soprattutto quando è vero e non lo fai per quieto vivere (i matrimoni di lunga data lo insegnano, credo...n’est pas? ). Per mia esperienza e necessità (lavoro) ho imparato forzatamente ad assumermi responsabilità non mie, pur di fare da paciere. “Non si preoccupi avrò probabilmente capito male io” oppure “le rimando la mail magari il server ha avuto un problema (idiota ho la tua conferma di lettura)” Ma potrei andare avanti tutto il giorno con esempi similari e denigranti. Questo è il punto per me, fatto salvo che oggettivamente si abbia ragione e non sia un mero impunto, quanto è intelligenza soprassedere e quanto sia invece sopprimere se stessi in favore dell’ignoranza-saccenza-superbi altrui? Io, ti dirò, non mi riconosco più rispetto ad anni fa. Sono maturato o mi sono di fatto indebolito?
Quando capita di ostinarmi (parliamo di lavoro) arriva poi la telefonata “giusta” ad annullare ogni mio sforzo, facendomi fare a conti fatti una figura peggiore del cedere sin da subito. Questo lo trovo avvilente.
Concordo: col tempo però si acquisiscono delle doti di preveggenza per cui si prevengono selettivamente le situazioni che hai evidenziato, ma ci vuole tempo. Buon lavoro.
"All’Università non ho passato alcuni esami in diverse occasioni. I miei amici invece si. Ora loro sono ingegneri e lavorano alla Microsoft. Io ne sono proprietario." Steve Jobs
In effetti, nessuna forza politica parla più di LOTTA ALL'EVASIONE, più facile mandar in pensione a 69 anni, per pagare i buchi degli altri...
Jobs NON è di certo un esempio di rettitudine, la sua economia della FUFFA è basata solo ed esclusivamente sull'EVASIONE/ELUSIONE FISCALE. Musk lo segue a ruota, sempre se non scoppia prima...